Nazione: Austria
Anno: 1964
Durata: 109'


Primavera del 1945. Joska, un liceale scampato alla deportazione in Germania, viene fatto prigioniero dai russi e mandato ad accudire le vacche sotto la sorveglianza di Kolja, un suo coetaneo dell'Armata Rossa. In un maldestro tentativo di fuga Joska rischia di saltare per aria in un campo minato dai tedeschi, ma Kolja interviene a salvarlo, indicandogli la via d'uscita. I due fraternizzano. Ma all'improvviso a Kolja si riapre una vecchia ferita al ventre, e quando Joska torna con un medico il giovane è gi` morto. Joska indossa allora la divisa dell'amico e, nonostante venga buttato giù dal treno quando si scopre che è ungherese, riprende la strada verso casa inalberando orgogliosamente il cappello con la stella a cinque punte.

"Non ho ancora visto nel cinema ungherese una soluzione così espressiva come quella scena della ragazza che si bagna. il modo in cui quel due ragazzi, uno ungherese l'altro russo, braccano nella stessa maniera quella ragazza; hanno tutti e due diciotto anni e ribolle in loro la voglia di vivere. Non si tratta qui di alcun tipo di carattere 'nazionale', tutti e due vorrebbero abbracciare ancora un po' la ragazza. Ma la paura di quell'aereo che appare continuamente li costringe a giacere. Con un po' di erotismo divertente, umano se si vuole pulito ed umano. Questo è il fine dell'arte: dare la sostanza, pur manifestandosi nel contingente dell'uomo. Così diviene tipica di una persona, e veramente storica se si riferisce a qualche periodo storico. Miklos Jancso, con questo film, senza allontanarsi minimamente dalla verit` della storia, ha creato con intuizione chiara e sincera il miglior film finora fatto sulla liberazione." (Jozsef Lengyel, "Filmvilag", 1/1965)

Biografia

regista

Miklos Jancso

Cast

& Credits

Regia: Miklos Jancso.
Sceneggiatura: Gyula Hernadi.
Fotografia: Tamas Somlo.
Montaggio: Zoltan Farkas.
Musica: Zoltan Jeney (e Béla Bartok).
Interpreti e personaggi: Andras Kozak (Joska), Sergey Nikonenko (Kolja), Janos Gorbe, Tibor Molnar, Jurij Bodovskij, Joszef Madaras.
Produzione: MaFilm (Studio 4), Budapest
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