Una fonderia nel Perche che risale al 1876. Ultimo omaggio al lavoro ancestrale dei fonditori, i cui gesti sono stati ripetuti innumerevoli volte nel corso degli anni e che ora stanno per scomparire per sempre.
"Chiusura in un antro oscuro, senza cielo, senza fondo, senza fine, centrata sul fuoco, sulle scintille e sulla fusione, ad opera di geni del fuoco, nella fattispecie gli operai della caverna. Evasioni: piacere di comunicare con i geni, lo spirito e le cose del luogo" (J.-D. Pollet, 1983).
"Una fucina, una fonderia, fragile, vecchia, antica come una persona molto anziana, ma che stava ancora ben dritta, anche se risaliva al 1876. Operai secchi, bruciati dalle scintille, che ricominciavano ogni giorno all'alba gli stessi gesti, meccanici, ma rituali. Una cattedrale morente sotto un pallido sole venuto dall'alto. Per fare il film, io e Maurice Born abbiamo adottato gli orari degli operai e ogni giorno ci siamo recati alla fucina. La lavorazione è durata quasi un anno" (J.-D. Pollet, 1993).
Biografia
regista
Jean-Daniel Pollet
Jean-Daniel Pollet (La Madeleine, Francia, 1936 - Cadenet, Francia, 2004), cineasta difficilmente assimilabile a una scuola o tendenza, ha deciso al liceo di fare il regista e da quel momento si è dedicato al cinema con alterne fortune: basti pensare a La ligne de mire (1960), mai mostrato al pubblico e pesantemente attaccato dalla nouvelle vague, o, al contrario, allo stesso Méditerranée, accolto invece come un capolavoro dai «Cahiers du cinéma». Il sodalizio artistico con Claude Melki, l’impegno durante il maggio francese, la frequentazione degli ambienti del Cinema Nôvo brasiliano sono tutti elementi che rientrano nel cinema di Pollet, scomparso nel 2004 dopo una lunga e proficua carriera. Nel 1998 il Torino Film Festival gli ha dedicato una retrospettiva completa.
FILMOGRAFIA
Cast
& Credits
Collaborazione al film: Maryvonne Jattiot.
Testo: Maurice Born.
Fotografia: Jean-Daniel Pollet.
Suono: François Bel.
Musica: Dana Chivers.
Montaggio: Maurice Born, Jean-Daniel Pollet.
Interpreti: Lucien Doyen, René Duchamp, Roland Rousseau, Emile Villette.
Produzione: Ilios Films.