Nazione: Iran
Anno: 1989
Durata: 70'


Dopo un temporaneo ricovero seguito agli effetti dell'esplosione di una granata, il giovane combattente Haji lascia l'ospedale e, al fine di ottenere un perfetto recupero, i medici gli consigliano di sposarsi. Tuttavia il padre della sua fidanzata, che è un uomo d'affari, vorrebbe dare la figlia in sposa ad un individuo ricco. Mentre si trova alle prese con i problemi matrimoniali, Haji acquista una nuova consapevolezza intorno alle questioni sociali. Nel corso del matrimonio la sua malattia ritorna a farsi sentire e viene nuovamente ricoverato in ospedale. Ripensando agli eventi più recenti, egli giunge alla conclusione che il fronte di battaglia è l'unico posto che fa per lui lascia il letto completamente ristabilito.

"Il matrimonio dei benedetti è stato girato molto prima di Close Up. Il soggetto di Kiarostami è vicino ai miei film e i problemi che egli affronta sono quelli che io sviluppo nella mia opera. Un terzo del Matrimonio dei benedetti è stato girato come un documentario e molte scene sono delle ricostruzioni di ciò che io ho vissuto personalmente. Molta gente mi ha detto che Salaam cinema assomiglia al film di Kiarostami. Infatti avevo gi` sperimentato quel genere di procedimento nel Matrimonio dei benedetti. Dunque non ho assolutamente cercato di copiare." (Mohsen Makhmalbaf)

Biografia

regista

Mohsen Makhmalbaf

Nato nel 1957 in un quartiere povero di Teheran, tra gli otto e i diciassette anni Mohsen Makhmalbaf ha svolto più di una dozzina di lavori occasionali per provvedere al proprio mantenimento e a quello di sua madre. All'età di quindici anni entra a far parte di un gruppo di guerriglia che egli stesso organizza. A diciassette anni viene ferito e arrestato in seguito al tentativo di disarmare un poliziotto e trascorre quattro anni e mezzo in carcere. Rilasciato durante la rivoluzione del 1979, ha cessato ogni attività politica per dedicarsi alla letteratura e al cinema. Le sue opere pubblicate includono una ventina di volumi di novelle, testi teatrali, sceneggiature e scritti sull'arte, diversi dei quali sono stati tradotti in turco, arabo, urdu, curdo e inglese. Con numerose sceneggiature oltre a quelle che ha realizzato personalmente, due documentari e venti film da lui montati, Makhmalbaf è il più prolifico cineasta iraniano degli ultimi due decenni.
I suoi quattordici film sono stati per una ragione o per l'altra, nel corso degli anni, puntualmente al centro di polemiche e discussioni nel suo paese e all'estero. L'ambulante, Il ciclista, Il matrimonio dei benedetti, Tempo d'amare, C'era una volta il cinema, L'attore e Salaam Cinema sono stati presentati in centosettanta festival internazionali e proiettati in quaranta paesi, per un totale di ventidue premi vinti. I riconoscimenti includono il primo premio al Festival Internazionale di Rimini (Italia, 1989) e il premio Est-Ovest al Festival Internazionale delle Hawaii (Usa, 1991) per Il ciclista; il premio Cariddi d'Oro per il miglior film al Festival Internazionale di Taormina (Italia, 1992), il premio speciale della giuria e il Premio Fipresci al Festival Internazionale di Karlovy Vary (Cecoslovacchia, 1992), il premio speciale della giuria al Festival Internazionale di Istanbul (Turchia, 1992) per C'era una volta il cinema; il premio della critica al Festival Internazionale di San Paolo (Brasile, 1995) per l'insieme della sua opera.

FILMOGRAFIA

Film di finzione/Fiction Films
Tobe-ye Nasuh (Nasooh's Repentance/Pentimento definitivo, 1982).
Do cheshm-e bi su (Two Sightless Eyes/Due occhi senza luce, 1983).
Estèaze (Seeking Refuge in God/Rifugiarsi in Dio, 1984).
Baycot (Boycott/Il boicottaggio, 1985).
Dastforush (The Peddler/L'ambulante, 1986).
Baysilkeran (The Cyclist/Il ciclista, 1987).
'Arusi-ye khuban (The Marriage of the Blessed/Il matrimonio dei benedetti, 1988).
Nobat-e asheqi (Time of Love/Tempo d'amare, 1990).
Shabhay-e Zayandeh Rud (Nights on the Zayandeh Rud/Notti sullo Zayandeh Rud, 1990).
Ruzi ruzegari cineina/Nasseroddin Shah, hactore cinema (Once Upon a Time, Cinema/C'era una volta il cinema, 1991).
Honar Pishé (The Actor/ L'attore, 1992).
Salaam Cinema (Salam Cinema, 1994).
Gabbeh (idem, 1995).
Nun va goldun (A Moment of Innocence/Un istante di innocenza,1996).

Documentari/Documentare
Gozideh tasvir dar doran-c Qajar (A Selection of Images from Qajar Era/Una selezione di immagini del periodo Qajar, 1992).
Sang-o shisheh (The Stone and the Glass/La pietra e il vetro, 1993).

Cast

& Credits

Regia, sceneggiatura, scenografia e montaggio: Mohsen Makhmalbaf.
Fotografia: Ali Reza Zarrindast.
Musica: Babak Bayat.
Effetti speciali: Reza Sharafoddin.
Trucco: Abdollah Eskandari.
Interpreti e personaggi: Mahmud Bigham (Haji), Roya Nonahali (Mehri), Mohsen Zehtab (Sha'ban Khan), Ebrahim Abadi (zio Ramezoon), Hossein Moslemi (Mamali).
Produzione: Istituto per gli affari cinematografici della fondazione Mostaz'afan.
Vendita all'estero: Farabi Cinema Foundation, 55 Sie-Tir Avenue, 11358 Tehran, Iran, tel. +98-21- 671010, fax +98-21-678155.
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