24° TORINO FILM FESTIVAL
Piero Bargellini

Questo film è dedicato a David Riesman e si intitolerà «Capolavoro»

This Film is Dedicated to David Riesman and Will Be Called "Capolavoro"

Nazione: Italia
Anno: 1967
Durata: 40'


È un film per immagini fisse, composto quasi completamente con materiali fotografici non originali; ampiamente conosciuti, diffusi [in realtà questo film l’ho girato solo per un motivo: provare la mia nuova H8 RX] e consumati, perché ripresi da pubblicazioni come «L’Espresso» e «Playboy». Così i materiali sonori provengono dalla radio e dalla TV, dall’industria canora. Il film è il tentativo di riportare a livello di pura denotazione, o di dare una diversa connotazione, a immagini fortemente con[non mi piacciono i film per immagini fisse. Questo l’ho girato contro il genere cui appartiene]notate e ormai talmente guardate da essere insignificanti o, che è lo stesso, troppo cariche di significato. [Quasi una confessione autobiografica: un film sulla mia ideologia]. I mezzi: il montaggio, i movimenti di macchina, l’illuminazione, la sovrimpressione, i viraggi... I fini: il movimento, gli effetti emotivi, l’estraniazione, il ritmo, la mancanza di ritmo, l’interruzione del ritmo, la contrapposizione, l’argomentazione discorsiva... [W Jerry Lewis]. Il punto di partenza è David Riesman, la storia [Mussolini e il Mein Kampf] e la civiltà di massa; dopo: i beats e i Beatles, la motocicletta e la minigonna, e poi pubblicità, poesia, fumetti, cinema... fino alla fine.

«E tu? Sono innamorato e lei non m’ama». (P. Bargellini)

Biografia

regista

Piero Bargellini

Pierfrancesco Bargellini (Arezzo, 1940-1982), per tutti Piero, a 20 anni compra la prima cinepresa e la punta sulle sue passioni giovanili: automobili e moto da competizione. Pochi anni dopo conosce Marco Melani che diventa suo compagno di cinema, nonché attore dei suoi film. Comincia a farsi notare nel mondo dei cineamatori e al Festival di Montecatini vince un premio. Uno dei membri della giuria è Massimo Bagicalupo, tra i fondatori della Cooperativa cinema indipendente, che lo invita a entrare nell’area del nascente cinema underground italiano. Continua a fare film nei ritagli di tempo che gli lascia il suo impiego come agronomo presso l’Ente irrigazione Val di Chiana, ma poco dopo, segnalato e supportato dal gruppo della rivista «Cinema & Film» e da «Filmstudio 70», lascia il lavoro e si trasferisce a Roma. Qui, agli inizi degli anni ’70, lavora saltuariamente per la Rai e continua la sua attività come regista indipendente nell’ambiente underground della capitale. In questo periodo ha anche inizio una serie di disavventure con la legge che lo portano a fuggire in Turchia con la moglie Oriana e la figlia Rebecca nel 1975. Tornato in Italia continua i suoi esperimenti, annotando le sue scoperte in una serie di quaderni e tentando inutilmente di farsi finanziare alcuni progetti per programmi sperimentali della Rai. Bertolucci e Storaro lo consultano durante la preparazione di La Luna (1981) per risolvere il problema di alcuni effetti speciali. Ma progressivamente Bargellini perde i contatti col cinema e poco dopo ricomincia il calvario con la legge. Viene ritrovato morto, ufficialmente per overdose, all’alba del 10 luglio 1982.

FILMOGRAFIA

Il teschio; La fiera dei sogni; L’incompiuta; Club 3P Battifolle (1965), Anno 2000 (1965), La striscia (1966), ...vi prego di accettare questo semplice bouquet di parentesi appena sbocciate ((())) (1966), Questo film è dedicato a David Riesman e si intitolerà «Capolavoro» (1967), Morte all’orecchio di Van Gogh (1968), Fractions of Temporary Periods I parte: Ovvero Plans- Séquences per una bambina (1965-1968), 360° di cinediario (1968), Tempo-Tempio-Ritratto (1968), Macrozoom (1968), Baraccone (1968), Water-Closet ovvero attesa per una defecazione (1968), Stricnina (1969- 1973), Fractions of temporary periods II parte: Due ore pomeridiane della bambina (1969), Trasferimento di modulazione (1969), Nelda (1969), Un ottofilm di Pierfrancesco Bargellini (1969), Zukie (1970), Gasoline (1970), Bacino Casa del lupo o di Tonino Massimo e Piero (1970, esiste solo in stato di frammento/only fragments), Oracolo (1970-1971, distrutto dall’autore nel 1974/destroy by the director in 1974), Erinnerung an die Zukunft (1970, non terminato/unfinished), Due silenzi e un’armonica (1971), Dove incominciano le gambe (1974)

Dispersi/Lost: Saluto (gennaio/January 1968, 8-16mm, 18fts, sonoro/sound, 3’30’’, bn/bw), Relazione filmata (1968-1970, 8mm, 24fts, sonoro/sound, 13’, col.); Abbandonate ogni illusione, preparatevi alla lotta (co-regia/co-director Marco Melani, Stefano Beccastrini, 1969, 16mm, 24fts, 40’, col.-bn/bw)

Cast

& Credits

regia/director Piero Bargellini
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