3° FESTIVAL INTERNAZIONALE CINEMA GIOVANI
Proposte

KLASSENVERHÄLTNISSE

di Jean-Marie Straub, Danièle Huillet
Nazione: Francia, RFT
Anno: 1983
Durata: 126'


La fonte letteraria del film è il romanzo incompiuto di Franz Kafka, conosciuto con il titolo Amerika, al quale è stato dato il titolo originale voluto dall'autore: Der Verschollene (Lo scomparso). JeanMarie Straub e sua moglie, Danièle Huillet, sono rimasti fedeli al testo originale, trasformando talvolta la forma narrativa in dialogo ma senza mutarne l'essenza. A differenza di molti altri adattamenti di Kafka, non hanno ceduto alla tentazione di esplorarne i recessi psicologici; al contrario, il loro impegno è teso a mettere in evidenza la legittimit` inerente al sistema capitalistico, le leggi che regolano le differenze sociali e che segnano il destino dello "scomparso", Karl Rossmann, nel contesto della lotta di classe storica e, di riflesso, nell'adattamento per questo film.
Il protagonista, che è dotato di un senso della giustizia particolarmente acuto, reagisce in modo estremamente sensibile alle ingiustizie, di cui spesso è spettatore o vittima: come il fuochista della nave, al quale vengono negati i suoi diritti, come con lo zio che ha pieno controllo sulla sua vita, ed infine con Robinson e Delamarche, che egli innocentemente considera suoi amici a che invece approfittano solo di lui, e vivr` un'amara esperienza, quando, lavorando come lift in un albergo, per aver cercato di aiutare i suoi amici, viene invece accusato di aver abbandonato il suo posto e di non aver salutato il portiere.
Rossmann si trova così in un universo giustamente definito "kafkiano", in una sfera dove forze anonime hanno messo in atto leggi che non conosce, che non può accettare, ma alle quali non può sfuggire. L'accusa lo perseguita, come un incubo, e la sentenza sembra gia essere stata pronunciata, poiché i suoi accusatori sono contemporaneamente i suoi giudici.


Perché chiamare il loro ultimo film, tratto da Amerika di Kafka, Lotta di classe? Perché, ha risposto JeanMarie Straub alla conferenza stampa che ha seguito la proiezione del film, il romanzo non parla che di questo: nelle rivendicazioni del fuochista con cui si aprono tanto il film quanto il romanzo, nell'entrata in scena dello zio senatore, nei titoli altisonanti del personale dell'Hotel Occidentale, o nell'orribile e sconvolgente racconto della morte della madre di Teresa, riscritto, per necessit` di messa in scena, in dialogo. "Amerika" è un romanzo picaresco del XX secolo e le disavventure del giovane Karl Rossmann in America sono anche quelle di un viaggio, da parte a parte, attraverso i diversi strati sociali, di un capitombolo dal punto più alto a quello pi£i basso, prima di una fortunosa resurrezione promessa da un'offerta di lavoro al teatro dell'Oklahoma. "Ci sono in questo libro dei passaggi che ricordano irresistibilmente Chaplin", ha scritto Max Brod, e questo è sicuramente quel che evoca il giovane Karl che, costi quel che costi, conserva i suoi modi, è particolarmente attaccato al suo abito nero, al suo ombrello, alla valigia con i quali è sbarcato. Sempre educato, rispettoso delle forme, quando gli altri lo sono così poco, ma ugualmente sempre spiazzato nel suo modo di agire e nelle sue riflessioni. In una societ` dove il posto di ognuno è rigorosamente e funzionalmente definito, lui non riesce ad integrarsi in nessuna classe, passa dall'una all'altra, e mostra attraverso questo movimento, la chiusura, l'impermeabilit` completa delle classi sociali fra di loro. Ricondotta al livello del vissuto di un individuo, dell'avventura di un'esistenza, quest'impermeabilit`, questa indifferenza è lacerante.
Amerika il romanzo, Rapporti di classe il film, sono un grande racconto di solitudine. Abbandonato dai suoi, lasciato a se stesso, Rossmann si ritrova da solo nel vortice della vita, con tutto da scoprire, ma lui è solo come gli esseri che ha incontrato sulla sua strada, come i suoi compagni di sfortuna, manovali, giornalieri e vagabondi, Robinson e Delamarche, come Giacomo il cacciatore, come Teresa la segretaria, ma di una solitudine che non arriva a scambiarsi, a fare corpo, ad unirsi di fronte ad una classe che subito appare unita, complice. Il film è in un bianco e nero, del resto su un fondo pia nero che bianco, che insieme alla chiarezza del suono, rinforza, come se ancora ce ne fosse bisogno, questo sentimento di solitudine. 1914, c'è la guerra in Europa, è anche l'anno in cui Franz Kafka scrive: Amerika. Il cinema infine, entra nel suo ventesimo anno, quello in cui Griffith lascia New York, gli studi della Biograph per la luce della California, per fondare Hollywood, l'avventura del cinema. Da qualche parte lo spirito che sostiene il giovane Rossmann e gli assicura un avvenire migliore, sotto la maschera del teatro della natura dell'Oklahoma, raggiunge il sogno grandioso dell'istrione, anche lui a lungo vagabondo delle scene e dei teatrini ambulanti, che fece un giorno la grandezza e il genio del cinema americano. Che Hollywood sia alla fine del viaggio è attestato nel film dal diminutivo che Green affibbia a San Francisco quando caccia il giovane Rossmann. In ogni caso è difficile vedere Rapporti di classe senza pensare immediatamente a The Adventures of Billy (1911).

Biografia

regista

Jean-Marie Straub

Jean-Marie Straub (Metz, Francia, 1933) ha lavorato, come assistente, per registi come Robert Bresson, Abel Gance, Jean Renoir o Jacques Rivette, esordendo nel 1963 insieme a Danièle Huillet, che da quel momento sarà sua compagna di vita e di lavoro, con il cortometraggio Machorka - Muff, tratto da un racconto di Heinrich Böll. Hanno realizzato il loro primo lungometraggio, Cronaca di Anna Magdalena Bach, nel 1968. Da allora hanno diretto una trentina di film, confrontandosi con autori come Friedrich Hölderlin o Cesare Pavese. Nel 2006 sono stati omaggiati, a Venezia, di un Leone speciale per l’innovazione del linguaggio cinematografico.

FILMOGRAFIA

 filmografia essenziale/essential filmography

Machorka - Muff (coregia/codirector Danièle Huillet, cm, 1963), Chronik der Anna Magdalena Bach (Cronaca di Anna Magdalena Bach, coregia/codirectorDanièle Huillet, 1968), Moses und Aaron (Mosè e Aronne, coregia/codirectorDanièle Huillet, 1975), Dalla nube alla resistenza (coregia/codirector Danièle Huillet, 1979), Der Tod des Empedokles (La morte di Empedocle, coregia/codirector Danièle Huillet, 1987), Lothringen! (coregia/codirectorDanièle Huillet, cm, 1994), Sicilia! (coregia/codirector Danièle Huillet, 1999),Une visite au Louvre (coregia/codirector Danièle Huillet, 2004), Corneille-Brecht (cm, 2009), O somma luce (2010), Jeonju Digital Project 2011 - Un héritier (cm, 2011).

Danièle Huillet

Danièle Huillet nasce a Parigi il 1° maggio 1936. Cresce in campagna e ritorna a Parigi verso il 1948. Studia al liceo Jules Ferry. Si prepara per l'IDHEC ma si rifiuta di scrivere sul film Menèges di Yves Allégret che ritiene indegno di una prova d'esame.

Cast

& Credits

Regia: JeanMarie Straub, Danièle Huillet.
Sceneggiatura: JeanMarie Straub, Danièle Huillet, dal romanzo America - Der Verschollene (Lo scomparso) di Franz Kafka.
Fotografia: William Lubtchansky.
Suono: Louis Hochet.
Scenografia: George Brommer.
Montaggio: JeanMarie Straub, Danièle Huillet.
Interpreti e personaggi: Christian Heinisch (Karl Rossmann), Reinald Schnell (il fuochista), Anna Schnell (Line), Klaus Traube (il capitano), Mario Adorf (Zio Jakob), Libgart Schwarz (Therese), Alfred Edel (cameriere), Laura Betti (Brunelda), Hermann Hartmann, JeanFrançoise Quinque, Gérard Semaan, Friedrich Wilhelm Vöbel, Willi Dewelk, Tilman Heinisch, Aloys Pompetzki, Burckhardt Stoelck, Harun Farocki, Manfred Blank, Alf Bold, Kathrin Bold.
Produzione: Janus Film, NEF Diffusion, Hessischen Rundfunk.
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