34° TORINO FILM FESTIVAL
ONDE/HARUN FAROCKI

NICHT LÖSCHBARES FEUER

INEXTINGUISHABLE FIRE
di Harun Farocki
Nazione: Germania
Anno: 1969
Durata: 22'


Dice Farocki in questo film agit-prop girato durante la guerra in Vietnam: «Quando il napalm sta bruciando, è troppo tardi per cancellarlo. Il napalm va combattuto dove viene prodotto: nelle fabbriche». Vale a dire, la Dow Chemical, di Midland, nel Michigan. «Una corporation è come un set, può ricostruire il mondo intero; a causa della crescente parcellizzazione del lavoro, le persone non riconoscono più il proprio ruolo nella creazione di strumenti di distruzione di massa; il prodotto è il risultato del lavoro di operai, studenti e ingegneri». [cg]

Biografia

regista

Harun Farocki

Harun Farocki (Nový Jicin, Germania, 1944 - Berlino, 2014), a partire dal 1967, ha realizzato più di centoventi film e installazioni che analizzano il potere delle immagini in tutte le sue forme ed espressioni. Dopo gli studi alla Deutsche Film und Fernsehakademie di Berlino, nel clima di agitazione politica della Germania di fine anni Sessanta, inizia a realizzare film agit-prop in bianco e nero e in 16mm, spesso, come nel caso di Inextinguishable Fire (1969), unendo attivismo e performance. Cosciente della specificità del suo mezzo di comunicazione, Farocki mette al centro dei suoi lavori l’analisi critica delle immagini e il confronto che queste instaurano con la Storia, il potere e il sistema dominante di rappresentazione. Prima con il 16mm, poi con il video, e infine con il digitale e l’animazione digitale, Farocki elabora la forma del video-saggio sulle arti visuali; dai lavori degli anni Ottanta e Novanta, come Before Your Eyes Vietnam (1982), An Image (1983), Images of World and Inscription of War (1988), Still life (1997), alle installazioni degli anni Duemila (Counter Music, 2004; le serie Serious Games, 2010, e Parellel, 2012-2014, ideate e curate con la compagna di una vita, Antje Ehmann), le sue opere tracciano e criticano l’evoluzione del linguaggio delle immagini, fra sedute al banco del montaggio, collage fotografici, riprese di camere di sicurezza, foto aeree della Seconda guerra mondiale, pubblicità, frammenti di cinema del passato, camere termografiche, riprese televisive, videogiochi, sequenze digitali, ricostruzioni a computer di paesaggi reali… Nella sua attività di critico per la rivista «Filmkritik», nelle sue pubblicazioni e nei suoi seminari, Farocki ha studiato la storia del cinema e della società tedesca analizzando l’evoluzione del concetto di lavoro (come ad esempio in How to Live in the Federal Republic of FRG, 1990) e si è confrontato con autori come Jean-Marie Straub e Danièle Huillet o come Jean-Luc Godard, al quale nel 1998 ha dedicato il volume Speaking with Godard, scritto con Kaja Silvermann.

FILMOGRAFIA

Jeder ein Berliner Kindl (1966), White Christmas (1968), Die Rote Fahne (1968), Nixon kommt nach Berlin (1969), Nicht löschbares Feuer (1969), Sache, die sich versteht, Eine (1971), Zwischen zwei Kriegen (1978), Jean-Marie Straub und Danièle Huillet bei der Arbeit an einem Film (1983), Peter Lorre - Das doppelte Gesicht (1984), Image und Umsatz oder: Wie kann man einen Schuh darstellen? (1989), Videogramme einer Revolution (1992), Schnittstelle (1995), Arbeiter verlassen die Fabrik (1995), Bewerbungen (TV, 1996), Der Auftritt (1996), Stilleben (1997), Worte und Spiele (1998), Gefängnisbilder (2000), Die Schöpfer der Einkaufswelten (TV, 2001), Erkennen und verfolgen (2003), Formation (2005), On Construction of Griffith’s Film (2006), Digital Sam in Sam Saek 2007: Memories (ep. Respite, cm, 2007).

Cast

& Credits

regia, sceneggiatura, montaggio, produttore/director, screenplay, film editing, producer
Harun Farocki
fotografia/cinematography
Gerd Conradt
suono/sound
Ulrich Knaudt
interpreti/cast
Harun Farocki, Hanspeter Krüger, Eckart Kammer, Caroline Gremm, Gerd Volker Bussäus, Ingrid Oppermann 
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