Nazione: Italia
Anno: 1976
Durata: 34'
«Film militante e amatoriale insieme, un’autoproduzione in formato ridotto di una giovane femminista con la passione per la cinepresa che nel pieno del dibattito pubblico sull’aborto decide di prendere parola in prima persona realizzando un pamphlet contro l’ipocrisia e la violenza di chi si oppone alla libertà di scelta delle donne. Un “piccolo” film, invisibile per più di quarant’anni, di cui è difficile ricostruire la storia in assenza della sua autrice, ma che proprio per questo molto ci dice delle forme di cinema marginali». (Annamaria Licciardello)
Biografia
regista
Isabella Bruno
(Italia, 1954-2012) inizia a occuparsi di cinema all’interno della Fedic di Roma. Con la militanza femminista a metà degli anni ’70 realizza alcuni film legati al movimento e nel 1977 fonda con altre ragazze il collettivo Alice Guy che realizza Affettuosamente ciak!. La passione per il cinema la porta a intraprendere la carriera di regista principalmente televisiva, realizzando documentari e trasmissioni prima per la Rai e poi, trasferitasi a Milano, per Mediaset.
Dichiarazione
regista
«Il problema dell’aborto viene analizzato tenendo conto, innanzitutto, che è divenuto un argomento di attualità e anche di moda. Il film non vuole sfruttare tali condizioni, ma cercare di dare un panorama delle cause, delle posizioni dei partiti e della Chiesa, della classe medica, dell’opinione pubblica maschile, delle femministe che si son viste strappare di mano una lotta che avevano iniziato quando il problema dell’aborto veniva ignorato». (Annabella Miscuglio, Rony Daopoulo, Judita Hribar, Kinomata - La donna del cinema, 1980)
Cast
& Credits
REGIA: Isabella Bruno.
CONTATTI: CSC - Archivio Nazionale Cinema Impresa - Elena Testa elena.testa@fondazionecsc.it