Nazione: Portogallo
Anno: 1971
Durata: 20'


"Pousada das chagas fu una proposta caduta dal cielo. La Fondazione Gulbenkian aveva creato un museo di Arte Sacra a Obidos, e voleva fare un documentario su questo museo. Eravamo nel 1970, e dopo Mudar de vida nel '66, avevo smesso di credere nel cinema 'narrativo' classico. Seixas Santos aveva fatto una critica devastante contro Mudar. Lui era un radicalissimo padre severo, leninista, e io credevo in lui, come tutta la gente della mia generazione. Ne ero rimasto molto scosso. Risultato inatteso: mi volsi verso le avanguardie. A ilha dos amores mi stava facendo disperare, era un parto interminabile e bisognava sudare sangue per ogni minima cosa. Avevo la testa fasciata di teatro giapponese: Nô, Kabuki, ecc. Leggevo i Cantos di Pound (un poema multilinguistico) e ascoltavo Stockhausen e i suoi collage. L'incarico era urgente, non c'era tempo per pensare. Mi riempii le tasche di foglietti: citazioni di Rimbaud, Légende Dorée, Camões, Lao Tze, ecc. e andai a Obidos a filmare insieme ad alcuni giovani ventenni, Luís Miguel Cintra e Jorge Silva Melo, persone dal talento quasi insolente. Facevano di tutto, e lo facevano bene e in fretta... Ne venne fuori un 'dramma sacro' modernista, un collage di voci, testi, oggetti, spazi, corpi, pulsazioni. Corpi che ardono, che soffrono, irraggiando energia: un'ossessione che mi perseguita, scene di Ko Haru in A ilha dos amores, isteria di Antónia in O desejado. A partire da Pousada il collage comincia a dominare il mio lavoro. Collage, piano-sequenza. Rifiuto della psicologia, dell'inquadratura soggettiva, del controcampo, del primo piano. Ricorso alla scena teatrale, alla frontalit`, allo specchio. La forma di A ilha dos amores viene da Pousada. Per quel che ne so, Pousada è anteriore a Syberberg, a Schroeter, a Carmelo Bene." (Paulo Rocha, scheda della Cinemateca Portuguesa, 1988)

Cast

& Credits

Regia e soggetto: Paulo Rocha.
Testi letterari: Flos Sanctorum, Camões, Fernando Pessoa, Federico Garcia Lorca, Rimbaud, Mário Cesariny de Vasconcelos, Lao Tzu, Tao Chien, Mumon.
Fotografia: Acácio de Almeida.
Scenografia e costumi: Jorge Silva Melo, Luís Miguel Cintra.
Montaggio: Paulo Rocha, Noémia Delgado.
Musica: Jorge Peixinho.
Assistente alla regia: Jorge Silva Melo.
Produzione: Fondazione Calouste Gulbenkian.
Interpreti: Luís Miguel Cintra, Clara Joana.
Prima proiezione pubblica: Fondazione Gulbenkian, Lisbona, 25 febbraio 1971.
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