2° FESTIVAL INTERNAZIONALE CINEMA GIOVANI
Opere Prime 1984

Boy Meets Girl

Boy Meets Girl
di Léos Carax
Nazione: Francia
Anno: 1984
Durata: 105'


Parigi, tre notti. Alex ha 22 anni. "Enfant terrible" che vuole lasciare la propria traccia su ogni cosa, sulle storie l'amore e sulle opere d'arte, passa il tempo seguendo due coppie che sta spiando da tempo. Nei suoi movimenti incontra dei bambini, dei vecchi, degli adolescenti, degli uomini giovani e dei ragazzi vecchi, delle ragazze già rovinate e delle signore ancora belle... un mondo irreale in cui ciascuno cerca di prendere le distanze, di misurare le distanze che lo separano degli altri. Quasi sempre Alex resta silenzioso. Ma quando parla, parla troppo e troppo in fretta. Allora segue la propria voce, pericolosamente. Una notte, andrà a finire male.


Se dovesse raccontare il suo film in un telegramma, che cosa scriverebbe?
Il film si intitola Boy meets girl. Io metterei: «Boy meets girl, life does not go on».

Se avesse avuto il quadruplo dei soldi che ha avuto, in che cosa il film sarebbe stato diverso?E se avesse avuto un quarto dei soldi che ha avuto?
Credo che il rapporto con la produzione sarebbe stato quattro volte più teso, che io sarei stato quattro volte più perso, che gli attori se la sarebbero presa quattro volte di più per non aver parlato con loro. L'avrei fatto in super8 gonfiato a 35 mm, sarebbe stato interessante. Credo che il ritmo del film sarebbe stato diverso. Volevo una Mitchell, una grossa macchina da presa che avevo avuto per il mio cortometraggio, perché mi piaceva muovermi con lei e che tutto nel film fosse movimento. L'Arri BL la trovo troppo leggera, e credo che i ritmi non siano giusti. Credo che con un super8 si sarebbe dovuto rivedere interamente la musica del film. Il problema del super8, per me, è la sua maneggiabilità: non ho nessuna voglia di sentirmi libero con una macchina da presa, soprattutto in rapporto agli attori. L'idea di poter mettere la macchina da presa dove si vuole mi getta nel panico. Il film è girato in parte in studio, e ciò che mi interessava nello studio non era certo di poter mettere la macchina da presa dove volevo.


Se qualcuno dei suoi attori protagonisti non fosse stato disponibile, chi avrebbe scelto?
Per Mireille Perier questo non vuol dir nulla, perché il film esiste in gran parte per lei. Non c'è la nozione di disponibile, perché gli attori recitavano quasi tutti per la prima volta. Ho impiegato un anno per trovare il ragazzo, Denis Lavant, ho ritardato due volte le riprese perché non lo trovavo. Nella mia testa si trattava di qualcuno che stesse aspettando di recitare la parte di AIex. Per me trovare gli attori significa già fare il regista. E poi vestirli, nutrirli, trovare il loro trucco, la loro musica, la loro luce, metter loro le parole in bocca, e poi dopo un'attitudine non premeditata, di cui ci si rende conto in seguito, che si è estesa per tutto il periodo delle riprese ma che non è quello che si chiama regia. Credo che il film sarebbe stato irrealizzabile senza quell'Alex e quella Mireille. Sono impaziente di vedere i loro prossimi film.


Se non fosse un film, che cosa sarebbe?
È Boy meets girl, sarebbe uno slancio mio verso le ragazze, credo che sarebbe un incontro, un incontro che non so realizzare.


Se Cannes è un mezzo, qual è il suo messaggio?
Poiché qui ho visto un bel po'di film, mi chiedevo, immaginando di aver fatto un film d'amore: "in che modo l'amore accade nei film?", l'amore nelle sceneggiature e presso i registi. Un po' come il personaggio del mio film, la domanda che mi pone Cannes è: "Esiste l'amore che va veloce, che va veloce ma che dura sempre?"

("Cahiers du Cinéma", agosto 1984).

Biografia

regista

Léos Carax

Leos Carax (Suresnes, Francia, 1962) ha lavorato a partire dai diciotto anni come critico cinematografico. Parallelamente ha esordito come regista nel 1979 con il cortometraggio La fille aimée ma è con il lungometraggio Boy Meets Girl che si è fatto conoscere, vincendo il Prix de la Jeunesse al Festival di Cannes nel 1984, e partecipando lo stesso anno al Torino Film Festival. Ha diretto quindi Rosso sangue (1986), pluripremiato alla Berlinale del 1986, Gli amanti del Pont-Neuf (1991), Pola X (1999), presentato in concorso a Cannes, e l’episodio Merde in Tokyo! (2008), a cui si ispirerà peruno dei personaggi di Holy Motors (2012). Con quest’ultima pellicola ha vinto nuovamente il Prix de la jeunesse nell'ultima edizione del Festival di Cannes.

FILMOGRAFIA

La fille aimée (cm, 1979), Strangulation Blues (cm, 1981), Boy meets girl (1984).

Cast

& Credits

Regia e sceneggiatura: Léos Carax.
Fotografia (b/n): JeanYves Escoffier.
Musica: Jacques Pinaut, David Bowie, Jo Lemaire, Serge Gainsbourg, Dead Kennedys.
Suono: Jean Umanski.
Scenografia: Serge Marzolff, Jean Bauer.
Montaggio: Nelly Meunier, Francine Sandberg.
Interpreti: Denis Lavant, Mireille Perier, Carroll Brooks, Elie Poicard.
Produzione: Patricia Moraz, Alain Dahan, Roberte Barrère.
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