La moglie di Nassim è ricoverata in ospedale e necessita di un intervento chirurgico dai costi molto elevati. A seguito di una proposta fattagli da un organizzatore di spettacoli di strada, Nassim accetta di pedalare su una bicicletta per un'intera settimana, giorno e notte, in una piazza, con lo scopo di attirare molta gente. I grandi bookmaker della citt`, che hanno scommesso sulla vittoria o sulla sconfitta di Nassim, seguono lo svolgimento della gara al termine della quale egli potrebbe ottenere i soldi necessari per curare la moglie. Quando la prova giunge al termine e l'organizzatore si allontana insieme a una zingara che legge il futuro, Nassim, circondato da cronisti stranieri, sta continuando a pedalare, assistito dal piccolo figlio.
"Il ciclista è basato su un evento di cui sono stato testimone all'et` di dieci anni. Si era sparsa la voce che un rifugiato pakistano aveva deciso di raccogliere del denaro per le vittime dell'alluvione che aveva colpito il Pakistan pedalando senza fermarsi per dieci giorni. Mi recai a vedere lo spettacolo allo stadio del baseball. C'erano pochi spettatori, ma attorno al campo cominciò ad aver luogo una piccola fiera. L'uomo al settimo giorno collassò e la gente iniziò a fare una colletta." (Mohsen Makhmalbaf)
Biografia
regista
Mohsen Makhmalbaf
Nato nel 1957 in un quartiere povero di Teheran, tra gli otto e i diciassette anni Mohsen Makhmalbaf ha svolto più di una dozzina di lavori occasionali per provvedere al proprio mantenimento e a quello di sua madre. All'età di quindici anni entra a far parte di un gruppo di guerriglia che egli stesso organizza. A diciassette anni viene ferito e arrestato in seguito al tentativo di disarmare un poliziotto e trascorre quattro anni e mezzo in carcere. Rilasciato durante la rivoluzione del 1979, ha cessato ogni attività politica per dedicarsi alla letteratura e al cinema. Le sue opere pubblicate includono una ventina di volumi di novelle, testi teatrali, sceneggiature e scritti sull'arte, diversi dei quali sono stati tradotti in turco, arabo, urdu, curdo e inglese. Con numerose sceneggiature oltre a quelle che ha realizzato personalmente, due documentari e venti film da lui montati, Makhmalbaf è il più prolifico cineasta iraniano degli ultimi due decenni.
I suoi quattordici film sono stati per una ragione o per l'altra, nel corso degli anni, puntualmente al centro di polemiche e discussioni nel suo paese e all'estero. L'ambulante, Il ciclista, Il matrimonio dei benedetti, Tempo d'amare, C'era una volta il cinema, L'attore e Salaam Cinema sono stati presentati in centosettanta festival internazionali e proiettati in quaranta paesi, per un totale di ventidue premi vinti. I riconoscimenti includono il primo premio al Festival Internazionale di Rimini (Italia, 1989) e il premio Est-Ovest al Festival Internazionale delle Hawaii (Usa, 1991) per Il ciclista; il premio Cariddi d'Oro per il miglior film al Festival Internazionale di Taormina (Italia, 1992), il premio speciale della giuria e il Premio Fipresci al Festival Internazionale di Karlovy Vary (Cecoslovacchia, 1992), il premio speciale della giuria al Festival Internazionale di Istanbul (Turchia, 1992) per C'era una volta il cinema; il premio della critica al Festival Internazionale di San Paolo (Brasile, 1995) per l'insieme della sua opera.
FILMOGRAFIA
Film di finzione/Fiction Films
Tobe-ye Nasuh (Nasooh's Repentance/Pentimento definitivo, 1982).
Do cheshm-e bi su (Two Sightless Eyes/Due occhi senza luce, 1983).
Estèaze (Seeking Refuge in God/Rifugiarsi in Dio, 1984).
Baycot (Boycott/Il boicottaggio, 1985).
Dastforush (The Peddler/L'ambulante, 1986).
Baysilkeran (The Cyclist/Il ciclista, 1987).
'Arusi-ye khuban (The Marriage of the Blessed/Il matrimonio dei benedetti, 1988).
Nobat-e asheqi (Time of Love/Tempo d'amare, 1990).
Shabhay-e Zayandeh Rud (Nights on the Zayandeh Rud/Notti sullo Zayandeh Rud, 1990).
Ruzi ruzegari cineina/Nasseroddin Shah, hactore cinema (Once Upon a Time, Cinema/C'era una volta il cinema, 1991).
Honar Pishé (The Actor/ L'attore, 1992).
Salaam Cinema (Salam Cinema, 1994).
Gabbeh (idem, 1995).
Nun va goldun (A Moment of Innocence/Un istante di innocenza,1996).
Documentari/Documentare
Gozideh tasvir dar doran-c Qajar (A Selection of Images from Qajar Era/Una selezione di immagini del periodo Qajar, 1992).
Sang-o shisheh (The Stone and the Glass/La pietra e il vetro, 1993).
Cast
& Credits
Fotografia: Ali Reza Zarrindast.
Musica: Majid Entezami.
Interpreti e personaggi: Moharram Zeynalzadeh (Nasim), Esma'il Soltanian (showman), Mohamad Reza Maleki (Jomeh), Mahshid Afsharzadeh (zingara), Firooz Kiyani (il motociclista).
Produzione: Istituto per gli affari cinematografici della fondazione Mostazafan.
Vendita all'estero: Farabi Cinema Foundation, 55 Sie-Tir Avenue, 11358 Tehran, Iran, tel. +98-21-671010, ax +98-21-678155.