Nazione: Iran
Anno: 1987
Durata: 95'


I episodio: Il bambino felice. Una coppia di coniugi senza un soldo, che vive in una bidonville a sud di Tehran, d` alla luce il quarto figlio. Nella clinica ostetrica la donna viene informata del fatto che qualora il neonato non venisse ben nutrito sicuramente diventer` invalido. Poiché anche i tre figli precedenti della coppia sono infermi, i genitori decidono di affidare il bambino a qualcuno che possa nutrirlo e curarlo meglio di loro.
II episodio: Nascita di una vecchia. Un giovane ritardato mentale assiste l'anziana madre, muta e paralitica. Investito da un'automobile, viene trasportato in ospedale. Tornato a casa per riprendere ad accudirla, non si accorge che questa, nel corso della sua assenza, è morta.
III episodio: L'ambulante. Un gruppo di contrabbandieri criminali, che forniscono la merce anche ai venditori di strada, rapiscono un giovane ambulante durante il suo lavoro, perché ha assistito all'uccisione del suo amico 'Abbas. L'ambulante, che nella sua mente ha provato ad immaginare una serie di piani di fuga (tutti miseramente falliti), tenta di scappare, ma non vi riesce e viene ucciso.

"Il tema centrale di L'ambulante, è l'essere umano. Il primo racconto si occupa della sua nascita, esamina il suo inserimento nel mondo. Il secondo si occupa della sua vita, il terzo della sua morte e dell'abbandono di questo mondo. Le varie persone di questi tre racconti ne rappresentano in realt` una sola. Avevo gi` usato tale procedimento nel film Rifugiarsi in Dio, in cui i cinque personaggi che in cinque sogni diversi si confrontano con il diavolo, in sostanza rappresentano una persona sola." (Mohsen Makhmalbaf)

Biografia

regista

Mohsen Makhmalbaf

Nato nel 1957 in un quartiere povero di Teheran, tra gli otto e i diciassette anni Mohsen Makhmalbaf ha svolto più di una dozzina di lavori occasionali per provvedere al proprio mantenimento e a quello di sua madre. All'età di quindici anni entra a far parte di un gruppo di guerriglia che egli stesso organizza. A diciassette anni viene ferito e arrestato in seguito al tentativo di disarmare un poliziotto e trascorre quattro anni e mezzo in carcere. Rilasciato durante la rivoluzione del 1979, ha cessato ogni attività politica per dedicarsi alla letteratura e al cinema. Le sue opere pubblicate includono una ventina di volumi di novelle, testi teatrali, sceneggiature e scritti sull'arte, diversi dei quali sono stati tradotti in turco, arabo, urdu, curdo e inglese. Con numerose sceneggiature oltre a quelle che ha realizzato personalmente, due documentari e venti film da lui montati, Makhmalbaf è il più prolifico cineasta iraniano degli ultimi due decenni.
I suoi quattordici film sono stati per una ragione o per l'altra, nel corso degli anni, puntualmente al centro di polemiche e discussioni nel suo paese e all'estero. L'ambulante, Il ciclista, Il matrimonio dei benedetti, Tempo d'amare, C'era una volta il cinema, L'attore e Salaam Cinema sono stati presentati in centosettanta festival internazionali e proiettati in quaranta paesi, per un totale di ventidue premi vinti. I riconoscimenti includono il primo premio al Festival Internazionale di Rimini (Italia, 1989) e il premio Est-Ovest al Festival Internazionale delle Hawaii (Usa, 1991) per Il ciclista; il premio Cariddi d'Oro per il miglior film al Festival Internazionale di Taormina (Italia, 1992), il premio speciale della giuria e il Premio Fipresci al Festival Internazionale di Karlovy Vary (Cecoslovacchia, 1992), il premio speciale della giuria al Festival Internazionale di Istanbul (Turchia, 1992) per C'era una volta il cinema; il premio della critica al Festival Internazionale di San Paolo (Brasile, 1995) per l'insieme della sua opera.

FILMOGRAFIA

Film di finzione/Fiction Films
Tobe-ye Nasuh (Nasooh's Repentance/Pentimento definitivo, 1982).
Do cheshm-e bi su (Two Sightless Eyes/Due occhi senza luce, 1983).
Estèaze (Seeking Refuge in God/Rifugiarsi in Dio, 1984).
Baycot (Boycott/Il boicottaggio, 1985).
Dastforush (The Peddler/L'ambulante, 1986).
Baysilkeran (The Cyclist/Il ciclista, 1987).
'Arusi-ye khuban (The Marriage of the Blessed/Il matrimonio dei benedetti, 1988).
Nobat-e asheqi (Time of Love/Tempo d'amare, 1990).
Shabhay-e Zayandeh Rud (Nights on the Zayandeh Rud/Notti sullo Zayandeh Rud, 1990).
Ruzi ruzegari cineina/Nasseroddin Shah, hactore cinema (Once Upon a Time, Cinema/C'era una volta il cinema, 1991).
Honar Pishé (The Actor/ L'attore, 1992).
Salaam Cinema (Salam Cinema, 1994).
Gabbeh (idem, 1995).
Nun va goldun (A Moment of Innocence/Un istante di innocenza,1996).

Documentari/Documentare
Gozideh tasvir dar doran-c Qajar (A Selection of Images from Qajar Era/Una selezione di immagini del periodo Qajar, 1992).
Sang-o shisheh (The Stone and the Glass/La pietra e il vetro, 1993).

Cast

& Credits

Regia, sceneggiatura e montaggio: Mohsen Makhmalbaf.
Fotografia: Homayon Payvar (I ep.), Mehrdad Fakhimi (II ep.), Ali Reza Zarrindast (III ep.).
Trucco: Fateme Ardakani (I ep.); Abdollah Eskandari, Malid Eskandari, Ardeshir Iraneiad (II ep.); Abdolhamid Qadirian (III ep.).
Musica: Majid Entezami.
Suono: Mohsen Roshan.
Interpreti e personaggi: I ep.: Zohreh Sarmadi (Hanieh), Esma'il Soltanian (il marito); II ep.: Morteza Zarrabi (il figlio), Mahmud Bassiri (la madre); III ep.: Behzad Behzadpur (l'ambulante), Jafar Deqan (il gangster).
Produzione: Circolo artistico per l'organizzazione della propaganda islamica.
Vendita all'estero: Farabi Cinema Foundation, 55 Sie-Tir Avenue, 11358 Tehran, Iran, tel. +98-21-671010, fax +98-21-678155.
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