Nazione: Brasile
Anno: 2003
Durata: 85'


Un carico cinematografico arriva alla dogana di Rio de Janeiro, dove il dottor Amnésio controlla e valuta l'entrata e l'uscita del materiale per conto della censura. Nel locale si espletano le formalit` legali secondo il motto del dottor Amnésio: «Amo ciò che gli altri detestano e odio ciò che gli altri apprezzano. Non vedo la necessit` di un film così». Si ode un urlo di una coppia brasiliana. In realt` è una coppia di pappagalli brontoloni che imita i dialoghi telegrafici dei facchini che parlano del lavoro e della ricerca di mance. Il dottor Amnésio impone la sua penuria di idee durante la disastrosa proiezione riservata a funzionari inetti che più tardi, nell'intervallo, mutilano il materiale cinematografico considerato troppo realista. Nella seconda parte del film, a colori, una ballerina mulatta soprannominata «Furacão de Santos» presenta il suo numero musicale ispirato al samba, alla cachaça e al calcio. A una festa, gli invitati scurrili e insaziabili commemorano la vittoria dell'oblio e danzano al suono di Aquarela do Brasil di Ary Barroso.

«Ho girato le sequenze quattro anni fa come esercizio per dimostrare che è possibile fare cinema di qualit` in Brasile spendendo poco. Il film è una favola. Mostra le vicende di un gruppo di facchini nella Rio de Janeiro degli anni '40, ma non è un film in costume» (R. Sganzerla).

Biografia

regista

Rogerio Sganzerla

Rogério Sganzerla è nato nel 1946 nella cittadina di Joaçaba, nello stato di Santa Catarina, nel sud del Brasile. Tra il 1964 e il 1965 scrive come critico cinematografico sul supplemento culturale del giornale «O Estado de São Paulo» e su altri giornali. Nel 1967 realizza il suo primo film, con la collaborazione di Andréa Tonacci, il cortometraggio Documentário. Il suo primo lungometraggio, realizzato a San Paolo nel 1968 è O Bandido da Luz Vermelha, che fa scandalo e segna la grande rottura col Cinema Novo. Nascono le definizione di Cinema Marginal o «udigrudi» (secondo un'espressione spregiativa di Glauber Rocha) che peraltro non sono riconosciute dai loro esponenti, tra i quali diversi cineasti paulisti" e da Julio Bressane, del quale Sganzerla in quegli anni diventa amico. Negli stessi anni è in contatto di idee con Augusto De Campos, il grande rappresentante della poesia concreta brasiliana, e con gli esponenti del Tropicalismo. Nel 1969 realizza A Mulher de Todos con l'attrice Helena Ignez, la "musa del nuovo cinema", che diventa sua moglie e sarà spesso interprete dei suoi film. Nel 1970, insieme a Julio Bressane e a Helena Ignez, fonda la casa di produzione BelAir, che in pochi mesi produce sei film (tre di Bressane e tre di Sganzerla). Gilberto Gil scrive la musica di Copacaban a mon amour. Caetano Veloso, dopo aver visto Sem Essa Aranha, scrive la canzone Qualquer Coisa. Come Bressane è costretto a lasciare il Brasile dalla dittatura militare: parte con la moglie per Parigi, poi Londra. Ritornato in Brasile, nel 1977 realizza O Abismu, interpretato da Norma Bengell (anche produttore), Wilson Grey e José Mojica Marins. In seguito realizza la cosiddetta trilogia sul passaggio di Orson Welles in Brasile: Nem Tudo é Verdade (1986), Tudo é Brasil, O Signo do Caos (2003). Quest'ultimo, la cui lavorazione è durata molti anni, viene presentato al Festival di Brasilia alla fine del 2003. Rogerio Sganzerla è morto il 9 gennaio del 2004. Helena Ignez intende ora realizzare il film tratto dall'ultima sceneggiatura del marito, a cui aveva lavorato negli ultimi anni, Luz na Travas - A Revolta de Luz Vermelha, che riprende oltre trent'anni dopo il personaggio del "bandito della luce rossa". Nel 2001 è uscito il volume "Por um cinema sem limite" (azougue editorial, Rio de Janeiro), che raccoglie diversi suoi scritti sul cinema.

FILMOGRAFIA

Documentário (cm, 1966), O Bandido da Luz Vermelha (1968), A Mulher de Todos (1969), Comics/HQ (cm, doc, 1969), Quadrinhos no Brasil (cm, doc, 1969), Sem essa, Aranha (1970), Copacabana mon amour (1970), Carnaval na Lama (1970), A Miss e o Dinossauro (super8, 1970), Fora do Baralho (doc, 1971), Viagem e Descriçao do Rio Guanabara por Ocasião da França Antártica (cm, 1976), Umbanda no Brasil (cm, doc, 1977), Welles no Rio (cm, 1977), O Abismu (1977), Mudança de Hendrix (1971-78), Horror Palace Hotel (mm, doc, super8, co-regia: Jairo Ferreira, 1978), Noel por Noel (cm, doc, 1981), Brasil (cm, doc, 1981), Irani (cm, doc, 1983), E o Petróleo Nasceu na Bahia (cm, doc, 1984), Nem Tudo é Verdade (1986), Anónimo e Incomum (video, doc, 1990), A Alma do Povo Vista pelo Artista (video, doc, 1990), Isto é Noel (mm, doc, 1990), A Linguagem de Orson Welles (cm, doc, 1991), Perigo Negro (5° episodio di Oswaldianas), Tudo é Brasil (1998), Informação Koellreuter (cm, video, doc, 2003), O Signo do Caos (2003).

Cast

& Credits

Regia, soggetto, sceneggiatura, produttore/Director, Story, Screenplay, Producer Rogério Sganzerla
Fotografia/Director of Photography Nélio Ferreira, Marcos Bonisson
Operatori/Operators Luiz Abrahmo, Roger Madruga
Costumi/Costume Design Sérgio Reis
Montaggio/Film Editor Sylvio Renoldi, Rogério Sganzerla
Selezione musiche/Musical Selection Sinai Sganzerla
Suono/Sound Eron Alencar, Maurício
Interpreti/Cast Otávio Tercerio, Sálvio Do Prado, Helena Ignez, Guaracy Rodrigues, Freddy Ribeiro, Eduardo Cabus, Gilson Moura, Felipe Murray, Vera Magalhães, Anita Terrana, Ruth Mezek, Camila Pitanga, Giovanna Gold, Djin Sganzerla
Produzione/Production Mercúrio Produções
Distribuzione/Distribution Riofilme
Vendita all'estero/Foreign Sales Agent Grupo Novo de Cinema e TV
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