Nazione: Brasile
Anno: 1998
Durata: 82'


«Rogerio Sganzerla ha dovuto nascondere il suo profondo amore per la cultura brasiliana in un film generalmente considerato un documentario modello sul viaggio di Orson Welles in Brasile nel 1940. Il film non riguarda semplicemente questo. Il tema principale è la scoperta, da parte di un occhio forestiero, di un nuovo e meraviglioso mondo che si cela al di l` della superficiale propaganda "da cartolina". Agli occhi di Welles, quel che è grande in Brasile è il popolo: i suoi drammi, il modo in cui i poveri si costruiscono strumenti per fare musica, l'acutezza del linguaggio, il coraggio dei pescatori. Non è un viaggio guidato, è piuttosto una selvaggia escursione nella cultura popolare brasiliana. Sganzerla capovolge lo sguardo neo-colonizzato e auto-denigratorio della classe media mettendo in scena uno straniero che esprime lodi ammirate sul Brasile - ancora una volta, non il Brasile "ufficiale", ma uno più complesso, sotterraneo. Welles che discorre con Carmen Miranda sulla samba o João Gilberto che intona Adeus América da un aereo che sembra in panne e contempla la spiaggia, sono alcuni dei momenti cinematografici più emozionanti del 1990. Tudo É Brasil è il film brasiliano più bello e commovente dei nostri tempi» (R. Gardnier).

Biografia

regista

Rogerio Sganzerla

Rogério Sganzerla è nato nel 1946 nella cittadina di Joaçaba, nello stato di Santa Catarina, nel sud del Brasile. Tra il 1964 e il 1965 scrive come critico cinematografico sul supplemento culturale del giornale «O Estado de São Paulo» e su altri giornali. Nel 1967 realizza il suo primo film, con la collaborazione di Andréa Tonacci, il cortometraggio Documentário. Il suo primo lungometraggio, realizzato a San Paolo nel 1968 è O Bandido da Luz Vermelha, che fa scandalo e segna la grande rottura col Cinema Novo. Nascono le definizione di Cinema Marginal o «udigrudi» (secondo un'espressione spregiativa di Glauber Rocha) che peraltro non sono riconosciute dai loro esponenti, tra i quali diversi cineasti paulisti" e da Julio Bressane, del quale Sganzerla in quegli anni diventa amico. Negli stessi anni è in contatto di idee con Augusto De Campos, il grande rappresentante della poesia concreta brasiliana, e con gli esponenti del Tropicalismo. Nel 1969 realizza A Mulher de Todos con l'attrice Helena Ignez, la "musa del nuovo cinema", che diventa sua moglie e sarà spesso interprete dei suoi film. Nel 1970, insieme a Julio Bressane e a Helena Ignez, fonda la casa di produzione BelAir, che in pochi mesi produce sei film (tre di Bressane e tre di Sganzerla). Gilberto Gil scrive la musica di Copacaban a mon amour. Caetano Veloso, dopo aver visto Sem Essa Aranha, scrive la canzone Qualquer Coisa. Come Bressane è costretto a lasciare il Brasile dalla dittatura militare: parte con la moglie per Parigi, poi Londra. Ritornato in Brasile, nel 1977 realizza O Abismu, interpretato da Norma Bengell (anche produttore), Wilson Grey e José Mojica Marins. In seguito realizza la cosiddetta trilogia sul passaggio di Orson Welles in Brasile: Nem Tudo é Verdade (1986), Tudo é Brasil, O Signo do Caos (2003). Quest'ultimo, la cui lavorazione è durata molti anni, viene presentato al Festival di Brasilia alla fine del 2003. Rogerio Sganzerla è morto il 9 gennaio del 2004. Helena Ignez intende ora realizzare il film tratto dall'ultima sceneggiatura del marito, a cui aveva lavorato negli ultimi anni, Luz na Travas - A Revolta de Luz Vermelha, che riprende oltre trent'anni dopo il personaggio del "bandito della luce rossa". Nel 2001 è uscito il volume "Por um cinema sem limite" (azougue editorial, Rio de Janeiro), che raccoglie diversi suoi scritti sul cinema.

FILMOGRAFIA

Documentário (cm, 1966), O Bandido da Luz Vermelha (1968), A Mulher de Todos (1969), Comics/HQ (cm, doc, 1969), Quadrinhos no Brasil (cm, doc, 1969), Sem essa, Aranha (1970), Copacabana mon amour (1970), Carnaval na Lama (1970), A Miss e o Dinossauro (super8, 1970), Fora do Baralho (doc, 1971), Viagem e Descriçao do Rio Guanabara por Ocasião da França Antártica (cm, 1976), Umbanda no Brasil (cm, doc, 1977), Welles no Rio (cm, 1977), O Abismu (1977), Mudança de Hendrix (1971-78), Horror Palace Hotel (mm, doc, super8, co-regia: Jairo Ferreira, 1978), Noel por Noel (cm, doc, 1981), Brasil (cm, doc, 1981), Irani (cm, doc, 1983), E o Petróleo Nasceu na Bahia (cm, doc, 1984), Nem Tudo é Verdade (1986), Anónimo e Incomum (video, doc, 1990), A Alma do Povo Vista pelo Artista (video, doc, 1990), Isto é Noel (mm, doc, 1990), A Linguagem de Orson Welles (cm, doc, 1991), Perigo Negro (5° episodio di Oswaldianas), Tudo é Brasil (1998), Informação Koellreuter (cm, video, doc, 2003), O Signo do Caos (2003).

Cast

& Credits

Regia, sceneggiatura, ricerche, produzione/Director, Screenplay, Researches, Production Rogério Sganzerla
Scenografia/Set Design Vanda Soares
Montaggio/Film Editor Sylvio Renoldi, Mair Tavares, Hugo Mader
Musica/Music João Gilberto, Rogério Sganzerla
Suono/Sound Sylvio Renoldi
Interpreti/Cast Richard Wilson, Robert Wise, Bill Krohn, Edmar Morel, Paula Lima, H. G. Wells, Ary Barroso, Dorival Caymmi, Grande Otelo, Carmen Miranda, Dalva de Oliveira, Linda Batista, Herivelto Martins, Orson Welles
Produzione/Production Tupã Filmes
Produttore esecutivo/Executive Producer Roger Madruga
Distribuzione/Distribution Riofilme
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