Que ne suis-je fougére?

«Perché avevo le mie ragioni per cui non mi importava delle cose che stavano affascinando la maggior parte della gente facendola andare di corsa. Lo stato e il destino del mondo, di cui non mi preoccupavo, non potevano influenzarmi, e non ero così stupido da credere di poterli cambiare. Raddrizzare la parte marcia è un sogno stupido. L'astuzia è aiutare la morte o guardarla ridere di tutto ciò». (T.S. Bogousslavski)

«Il film non è un adattamento di La Morue de Brixton di Timour Sergeï Bogousslavski sebbene lo scrittore legga nel film parti del romanzo e ogni inquadratura, direttamente o meno, richiami l'opera. È più di un'associazione tra letteratura e cinema, tra due esistenze (quella dell'anziano scrittore - novantenne- e quella del giovane regista di 31 anni), che si mescolano in una simile visione del mondo: il rifiuto del lavoro, la passione per la bellezza, il prediligere il silenzio, il ridimensionare ogni convinzione e il ripudio delle regole» (N. Azalbert).