Nazione: RFT, Italia
Anno: 1987
Durata: 96'


Mira, una donna fra i trenta e i quarant'anni, architetta e fotografa, torna per un breve soggiorno di lavoro nella citt` dove figlia di un palazzinaro anni '50 è cresciuta e che ha lasciato a diciott'anni. Durante l'arco di una settimana, mentre la citt` festeggia il suo Santo, una serie di incontri. Il fratello, di cui è ospite nella casa dell'infanzia, anche lui architetto, la madre e la zia, con cui ogni rapporto pare impossibile, la tomba del padre, un funzionario di un ente culturale, un insegnante con ambizioni intellettuali, la vecchia compagna di scuola, l'exfidanzato commerciante, il vecchio amico libraio con cui una possibilit` sentimentale non si è mai realizzata. E una ragazza: una fantasia, una favola pugliese.

"Prendere la città a protagonista di un film, non per darne un giudizio positivo o negativo, ma piuttosto per chiedersi quale sia oggi l'identità di questa particolare città, avendo chiaro che ricerca dell'identità non è nostalgia dell'identico, ma pure che il presente pesante del passato, anche di un passato inventato o mitizzato, e che menzogne, truffe, miti, invenzioni e nostalgie sono veri quanto la realt`, decisivi per capire quello che si è stati e quello che si pensa di essere. E ciò che si pensa di essere è anche ciò che si è. E il presente della generazione dei quarantenni quella che, qui come altrove, ha voluto uccidere il padre si trova a doversi confrontare con l'eredità dei padri, quelli 'buoni' e quelli 'cattivi', e con i miti e i sogni di alcuni di quei 'quarantenni degli anni '50' il cui ricordo sbiadisce lentamente.
Cosa pensa di essere questa citt`?
Come cogliere l'identità del soggetto citt`?
Il problema dell'identità si pone con l'idea di partenza, quando si esce 'fuori da sé', quando l'ordine spaziotemporale non è più definibile dalla posizione del campanile.
Un pezzo di città uscito fuori da sé ritorna all'ombra del campanile, e pone a sé e al resto della città la questione dell'identità.
È in questo momento che inizia il film." (Silvana AbbresciaRath)

Biografia

regista

Silvana Abbrescia-Rath

Silvana Abbrescia-Rath è nata a Bari nel 1947. Cresce a Roma, dove dalla fine degli anni '60 lavora come traduttrice e nel campo dell'informazione e della comunicazione. È fra le socie fondatrici della prima Cooperativa Cinematografica di donne, "Arcobaleno". Sposata, una figlia, è diplomata all'Accademia di Cinema di Berlino Ovest, dove vive e lavora dalla metà degli anni '70.

FILMOGRAFIA

8 marzo, giorno di lotta e di festa (mm, documentario, 1977), Pentesilea (cm, documentario, 1983), Kurzsichtig und unterwegs (mm, 1984), Die ewige Stadt (cm, 1985), Mira (1987).

Cast

& Credits

Regia, sceneggiatura e montaggio: Silvana AbbresciaRath.
Fotografia: HelmutUlrich Weiss.
Musica: tradizionale (arrangiamenti di Süelözgen Engin e Hüseyin Kaynarcali).
Suono: Bernard Mangiante.
Interpreti e personaggi: Claudia Ghirardelli (Mira), Guia Princigalli (la ragazza), Gianvito Spizzico (Nicola), Mariano Brescia (Mariano), Giacomo Princigalli (Elia), Teresa Ludovico (l'amica), Michele Dragonieri (Michele), Vincenzo Bux (Francesco), Maria Fortunato (la zia), Rosemarie Sansonetti, Alessandro Cafagno, Beniamino Loglisci, Vincenzo Loglisci, Carlo Garzia.
Direttore di produzione: Hans W. Müller.
Produzione: Deutsche Film und Fernsehakademie Berlin, in collaborazione con Giacinto D'Ambrosio (Bari).
Vendita all'estero: DFFB, Pomernallee 1, D 1000 Berlin 19 Tel.: 03030307.
Vendita per i territori di lingua italiana: Giacinto D'Ambrosio, via Carlo Guarnieri 2/E, Bari Tel.: 080331297.
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