14° FESTIVAL INTERNAZIONALE CINEMA GIOVANI
Omaggio a Jerzy Skolimowski

KING, QUEEN, KNAVE

KING, QUEEN, KNAVE
di Jerzy Skolimowski
Nazione: RFT, USA
Anno: 1972
Durata: 92'


"C'erano delle buone cose nel materiale girato, che si sarebbero potute mettere insieme abilmente conservando l'ironia, l'amarezza, la crudelt` di Nabokov. Ma sarebbe stato necessario un lavoro intellettuale in sala di montaggio, e questo era impossibile con un montatore che telefonava a Los Angeles diverse volte al giorno per raccontare ai suoi principali quello che io volevo fare. Dopo due o tre settimane di litigi ho abbandonato tutto." (Jerzy Skolimowski, "Positif", gennaio 1979)

"In Nabokov, nella sua ironia, c'è qualcosa di intraducibile. Non si riesce a tradurla completamente sullo schermo. Non amo questo film. Durante la realizzazione ho avuto dei problemi con gli attori. Lavorare con Cina Lollobrigida era molto duro. La sceneggiatura faceva acqua anche se scritta da due specialisti di Hollywod, David Seltzer, e David Shaw, fratello del famoso Irving. Sembrava che dalla penna di un duetto di quel calibro dovesse uscire un testo migliore. In Nabokov il tentativo di guardare il mondo di sbieco sfocia o nel grottesco o nel tragico... Invece in quella sceneggiatura non risultava né ridicolo né tragico. King, Queen, Knave fu un fallimento artistico dal quale stentai a lungo a riprendermi." (Jerzy Skolimowski, "Film na swiecie", 1990)

"In questa storia di un adolescente da parte della zia quarantenne Skolimowski prende le distanze dal cliché della sceneggiatura. Le convenzioni sono rivelate abbastanza perché Skolimowski ci faccia capire dove si trova la sua ironia. Ma c'è da rimpiangere che, come in The Adventures of Gerard, non sia andato più lontano in questo gioco formale e non ne abbia tratto un lavoro più produttivo. La gravit` di David Niven dopo l'incidente di cui è stato testimone, non è che un ricordo dell'angoscia che ci prendeva alla morte di Jane Asher in Deep End." (Hubert Niogret, "Positif", luglioagosto 1972)

Biografia

regista

Jerzy Skolimowski

(Lodz, Polonia, 1938), regista, sceneggiatore, produttore e attore, dopo studi irregolari ed esperienze come pugile e poeta, si avvicina al cinema grazie ad Andrzej Wajda, che lo spinge a iscriversi alla Scuola di cinema di Lodz. Scrive con Polanski la sceneggiatura di Il coltello nell'acqua (1962) ed esordisce nella regia con Rysopis - Segni particolari nessuno (1964), che con il successivo Walkower (1965) lo rivelano come una delle più grandi personalità della Nouvelle Vague internazionale degli anni '60. Nel 1967 con Il vergine vince l'Orso d'oro a Berlino, ma nello stesso anno si vede proibire dalla censura un altro film, Mani in alto (che uscirà solamente nel 1981) spingendolo a non realizzare più film nel suo Paese. Ricca di avventure produttive rischiose e grandi capolavori, la carriera internazionale di Skolimowski si svolge attraverso diversi paesi (Cecoslovacchia, Italia, Germania, Inghilterra, Stati Uniti): dopo l'insuccesso di Un ospite gradito per mia moglie trascorre tra l’Inghilterra e la Polonia un lungo periodo di inattività, a cui segue il grande successo dei film inglesi L'australiano (1978) e Moonlighting - Cittadini di nessuno (1982). Nel 1985 dirige il suo primo film interamente americano, Lightship - La nave faro, e si trasferisce negli Stati Uniti. Di ritorno nel suo paese, gira nel 1991 il primo film polacco dopo Mani in alto, Thirty Door Key/Ferdydurke, e prosegue poi negli anni a lavorare nel cinema, scrivendo e producendo il film dei due figli Józef e Michal The Hollow Men (1993). Dopo una lunga assenza dal cinema è tornato a dirigere un film nel 2008 con Quattro notti con Anna, presentato alla Quinzaine des réalisateurs di Cannes, a cui sono seguiti Essential Killing (2010), Premio speciale della giuria a Venezia, 11 minuti (2015) e EO (2022), premio della giuria a Cannes.

FILMOGRAFIA

Rysopis (Rysopis - Segni particolari nessuno, 1964), Walkover (1965), Bariera (Barriera, 1966), Le Départ (Il vergine, 1967), The Adventures of Gerard (Le avventure di Gerard, 1970), Deep End (La ragazza del bagno pubblico, 1970), König, Dame, Bube (Un ospite gradito... per mia moglie, 1972), The Shout (L'australiano, 1978), Ręce do gory (Mani in alto, 1981), Moonlighting (Moonlighting - Cittadini di nessuno, 1982), Success Is the Best Revenge (Il successo ad ogni costo, 1984), The Lightship (Lightship - La nave faro, 1985), Torrents of Spring (Acque di primavera, 1989), Thirty Door Key/Ferdydurke (1991), Cztery noce z Anną (Quattro notti con Anna, 2008), Essential Killing (id. 2010), 11 minut (11 Minutes, 2015), EO (2022).

Cast

& Credits

Regia: Jerzy Skolimowski.
Sceneggiatura: David Shaw, David Seltzer dal romanzo Korol, Dama, Valet di Vladimir Nabokov.
Fotografia: Charly Steinberger (Eastmancolor).
Scenografia: Rolf Zehetbauer.
Costumi: Ina Stein.
Montaggio: Melvin Shapiro.
Musica: Stanley Myers, Francis Monkman.
Suono: Karsten Ullrich, Hans Joachim Richter.
Interpreti e personaggi: Gina Lollobrigida (Martha Dreyer), David Niven (Charles Dreyer), John Moulder Brown (Frank Dreyer), Mario Adorf (prof. Ritter), CarlFoxDuering (Entricht).
Produttore: Lutz Hengst.
Produttore associato: Gustave Brugger.
Produttori esecutivi: David L. Wolper, Horst Jaedicke.
Produzione: MaranFilm (Monaco) Wolper Pictures (Los Angeles).
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