Nazione: Austria
Anno: 1963
Durata: 99'


Ambrus, un chirurgo trentaduenne, durante un'operazione d'emergenza si fa assistere da un professore di settant'anni con una reputazione di etilista, il quale viceversa si comporta benissimo. Colpito dal contatto umano col suo ex maestro, dopo aver girovagato per gli ambienti intellettuali di Budapest, Ambrus torna al villaggio natio, per cercare le radici della propria crisi. Incontra una ragazza che aveva amato e che per vilt` non aveva difeso dall'accusa di discendere dai kulak. Chiede al padre di venire a vivere con lui a Budapest, ma il vecchio rifiuta. Durante il ritorno in citt`, si sente fuori campo la voce di Bartok che racconta la leggenda dei nove figli di un cacciatore trasformati in cervi, una leggenda della Transilvania servita di base per la "Cantata profana" del grande musicista.

"Il film di Miklos Jancso Oldas és kotés è particolare, è un misto contraddittorio di stile determinato e di un'ideologia di stampo completamente differente. Ritengo che il lavoro di Jancso sia degno di rispetto anche perché lavora con strumenti sinceramente esigenti e veramente di alto livello. Non si tratta del fatto che usi alternativamente i due modi di vedere opposti, i loro elementi, come non si tratta del fatto che egli voglia essere talvolta precettore socialista, talaltra rappresentante dell'esistenzialismo. Jancso è coerente fino in fondo, non sbircia qua e l`. In modo onesto (ed ingenuo!) si preoccupa di fare un'unica lega di ciò che non si può saldare: l'esigenza ideologica socialista e il metodo artistico astratto." (Péter Rényi, "Népszabadsag", 31/3/1963)

Biografia

regista

Miklos Jancso

Cast

& Credits

Regia: Miklos Jancso.
Sceneggiatura: Miklos Jancso, da una novella di Jozsef Lengyel.
Fotografia: Tamas Somlo.
Scenografia: Ferenc Ruttka.
Montaggio: Zoltan Farkas.
Musica: Balint Sarosi.
Interpreti e personaggi: Zoltan Latinovits (dottor Ambrus Jarom), Miklos Szkatas (capo chirurgo), Andor Ajtay (professor Adam), Béla Barsi (Jarom senior), Gyula Bodrogi (Gyula), Maria Medgyesi (Etus).
Produzione: MaFilm (Studio 1), Budapest.
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