18° TORINO FILM FESTIVAL
Omaggio a Sandro Franchina

L'enigma

The Enigma
di Jean Rouch, Alberto Chiantaretto, Marco Di Castri, Daniele Pianciola
Nazione: Italia, Francia
Anno: 1986
Durata: 115'


Un misterioso mecenate convoca nel suo castello, arroccato sulla collina di Torino, un famoso falsario e gli commissiona per la sua collezione l'esecuzione del quadro che Giorgio De Chirico non dipinse nel 1911, quando soggiornò a Torino. Tra De Chirico e Nietzsche viene disegnato un quadro metafisico della citt`, partendo dalle sue architetture e cercando di individuare le sue essenze più profonde. Sandro Franchina è tra gli attori di un film il cui progetto nasce nel corso del Festival Cinema Giovani del 1984 dall'incontro tra Rouch e il gruppo della KWK.

Biografia

regista

Jean Rouch

Jean Rouch nasce il 31 maggio 1917 a Parigi. Si laurea in Lettere, in Ingegneria civile e poi si diploma all'istituto di Etnologia. Durante la guerra conduce inchieste etnografiche in Nigeria e in Senegal. Nel 1946-47 effettua la discesa del Niger in piroga, in compagnia di Jean Sauvy e di Pierre Bonty. Nel frattempo con la sua macchina da presa a 16mm riprende cerimonie e riti, realizzando un affascinante documento di altissimo valore etnografico e registrando la trasformazione di un continente dal colonialismo all'indipendenza. Au pays des images noirs (1947) è il primo di una lunga serie di cortometraggi, realizzati con la tecnica del cinéma-direct. Tale tecnica prevedeva l'uso della macchina a mano e della registrazione del suono in presa diretta al fine di cogliere il reale nella sua immediatezza. Tale scelta, nella sua smitizzazione dello strumento tecnico - che dimostra la concreta possibilità di realizzare un film senza sottostare ai limiti di una tecnologia pesante e di un'equipe numerosa - ha avuto una grande influenza sulla Nouvelle Vague. Col suo metodo Rouch realizza altri film importanti come Moi un Noir (1957) sui giovani che affluiscono a Treichville (Costa d'Avorio) in cerca di lavoro, La pyramide humaine (1958), sui rapporti tra studenti neri e bianchi al liceo di Abidjan, Chronique d'un été (1960), un film sui parigini, girato con Edgar Morin, Chasse au lion à l'arche (1964) su un particolare tipo di caccia in Costa d'Avorio, e Gare du Nord, un episodio di Paris vu par (1966) filmato in tempo reale, che racconta di un abbandono, di un incontro, di una corsa lungo Parigi e di un suicidio. Il metodo di Rouch non va assolutamente confuso col concetto della "vita colta all'improvviso". Rouch provoca con la macchina da presa i protagonisti dei suoi film, li costringe a farsi personaggi e a interpretare storie da loro stessi a volte inventate. In questo modo finzione e improvvisazione si trasformano in strumenti per arrivare alla "verità". Di qui anche il rifiuto del montaggio tradizionale, la trascuratezza formale, la preminenza dei contenuti. Nel 1984 presenta alla Mostra di Venezia Dyonisos: ironica rappresentazione della realtà di un antropologo diviso tra civiltà industriale e mondi primitivi. Dal 1947 a oggi Rouch ha girato più di centocinquanta film.

Alberto Chiantaretto

Alberto Chiantaretto è nato a Castellamonte (Torino) il 22 luglio 1947. È laureato in Medicina e Chirurgia. Nel 1979 inizia l'attività di realizzatore cinematografico nella cooperativa KWK Kinowerke. Nel 1984 e nel 1985 cura, insieme a Marco di Castri e Daniele Pianciola, la videorivista "VlS: Video Information System". Dal 1984 insieme a Jean Rouch, Marco di Castri e Daniele Pianciola lavora al progetto: "L'occhio, la macchina, la città: un film di Jean Rouch a Torino", che si conclude nel 1986 con la realizzazione del film L'enigma, regia di Jean Rouch e di Alberto Chiantaretto, Marco di Castri, Daniele Pianciola. Attualmente sta realizzando per la RAI Malattia e società, "docudrama" in sette puntate sull'evoluzione della medicina in rapporto alla storia della società italiana dell'800. Il suo film Venerdi sera, lunedì mattina, realizzato con D. Pianciola, ha vinto il Premio Gabbiano d'Oro al Festival di Bellaria 1984, il Premio Filmaker Milano 1985 e il Premio Agis 1985.

FILMOGRAFIA

Tolleranza un decimo (1979, con D. Pianciola), Tutto occupato (1980, con D. Pianciola), Come uno di noi (1981, con D. Pianciola), Some of Us Looking at the Stars (1982, con D. Pianciola), Biella e l'industria tessile (1983), Venerdì sera, lunedì mattina (1983, con D. Pianciola), Fabbrica e salute (1984), L'enigma (1986, con J. Rouch, M. di Castri, D. Pianciola).

Marco Di Castri

Marco Di Castri è nato a Milano nel 1952. Il suo interesse per il cinema unito a una particolare attenzione per il mondo dell'arte contemporanea lo ha portato, nel 1984, ad approfondire l'uso delle tecniche del cinema in presa diretta in ambito artistico. La sua esperienza si sviluppa nel progetto Cataloga, una casa editrice specializzata in videocataloghi su artisti, mostre e musei, che gli consente, dal 1985 al 1992, di lavorare con artisti di fama internazionale e di realizzare con il Centre C. Pompidou, nel 1988, il primo videocatalogo d'Europa. Dal 1992 al 1996 lavora come freelance, sia come regista, sia come direttore della fotografia, e prosegue la sua attività musicale con il gruppo Dedalus. Il Musée National d'Art Moderne di Parigi, nel 1994, e il Festival del Film sull'Arte di Asolo, nel 1996, hanno presentato la retrospettiva completa dei film realizzati da Cataloga.

FILMOGRAFIA

Notes sur Jean Rouch (1985), Enigma (1986), Now I Know Snow (co-regia Gianfranco Barberi, 1986), Joseph Beuys Olivestones (co-regia Gianfranco Barberi, 1986), Acta Sanctorum (1987), L'abito della Rivoluzione (co-regia Gianfranco Barberi, 1987), Daniel Buren: del colore, dell'architettura (co-regia Gianfranco Barberi, 1988), Michelangelo Pistoletto: I Have a Mirror (co-regia Gianfranco Barberi, 1988), Tinguely par Jeann Tinguely (co-regia Gianfranco Barberi, 1988), Magiciens de la terre (co-regia Gianfranco Barberi, 1989), Donald Jud al Castello di Rivoli (co-regia Gianfranco Barberi, 1990), Claudio Parmiggiani: una scultura (co-regia Gianfranco Barberi, 1991), Scalabrun (1995), La vita in faccia (1995), Ugo Nespolo in pillole (1996).

Daniele Pianciola

Daniele Pianciola è nato a Torino nel 1947. Dopo gli studi universitari in sociologia e antropologia e successivamente in letteratura inglese e americana si dedica all'attività editoriale. Tra il 1975 e il 1978 si occupa, sempre in campo editoriale, e poi come ricercatore, dello studio e della realizzazione di progetti audiovisivi. Dal 1979 inizia nella cooperativa cinematografica KWK una lunga serie di produzioni cinematografiche e televisive. Dal 1984 lavora, insieme a Chiantaretto e di Castri, con Jean Rouch al progetto "L'occhio, la macchina, la città" realizzando assieme ad essi il film L'enigma intorno al quale nasce e si sviluppa una vera e propria "scuola di cinema" sul campo. Il suo film Venerdì sera, lunedì mattina, realizzato con A. Chiantaretto, ha vinto il premio Gabbiano d'Oro al Festival di Bellaria 1984, il premio Filmaker Milano 1985 e il premio Agis 1985. Attualmente sta preparando per la RAI Ai margini della ragione, un serial in cui, con la collaborazione dello storico Renzo Villa, si opera in un museo virtuale un viaggio di esplorazione del corpo come luogo dell'immaginario, zona di confine tra ragione e non-ragione.

FILMOGRAFIA

Tolleranza un decimo (1978, con A. Chiantaretto), Torino tra le due guerre (1978), Some of Us Looking at the Stars (1982, con A. Chiantaretto), Un cuore d'acciaio (1982-83), Venerdì sera, lunedì mattina (1983, con A. Chiantaretto), Innovazione tecnologica e ricerca scientifica (1984), Metropoli/computer, lavoro distrutto/lavoro possibile (1984), La scienza e la colpa (1985), L'immagine trovata (ipotesi per un identikit) (1985), Knots/Nodi (1985), L'enigma (1986, con J. Rouch, A. Chiantaretto, M. di Castri).

Cast

& Credits

Regia: Jean Rouch e Alberto Chiantaretto, Marco Di Castri, Daniele Pianciola
Fotografia: Jean Rouch, Marco di Castri
Scenografia: Unistudio, Galliano Habitat
Montaggio: Françoise Belloux
Suono: Remo Ugolinelli, Stefano Savino
Interpreti: Gianfranco Barberi, Giorgio Bono, Philo Bregstein, Sandro Franchina, Gilbert Mazliah, Sauro Roma, Sabina Sacchi
Produzione: KWK Kinowerke, CNRS, INA.
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