Nazione: Brasile
Anno: 1966
Durata: 10'


In un Brasile che, pur attraverso convulsioni, tentennamenti e profonde contraddizioni, sembrava avviarsi all'inizio degli anni '60 verso una soluzione per lo meno democratica dei suoi gravissimi problemi, ha improvvisamente luogo il golpe militare di stampo fascista del 1964. È un golpe (dagli autori risibilmente chiamato "rivoluzione") che si svolge - salvo debite eccezioni - in maniera praticamente incruenta. Niente a che vedere, per esempio, col golpe cileno del 1973, drastico e programmaticamente sanguinario sin dalle prime ore. I vecchi arnesi della reazione ed i militari filoamericani che, con l'appoggio della CIA, cospiravano da anni, finalmente si sono trovati, senza quasi aspettarselo, alla testa del paese, con l'assenso di vasti strati della media borghesia, stanca del caos e dell'inflazione, e spaventata dal solito spauracchio comunista. Per questo, nella prima fase, dal '64 al '68, la dittatura è ancora incerta, indecisa, superficiale, e non vi sono di fatto (come se ne vanagloria il suo primo presidente) prigionieri politici; né c'è tantomeno la tortura - salvo gli abituali e sporadici casi che sono la caratteristica della normale pratica poliziesca. Alla fine del '68 c'è il giro di vite, sancito dal cosiddetto Atto Istituzionale n. 5 (o AI 5), che priva d'ogni diritto il cittadino, e d` inizio alla fase atroce delle torture sistematiche, degli assassini in serie, del terrore come metodo di governo.

"Questo mio film è stato fatto (e normalmente proiettato nel cinema dei circuiti commerciali) nel 1966, proprio durante quella fase della dittatura ancora liberaleggiante - e poteva nascere solo in quel periodo, perché sarebbe stato impensabile prima del golpe, ed irrealizzabile dopo che la violenza era divenuta istituzione." (Mario Fiorani

Biografia

regista

Mario Fiorani

Cast

& Credits

Regia e sceneggiatura: Mario Fiorani.
Fotografia: Mário Carneiro.
Musica: Esther Scliar.
Interpreti: Luis Linhares, Glauce Rocha, Italo Rossi, Eduvaldo Vianna Filho.
Produzione: Mario Fiorani.
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