ALEXANDR NEVSKIJ

Per me, una delle più grandi forme del cinema di montaggio è quella di Ejzenstejn e penso, modestamente - perché noi, io e Danièle, siamo dei piccoli «animali» di cinema, degli artigiani - che i nostri film da una parte devono molto alla tradizione di un certo cinema hollywoodiano che ormai non esiste più; dall'altra, anche se non si tratta del «montaggio delle attrazioni», credo che essi abbiano a che fare con Ejzenstejn. Per fare un film, io devo sapere che prima di una certa inquadratura ce n'era un'altra e so bene che ne arriver` una cert'altra. Posso, ad un certo momento, lasciar andare le cose...al caso o alla grazia divina... ma devo tener presente che il film è sempre una costruzione e che un'inquadratura sta tra quella che la precede e quella che la segue. I registi che fanno diversamente sono dei mascalzoni o dei bugiardi! Mai Renoir o Lubitsch, ma neanche Hitchcock, hanno fatto un'inquadratura pensando di fregarsene per privilegiare la precedente o la successiva. (...) Un'inquadratura si gira come se fosse qualcosa di unico e nello stesso tempo,al contrario, sapendo bene, dialetticamente, che quell'inquadratura fa parte di una sequenza, di un flusso, che viene dopo e precede un'altra e altre inquadrature altrettanto importanti e uniche. Quelli che in moviola tagliano le inquadrature «fregandosene» delle stesse, sono gente che non ha fatto, prima, lo sforzo di immaginazione e di costruzione del film. La costruzione si scopre nella realt` concreta, con il materiale e con la materia. Ma prima uno deve avere qualcosa in testa. (...)
(Jean-Marie Straub, da Il montaggio, Circuito cinema, Venezia 1998)

Director: Sergej M. Ejzenstejn.
Soggetto e sceneggiatura: Sergej M. Ejzenstejn, Pëtr Pavlenko.
Director of photography: Eduard Tissé.
Music: Sergej Prokov'ev.
Editor: Evgeni Tobak.
Art director: Isaak Spinel.
Cast and characters: Nikolaj Cerkasov (Aleksandr Nevskij), Nikolaj Ochlopkov, Aleksandr Abrikosov, Dimitrij Orlov, Varvara Massilitinova, Vera Ivaseva.
Production company: Mosfil'm.