Nazione: RFT
Anno: 1967
Durata: 22'


Prodotto dalla Cinegrafik di Helmut Herbst (che ne ha firmato la co-regia), Na und... è l'unica esperienza registica dell'attore Marquard Bohm, il Jean-Paul Belmondo/JeanPierre Léaud del cinema tedesco della fine degli anni Sessanta. Thome, sedotto come tutta la scuola "sensibilista" monacense dal personaggio, ne fece una star nei suoi primi tre lungometraggi.

Che cosa succede a un uomo in cerca di lavoro nel corso di una giornata. E come le norme e le convenzioni della societ` tedescofederale della fine degli anni Sessanta irrompono nella quotidianit` di quest'uomo. Di ciò si parla nel film di Marquard Bohm del 1966/67 Na und...
E si parla anche dell'occasionalit` con cui questo uomo contrappone la propria vita al sistema.
Essere se stesso significa per lui fare semplicemente ciò che in quel momento ha voglia di fare. Porre i bisogni del momento al di sopra delle ovviet` quotidiane. Vivere senza scrupoli le qualit` che si è conquistato, così che esse, anche coscientemente, agiscano come componenti essenziali della sua personalit`. Vivendo con coraggio tutto va a posto, per lui. In questo coraggio c'è anche l'accettazione delle sconfitte.
Al contrario, l'esperienza delle sconfitte d` il coraggio di irrigidirsi senza ripensamenti sugli ultimi resti della propria autocoscienza. Quando, per esempio, uomini anziani negli uffici personale di diverse aziende nascondono dietro chiacchiere ideologiche gli interessi per i quali tali aziende funzionano, al nostro eroe vengono meno le parole.
Quando essi parlano del lavoro comodo, delle possibilit` di carriera e dell'atmosfera familiare della loro impresa, mentre in realt` alludono alla sottomissione e all'adempimento silenzioso e il più efficiente possibile dei doveri lavorativi, il nostro eroe prende una sigaretta e introduce così la sporcizia della vita vera nella pulizia asettica dell'ufficio.
Così nelle sconfitte egli riporta una vittoria, almeno in piccola parte. E per il resto si attiene ai piccoli piaceri, a volte curiosi, di cui ha bisogno per vivere. Le sigarette, che si accende ininterrottamente. L'abbigliamento trasandato, scelto a caso in base a ciò che si trova per terra o nell'armadio. Il trench, che porta come lo portava JeanPaul Belmondo in A bout de souffle.
Non si interessa agli avvenimenti che si svolgono nelle sue immediate vicinanze. Ma diventa aggressivo quando incappa nella risoluta stupidit` e nella comoda disponibilit` dei suoi coetanei.
Incontra una ragazza. E la lascia nell'alloggio di un amico. Incontra un giovane impiegato, dinamico-progressista, che impreca contro i giovani. E gli spacca il muso.
Come JeanPierre Léaud impersona Antoine Doinel in Baisers volés e in Domicile conjugal. E come JeanPaul Belmondo impersona il grande Pierrot le fou. Così Marquard Bohm impersona quest'uomo, che ama soprattutto a volte piacevolmente privo del senso della realt` se stesso, le proprie idee e le semplici pazzie della propria vita. I suoi gesti esagerati, la sua mimica clownesca non indicano altro che l'esagerazione, il carattere clownesco della sua forza espressiva. E tuttavia proprio questo apre la strada alla ricchezza delle forme espressive filmico poetiche.
Sperimentabile in modo assai concreto: buttando via la sigaretta, e ricordandosi poi che si potevano fare ancora due, tre, forse persino quattro tiri in più.
È la presenza fisica di questo Marquard Bohm che diverte. E che aguzza l'attenzione: per i dettagli della ribellione quotidiana. Che il suo comportamento, i suoi gesti, il suo silenzio non significhino altro che questo comportamento, questi gesti, questo silenzio, significa: prendere sul serio il comportamento, i gesti, il silenzio. E capire il film nelle sue affinit` filmiche.
Che Marquard Bohm scappi in tutta fretta quando i singoli avvenimenti entrano nel contesto di una storia compiuta indica la coerenza secondo cui a lui importa solo se stesso. Che egli si sottragga con un gesto freddo, spesso anche annoiato, quando altri vorrebbero coinvolgerlo in un rapporto, indica lo scopo che egli pone a se stesso.
Così il giorno giunge alla fine anche con un sorso di birra.

Norbert Grob, da "Filme", n. 1/1980

Biografia

regista

Marquard Bohm

Helmut Herbst

Cast

& Credits

Regia: Marquard Bohm, Helmut Herbst.
Soggetto e sceneggiatura: M. Bohm.
Fotografia (35mm, b/n): Niels Peter Mahlau.
Montaggio: Marlis Detjens.
Interpreti: Marquard Bohm, Petra Krilger.
Produzione: Cinegrafik (Amburgo).
Produttore: H. Herbst.

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