Un museo deserto, all’apparenza abbandonato. La voce di una donna racconta vicende legate a un altro abbandono, quello di una persona con la quale ha condiviso tempo e spazi. Tra rapporto epistolare e autoriflessione, la narrazione si muove parallela al percorso visivo, generando un doppio binario tra la messa in scena e la storia.
Biografia
regista
Giulio Squillacciotti
Giulio Squillacciotti (Roma, 1982) ha studiato storia dell’arte medievale tra Roma e Barcellona, e ha poi conseguito un master in arti visive presso l’Università di architettura Iuav di Venezia. Il suo lavoro oscilla tra l’antropologia, la narrazione e il documentario. Nel 2015 ha partecipato al Torino Film Festival, nella sezione Italiana.Corti, con La dernière image.
FILMOGRAFIA
Far, from Where We Came (cm, 2008), A Moveable Aesthetics (cm, 2009), Zimmerreise (cm, 2010), Casi la mitad de la historia (cm, 2011), RMHC 1989/1999 Hardcore a Roma (cm, 2012), La dèrniere image (cm, 2015), Archipelago (coregia/codirector Camilla Insom, doc., 2017), Visto due volte (cm, doc., 2017), Scala C, Interno 8 (cm, 2017).
Dichiarazione
regista
«Il piano sequenza di questo film è stato girato nel 2011 all’interno delle Gallerie dell’Accademia di Venezia. In quel momento il museo era in fase di restauro e gli allestimenti di Carlo Scarpa, risalenti agli anni Cinquanta e Sessanta, dovevano essere adattati a diverse necessità di fruizione. Il principio museografico che aveva guidato Scarpa è cambiato con l’aumento dei visitatori; allo scorrere del tempo si sono aggiunte nuove necessità, indipendenti dal contesto. Il girato è rimasto nel cassetto fino a ora. Quattro anni dopo, mi sembrava adatto per giustapporre la storia di un possibile abbandono vissuto da una donna agli ambienti del museo».
Cast
& Credits
Giulio Squillacciotti
fotografia/cinematography
Lorenzo Pezzano
musica/music
Claudio Rocchetti
interpreti/cast
Maria Morganti, Gabrielle Coutronne (voce/voice)
contatti/contacts
Giulio Squillacciotti
giuliosq@gmail.com