SZEMÜVEGESEK

Un giovane architetto fa un lavoro di routine, guadagna poco e vive con la moglie in un modesto appartamento in subaffitto. D'improvviso la fortuna sembra sorridergli: viene incaricato di progettare un complesso residenziale e la vecchia affittuaria versa in fin di vita. Ma l'ultima commissione boccia il progetto, l'appartamento viene assegnato ad altri. Di fronte a queste situazioni, Laci è pronto ad accettare una serie di compromessi: modifica il progetto, accetta l'appartamento di ripiego che gli è stato proposto. Invitato alla discussione di una tesi, attacca con veemenza le idee del laureando. In seguito, il direttore dell'Istituto, un anziano e gentile architetto, gli comunica che il suo incarico è stato definitivamente revocato. Ma, dopo crisi e schermaglie, riesce infine a convincere il suo superiore della bont` del progetto. Nel piccolo appartamento verniciato di fresco, Laci e sua moglie finiscono per essere lieti di avere almeno questo.

"Solo i due eroi portano gli occhiali, il loro creatore no. Né rosa, né neri. È difficile credere che sia un'opera prima. Non è scompigliata e titanica, ma nemmeno una sorta di eminente lavoro di diploma. Il suo tema è evidentemente di stampo autobiografico, ma fa a meno dei soffocanti diluvi sentimentali delle autobiografie, della costrizione alle confessioni e dell'eccessiva poeticit`. Simo capisce perfettamente che i fatti, le impressioni sovente estorcono la sostanza dalla trama ingarbugliata. Nella costruzione del film si vede la mano dell'ingegnere di un tempo, il suo sapere organico. È un ordine logico, nitido, ma nessuna forma di calcolo drammaturgico; è un lavoro di prim'or dine anche dal punto di vista letterario. In effetti è un'unica sequela di pensieri, piena di dialoghi brillanti e di scintille generate da duelli spirituali, e brevi intervalli di rassegnazione infilzati su una storia carica di significati, eppure quotidiana." (Laszlo B. Nagy, "Élet és irodalom", 15/11/1969)

Regia, soggetto e sceneggiatura: Sandor Simo.
Fotografia: Gabor Kenyeres.
Musica: Zdenko Tamassy.
Interpreti e personaggi: Istvan Bujtor (Laci), Maria Ronyecz (Jutka, sua moglie), Istvan Avar (Tibor), Mari Torocsik (Mari).
Produzione: MaFilm (Studio 3), Budapest.