Anno: 1967
Durata: 108'


Il film muove dal dato reale costituito dalle migliaia di persone che ogni anno scompaiono, in Giappone come in tutte le nazioni industrializzate e in tutte le grandi metropoli. Viene tracciata la storia di uno di questi scomparsi, Oshima, di cui si cerca di ricostruire la vita e la personalit`, attraverso testimonianze raccolte con lo strumento del cinema documentaristico. L'inchiesta, reale, è condotta tramite un intervistatore, impersonato da un attore, che ben presto fissa la sua attenzione sulla fidanzata dello scomparso, Yoshie. La donna sembra però essere sempre meno interessata a Oshima, che incomincia a dimenticare, e sempre più invece all'intervistatore stesso; Yoshie naturalmente non sa che questi è seguito da una macchina da presa. Si produce così una situazione sempre più imbarazzante, sia per l'intervistatore sia per il regista. In ogni caso, la ricerca prosegue, senza però risultati interessanti; testimonianze, informazioni, tracce rimaste, finiscono con il comporre un insieme così vago e contraddittorio da poter ben dire che l'inchiesta finisce per approdare al proprio fallimento. È a questo punto che Imamura interviene personalmente ad esporre la "finzione" del film (presenza di una macchina da presa e di un microfono, di una troupe al seguito dell'intervistatore attore, ecc.) come unica verit`.

Adriano Piccardi, Angelo Signorelli (a cura di), Shoei Imamura, Bergamo Film Meeting, Bergamo 1987, p. 104


Un uomo, senza che se ne capisca la ragione, è scomparso, non lasciando dietro a sé neanche una traccia. Imamura vuole per il suo film la vera fidanzata di quell'uomo. Questa, mentre viene ripresa, acconsente ad andare alla sua ricerca. Il regista, i cineoperatori e lo staff la seguiranno. L'azione, originata dall'indagine sulle cause di un avvenimento reale, ha così inizio.
Viene inoltre deciso di fare ricorso a un attore professionista, che assista la ragazza standole a fianco. La sua presenza rende al regista possibile guidare l'azione a modo suo. Tramite tali scelte, in questo "cinema di ricerca del vero" vengono eliminate le caratteristiche drammatiche ancora presenti in Nippon konchu ki (Cronaca entomologica del Giappone, 1963), Akai satsui (Intenzione omicida rossa, 1964) e di Jinruigaku nyumon (Introduzione all'antropologia, 1966). La presenza di questo attore è quasi come un salvagente che l'autore, proveniente dal cinema di finzione, ha gettato nella ristagnante palude di una realt` sconosciuta.
L'eroina del film, aggrappata al salvagente, si avvia a nuotare all'interno del campo visivo della cinepresa. Strappa, alle persone che hanno una qualche relazione con l'uomo scomparso, qualsiasi loro ricordo, esamina le testimonianze e studia scrupolosamente perfino i fatti più insignificanti. Tuttavia il regista non intende affatto mutare la rigida monotonia dell'imperfetto reale. All'inizio vi è una sequenza estremamente monotona, durante la quale l'eroina esamina in modo approfondito, con un interrogatorio, quella che era stata la precedente amante del proprio fidanzato. Il dialogo che ne nasce è il seguente:
"Ho sentito un pettegolezzo secondo il quale volevi un figlio da lui. Come può essersi separato da una compagna con la quale la relazione era giunta fino a questo punto?". La donna sta violando i limiti della privacy, tanto che, alla fine, l'interlocutrice giunge a dire: "Non ho più intenzione di risponderti".
Più tardi sar` proprio la nostra eroina a subire una pesante ritorsione, ricevendo pan per focaccia. Infatti, mentre continuano le riprese, a ragazza finisce con l'innamorarsi dell'attore che le è a fianco e, di nascosto, sar` filmata nel momento in cui gli confessa il proprio amore. Mentre l'inchiesta procede, viene a galla il sospetto di una misteriosa relazione tra il fidanzato scomparso e la sorella maggiore della protagonista. Si viene inoltre a sapere che la sorella maggiore in passato era stata una "geisha" e che adesso la sua condizione è quella di una mantenuta. Fra le due sorelle c'è stata fin dall'infanzia incompatibilit` di carattere, anche se, per certi aspetti, si assomigliano. Ed ecco che il tema del film, quello della ricerca di una persona scomparsa, si trasforma in quello del confronto fra la ragazza e la sorella maggiore, confronto che avviene in presenza dell'attore e del regista, ai quali si aggiunge un testimone, che dice di aver visto con i propri occhi, e più volte, passeggiare insieme la sorella maggiore ed il fidanzato scomparso. È uno scambio di domande e risposte altamente emotivo. Ed ecco all'improvviso, che, per ordine del regista, la stanza in cui ha luogo il dialogo viene abbattuta. Fin qui si era creduto che fosse stata una stanza reale, ma in verit` si trattava di un ambiente allestito all'interno di un teatro di posa. Il regista interviene con questa giustificazione: "Ecco: questa è una situazione che è stata costruita. Un dialogo che presupponga di essere filmato mediante la cinepresa, gi` di per sé, non è più realt`".
Alla fine, tutti si radunano ancora una volta nella viuzza ove si trova l'appartamento in cui aveva vissuto la sorella maggiore e vi è un dialogo simile a quello dei programmi televisivi registrati in strada. La sorella maggiore, riguardo alla relazione con l'uomo scomparso, insiste fino alla fine nel dire: "Non ricordo, non so...". E tutto finisce in una sterile discussione.
L'inquadratura dell'ultima scena è accompagnata dalla seguente battuta di dialogo:
L'attore: "Ormai è tardi, eh? Tu, adesso, che farai?". La protagonista: "Non lo so..." e tutto ha termine.
Il film è finito, ma… Perché quell'uomo è scomparso senza lasciar tracce? Che relazione c'era tra lui e la sorella della fidanzata? Queste domande non trovano risposta esattamente come all'inizio del film. Ma, dietro queste "cose che non si capiscono" c'è la complessit`, l'indefinitezza e la monotonia del reale.

Shirai Yoshio, "Kinema Junpo", agosto 1967

Biografia

regista

Imamura Shohei

Cast

& Credits

Regia e sceneggiatura: Imamura Shohei.
Fotografia: Ishiguro Kenji.
Montaggio: Tanji Mutsuo.
Musica: Mayuzumi Toshiro.
Suono: Takeshige Kunio.
Interpreti e personaggi: Tsuyuguchi Shigeru (l'intervistatore), Hayakawa Yoshie (la fidanzata di Oshima, l'uomo scomparso), Hayakawa Sayo (la sorella maggiore di Yoshie), Imamura Shohei.
Produzione: Imamura Productions - A.T.G.
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