27° TORINO FILM FESTIVAL
TORINO 27: CONCORSO INTERNAZIONALE LUNGOMETRAGGI
LE ROI DE L'ÉVASION
di Alain Guiraudie
IL RE DELLA FUGA [T.L.] «C’è una domanda fondamentale alla base del film: puoi dimenticare ciò che sei veramente? L’idea di cambiare la mia natura mi ha ossessionato per tutta la vita: uscire con una ragazza, andare a vivere insieme, come tutti gli altri uomini. È facile non sopportare più la propria esistenza quando si vive ai margini della società... Rinunciare ai propri sogni, mettersi in riga e non sentirsi più così soli. È questa la grande tentazione di Armand: adeguarsi al modello dominante. D’altronde se tutti lo fanno, non dev’essere così male».
La monotona routine quotidiana di Armand, un quarantatreenne venditore di macchinari agricoli, è rivoluzionata dall’incontro con Curly, un’adolescente che l’uomo salva una notte da quattro balordi. Stanco di insoddisfacenti rapporti omosessuali consumati in clandestinità, Armand inaspettatamente si innamora della ragazza. Scontrandosi con l’incomprensione della comunità locale e decisi a vivere fino in fondo la nuova storia d’amore, i due si convincono che la fuga è la soluzione migliore. Ma per Armand forse si è trattato solo di un abbaglio.
Biografia
regista

Alain Guiraudie
(Villefranche-de-Rouergue, Francia, 1964) ha studiato all’Università di Montpellier e nel 1990 ha realizzato il suo primo cortometraggio, Les héros sont immortels. Il mediometraggio Du soleil pour les gueux (2001) è un esempio del suo cinema atipico che mescola il western, il racconto picaresco e quello filosofico. Nel 2001 Ce vieux rêve qui bouge ha vinto il premio Jean Vigo ed è stato premiato alla Quinzane des réalisateurs. Nel 2003 ha diretto il lungometraggio Pas de repos pour les braves, che ha partecipato a numerosi festival come quelli di Cannes e Karlovy Vary, e nel 2005 Voici venu le temps, che tra gli altri festival ha vinto anche quello di Torino, dove nel 2009 è stato presentato anche il successivo Le roi de l’évasion. Nel 2013 con Lo sconosciuto del lago ha vinto il premio per la regia al Certain regard di Cannes, mentre con Rester vertical (2016) ha partecipato per la prima volta al concorso di Cannes. Viens Je t’emmene è stato presentato nella sezione Panorama della Berlinale.
FILMOGRAFIA
Les héros sont immortels (cm, 1990), Tout droit jusqu’au matin (cm, 1994), La force des choses (cm, 1997), Du soleil pour les gueux (mm, 2000), Ce vieux rêve qui bouge (mm, 2001), Pas de repos pour les braves (2003), Voici venu le temps (2005), Le roi de l’évasion (2009), L’inconnu du lac (Lo sconosciuto del lago, 2013), Rester vertical (2016), Viens Je t’emmene (2022).
Cast
& Credits
Alain Guiraudie
sceneggiatura/screenplay
Alain Guiraudie, Laurent Lunetta, Frédérique Moreau
fotografia/cinematography
Sabine Lancelin
montaggio/film editing
Benedicte Brunet, Yann Dedet
scenografia/production design
Didier Pons
costumi/costume design
Roy Genty
musica/music
Xavier Boussiron
suono/sound
Xavier Griette
interpreti e personaggi/cast and characters
Ludovic Berthillot (Armand Lacourtade), Hafzia Herzi (Curly), Pierre Laur (Robert Rapaille), Luc Palun (Durandot), Pascal Aubert (Paul), François Clavier (il commissario/Police Commissioner), Bruno Valayer (Jean-Jacques), Jean Toscan (Jean)
produttore/producer
Sylvie Pialat
produzione/production
Les Films du Worso
coproduttore/coproducer
Gladys Glover
vendita all’estero/world sales
Les Films du Losange