Due cortometraggi commissionati da Edison a Olmi a metà degli anni Cinquanta: rispettivamente, b/n e colore, la città che si muove frenetica, tra auto e luci, durante le feste di Natale e le valli e le montagne dell’Adamello dove si scava. Il primo tratto dal testo di Giacomo Leopardi, il secondo con il commento stringato scritto da Pier Paolo Pasolini; parlano i volti, le macchine, il paesaggio.
Com’è cambiato il nostro rapporto con il denaro e in cosa consiste la vera ricchezza? È una domanda che Olmi affronta in questo film-mosaico, costruito su servizi giornalistici, digressioni narrative ed eterogenei, inaspettati materiali d’archivio, capace di guardare al passato per decifrare l’oggi.
Il resoconto degli ultimi giorni di vita di Giovanni delle Bande Nere, soldato di ventura della famiglia de’ Medici, al servizio dello Stato Pontificio nei conflitti bellici della prima metà del XVI secolo. Una minuziosa ricostruzione storica per un cristallino film-saggio, stilisticamente composto e idealmente febbrile, sulla natura dissennata di tutte le guerre. Il film, ricco di un umanesimo che rimanda all’amato Tolstoj, è stato presentato a Cannes nel 2001.
Il mediometraggio d’esordio di Maurizio Zaccaro, formato nella scuola “Ipotesi Cinema” di Olmi, racconta una giornata nella vita di Guido (Alessandro Haber), un uomo tranquillo via via travolto dalla frenesia che lo circonda. Un viaggio surreale nell’Italia anni Ottanta, presentato in Cinema Giovani a Torino nel 1989.
L’educazione sentimentale di un sedicenne nella Milano del boom economico: Andrea s’innamora di Jeanine, una ragazza appena arrivata dalla Francia. Mediometraggio televisivo prodotto dalla Rai, intriso di un ironico romanticismo e diretto con uno stile di sbalorditiva modernità, un “fratellino minore” (solo in durata) di Il posto.
Due cortometraggi commissionati da Edison a Olmi a metà degli anni Cinquanta: rispettivamente, b/n e colore, la città che si muove frenetica, tra auto e luci, durante le feste di Natale e le valli e le montagne dell’Adamello dove si scava. Il primo tratto dal testo di Giacomo Leopardi, il secondo con il commento stringato scritto da Pier Paolo Pasolini; parlano i volti, le macchine, il paesaggio.
Episodio della serie Rai I giorni della nostra storia, il film ricostruisce un momento emblematico della Resistenza nel cuneese. Il valore didattico della Storia è sottolineato in quest’opera di serena passione civile, messa in scena alternando interviste, materiali d’archivio e ricostruzioni.
Il film racconta la storia di Luigi Scarpa che, dal 1936, attraversa ogni giorno la laguna di Venezia per coltivare la terra che ha avuto in concessione su un’isola abbandonata, dove la nebbia lo costringe a passare la notte. Interpretato dai protagonisti, prodotto da “Ipotesi Cinema”.
Tre donne raccontano la loro storia d’amore: una signora di ottant’anni, una di cinquanta e una ragazza di venticinque. Attraverso le loro parole emergono tre epoche diverse, tre mondi, tre realtà distanti. Cortometraggio d’esordio di Campiotti, ideato in “Ipotesi Cinema” nel 1983.