Jia Zhangke (Presidente della giuria Torino 36) continua a raccontare la Cina che cambia tornando sul suo stesso lavoro, sulla sua storia e su quella del suo Paese. Protagonista, ancora una volta, la moglie Zhao Tao che qui interpreta una donna capace di compiere un cammino lungo 17 anni e 7000 chilometri per stare accanto al suo uomo. Un grande film sinuoso e cangiante, che inizia come un gangster movie e continua come un mélo, per poi finire dalle parti del dramma esistenziale.
Mescolando tre piani temporali, e affidando il racconto a musica, momenti e stati d'animo, il terzo film da regista di Ethan Hawke racconta vita e opere del misconosciuto cantautore country Blaze Foley: il suo rapporto con Sybil Rosen (che sceneggia insieme a Hawke), il suo rifiuto del compromesso, la morte arrivata a soli 39 anni. Un biopic insolito e alcoolico, torbido e intenso, che porta alla scoperta di un grande talento. Cammei di Sam Rockwell e Kris Kristofferson.
Dopo il viaggio nell’Italia dei “musicarelli” anni Sessanta di Nessuno mi può giudicare, Della Casa getta il suo sguardo negli archivi del secondo dopoguerra. Ne esce la radiografia di un paese diverso: narrato dai volti politici di Togliatti e De Gasperi, dal cinema di Germi e Castellani, dall’ironica analisi sociale di Eduardo e Zavattini, dalla ferocia culturale di Bianciardi e dai ritmi sfrenati del boogie-woogie. Biografia per immagini di un’Italia inedita in perenne trasformazione.
Quando gli editori si orientano su libri sempre più semplici e corrivi, la scrittrice Lee Israel (Melissa McCarthy) si trova senza lavoro. I suoi tanti volumi dedicati, tra gli altri, a Katharine Hepburn ed Estée Lauder, non la salvano dal tracollo economico. Passa allora a redditizie truffe letterarie: falsifica lettere di celebrità decedute. Con Richard E. Grant, una commedia agra ispirata alle memorie della Israel. Falso e originale, copia e collezionismo, riproducibilità intellettuale più che tecnica.
Keira Knightley veste i panni di una delle figure femminili più rivoluzionarie del Novecento. Dal matrimonio in giovane età alle relazioni extraconiugali con uomini e donne, passando per la scrittura, il teatro, il cinema, la moda, Colette provoca, scandalizza, e arriva a rivendicare la sua arte e il suo nome (i suoi libri erano pubblicati con il nome del marito Willy, interpretato da Dominic West). Dal regista di Still Alice, la storia dell'emancipazione di un'icona, in un’accurata ricostruzione della sfrontata Belle Époque.
Leningrado, 1971: Sergej Dovlatov vaga tra redazioni ostili e caffè pieni di fumo, tra case desolanti e strade gelide. Non abdica alla sua ironia, ma la disillusione si fa sempre più aspra. Aleksej German jr racconta sei giorni nella vita dello scrittore e giornalista, osteggiato a tal punto dal Kgb da decidere di emigrare a New York. Fluidi piani sequenza e immagini nebbiose per un potente ritratto della stagnazione dell'Urss. Orso d'argento a Berlino 2018.
In un teatro di Hong Kong si prepara il debutto di uno spettacolo: c’è grande attesa per il ritorno sulle scene di una stella da tempo lontana dal palcoscenico. Accanto a lei, oltre all’autore/regista trans, una giovane attrice già resa famosa dal cinema. Un rompicapo di rivalità e ricordi, che ragiona sull’identità (sentimentale, umana, artistica) dei personaggi. Lo smagliante ritorno di uno dei maestri del cinema di Hong Kong, Stanley Kwan, che unisce stile fiammeggiante e animo mélo.
Jeu de massacre da camera per l'autore di Kill List, High-Rise e Free Fire: Colin ha affittato una villa di campagna, dove ha invitato la sua vasta famiglia allargata a un party di Capodanno. Ma non tutti i parenti si (e lo) amano. Racchiuso nelle stanze della magione e nelle poche ore che precedono la mezzanotte, un serratissimo scambio di ripicche, insulti, confessioni, ritorsioni, con grande finale accorato. Cast eccezionale.
Una ricercatrice dell’università di Ferrara va a Trieste per trovare notizie su una donna seppellita nel cimitero ebraico. Da qui comincia una ricerca a più voci e volti, tra Italia e Slovenia, attraverso personaggi che, poco per volta, costruiscono i contorni della storia. Sperimentazioni linguistiche e geografie politiche e umane di confine, passato e presente, realtà e finzione si mescolano nel nuovo racconto di Elisabetta Sgarbi. Scritto con Eugenio Lio, musica di Franco Battiato.