KERESZTELO

Menyhért, uno scultore che ha fatto carriera, e la sua graziosa e giovane moglie arrivano a bordo della loro bella macchina in un piccolo villaggio. Sono venuti ad assistere al battesimo del primo figlio del fratello cadetto di Menyhért. Sono presenti anche gli altri membri della famiglia, la sorella minore Jolan e il marito Andras, preside del liceo locale. In occasione di questo incontro, essi rievocano i ricordi dell'infanzia e della gioventù: la guerra e la miseria, la clandestinit`, poi gli inizi delle loro carriere, che li hanno condotti su strade diverse, l'entusiasmo suscitato dall'alba di un'era nuova, l'arresto di Andras, la vilt` di Menyhért, il successo duramente conquistato e il talento dilapidato, i ricordi di un matrimonio felice ma lo è veramente? , avvenimenti rievocati in un'atmosfera di crescente tensione. Non è il contrasto di interessi a mettere l'uno contro l'altro i due uomini, ma la loro differente visione del mondo. Nel corso di una rissa provocata dall'ubriachezza, esplodono l'antagonismo e una passione che da tempo fermentava in loro. Dopo essersi picchiati selvaggiamente, i due uomini si riassettano i vestiti. A suo figlio che gli chiede cosa sia successo, Andras risponde: "Niente. Era solo un gioco".

"Keresztelo parla di autoanalisi, della fedelt` a se stessi, alle proprie idee e ai propri ideali. Istvan Gaal, sceneggiatoreregista di talento del film, nelle migliori parti della sua opera è rimasto fedele a se stesso. Ha conservato il suo sincero interesse sociale e morale, il suo modo speciale di esprimersi, nonché anche in questo caso ritroviamo qualcosa della rappresentazione intima della campagna ungherese". (Vera Vajk,"Népszava", 11/4/1968)

Regia e sceneggiatura: Istvan Gaal.
Fotografia: Miklos Herczenik.
Musica: Andras Szfflffisy.
Interpreti e personaggi: Zoltan Latinovits (Menyhért), Janos Koltai (Andras), Maria Majczen (Jolan), Eva Ruttkay (Dora), Zsuzsa Balogh (Ida), Jozsef Bihari (il maestro).
Produzione: MaFilm (Studio 4), Budapest.