Nazione: Svezia
Anno: 1920
Durata:


Come per Fritz Lang in Der Müde Tod, la rappresentazione simbolica della morte è per Sjöström un'occasione per comporre una forma cinematografica aperta alla sperimentazione. Analogamente al capolavoro langhiano, la complessit` investe tanto il piano narrativo quanto quello visivo. Sjöström abbandona la linearit` della trama articolando la storia in una cornice narrativa contenente altri episodi che si alternano e si sovrappongono. L'azione trapassa dal piano dei fatti a quello dei ricordi, all'interno del quale si prefigurano accadimenti a venire, con un continuo suggestivo intreccio tra presente, passato e futuro. All'intensit` della narrazione corrisponde la maestria nell'uso del mezzo cinematografico: l'utilizzo estremamente controllato dei procedimenti di sovraimpressione, illuminazione, viraggio e stampa si unisce ad uno stile di messa in scena che fonde in modo equilibrato la dimensione realistica e quella fantastica, quanto basta per fare di Körkarlen una pietra miliare nella storia del cinema. Non ultima da ricordare la straordinaria interpretazione dello stesso Sjöström, accanto ad Hilda Borgström, nel ruolo di protagonista.

Biografia

regista

Victor Sjöström

Cast

& Credits

Regia e sceneggiatura: Victor Sjöström.
Soggetto: dal romanzo omonimo di Selma Lagerlöf.
Fotografia: Jiulius Jaenzon.
Scenografia: Axel Esbensen, Alexander Bakò.
Interpreti: Hilda Borgström (la signora Holm), Victor Sjöström (David Holm) Astrid Holm (Edit), Tore Svennberg (Georges), Concordia Selander (la madre di Edit), Einar Axelsson (il fratello di David), Tor Weijden (Gustafson), Nies Aréhn (il prete della prigione), Simon Lindstrand e Nils Elffors (gli amici di David al cimitero), Olof As (il carrettiere).
Produzione: Ab Svensk Filmindustri.

CONSERVAZIONE E RESTAURO / CONSERVATION AND RESTORATION

Copia conservata alla Cinemateket Svenska Filminstitutet.

L'operazione di restauro è consistita nella stampa di un controtipo negativo tratto da un originale positivo colorato, con didascalie di pochi fotogrammi. Le didascalie sono state rifotografate ed inserite nel negativo. Dal negativo bianco e nero è stata stampata una copia positiva colorata sulla base dell'originale.
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