Nazione: Iran
Anno: 1990
Durata: 75'


Prima versione: l'uomo bruno è il marito di Gazale.
Mentre sta registrando il canto degli uccelli in un cimitero, un anziano individuo ascolta per caso la conversazione tra un biondo lustrascarpe e la sua amante. Riferisce ogni cosa al marito, un uomo bruno, che uccide il rivale e si consegna alla polizia: in tribunale viene condannato a morte e chiede di essere gettato in mare. Intanto Gazale si toglie la vita nel luogo in cui aveva conosciuto il suo amante.
Seconda versione: l'uomo biondo è il marito di Gazale.
Questa volta la giovane donna è l'amante dell'uomo bruno, un autista di taxi; informato delle sue disgrazie amorose dall'anziano individuo, l'uomo biondo uccide il rivale e, condannato a morte, sceglie di venire impiccato all'albero ai piedi del quale aveva fatto la corte a Gazale.
Terza versione: ritorno alla situazione di partenza.
I due uomini rinunciano a disputarsi Gazale. Il bruno permette al biondo di sposarla. Dopo la cerimonia, il taxista offre la sua auto come regalo dì nozze. Poi lascia soli gli sposi, ma la donna non è felice. Desidera ardentemente l'uomo bruno. Il suo nuovo marito, sacrificando se stesso per amore di lei, va alla ricerca dell'altro e sulla via incontra l'anziano individuo che gli rivela il proprio amore per Gazale...

"Tempo d'amare non poteva essere realizzato in Iran a causa della censura. Per questo motivo venne girato a Istanbul nel 1989 e interpretato da attori turchi che recitano in turco." (Mohsen Makhmalbaf)

Biografia

regista

Mohsen Makhmalbaf

Nato nel 1957 in un quartiere povero di Teheran, tra gli otto e i diciassette anni Mohsen Makhmalbaf ha svolto più di una dozzina di lavori occasionali per provvedere al proprio mantenimento e a quello di sua madre. All'età di quindici anni entra a far parte di un gruppo di guerriglia che egli stesso organizza. A diciassette anni viene ferito e arrestato in seguito al tentativo di disarmare un poliziotto e trascorre quattro anni e mezzo in carcere. Rilasciato durante la rivoluzione del 1979, ha cessato ogni attività politica per dedicarsi alla letteratura e al cinema. Le sue opere pubblicate includono una ventina di volumi di novelle, testi teatrali, sceneggiature e scritti sull'arte, diversi dei quali sono stati tradotti in turco, arabo, urdu, curdo e inglese. Con numerose sceneggiature oltre a quelle che ha realizzato personalmente, due documentari e venti film da lui montati, Makhmalbaf è il più prolifico cineasta iraniano degli ultimi due decenni.
I suoi quattordici film sono stati per una ragione o per l'altra, nel corso degli anni, puntualmente al centro di polemiche e discussioni nel suo paese e all'estero. L'ambulante, Il ciclista, Il matrimonio dei benedetti, Tempo d'amare, C'era una volta il cinema, L'attore e Salaam Cinema sono stati presentati in centosettanta festival internazionali e proiettati in quaranta paesi, per un totale di ventidue premi vinti. I riconoscimenti includono il primo premio al Festival Internazionale di Rimini (Italia, 1989) e il premio Est-Ovest al Festival Internazionale delle Hawaii (Usa, 1991) per Il ciclista; il premio Cariddi d'Oro per il miglior film al Festival Internazionale di Taormina (Italia, 1992), il premio speciale della giuria e il Premio Fipresci al Festival Internazionale di Karlovy Vary (Cecoslovacchia, 1992), il premio speciale della giuria al Festival Internazionale di Istanbul (Turchia, 1992) per C'era una volta il cinema; il premio della critica al Festival Internazionale di San Paolo (Brasile, 1995) per l'insieme della sua opera.

FILMOGRAFIA

Film di finzione/Fiction Films
Tobe-ye Nasuh (Nasooh's Repentance/Pentimento definitivo, 1982).
Do cheshm-e bi su (Two Sightless Eyes/Due occhi senza luce, 1983).
Estèaze (Seeking Refuge in God/Rifugiarsi in Dio, 1984).
Baycot (Boycott/Il boicottaggio, 1985).
Dastforush (The Peddler/L'ambulante, 1986).
Baysilkeran (The Cyclist/Il ciclista, 1987).
'Arusi-ye khuban (The Marriage of the Blessed/Il matrimonio dei benedetti, 1988).
Nobat-e asheqi (Time of Love/Tempo d'amare, 1990).
Shabhay-e Zayandeh Rud (Nights on the Zayandeh Rud/Notti sullo Zayandeh Rud, 1990).
Ruzi ruzegari cineina/Nasseroddin Shah, hactore cinema (Once Upon a Time, Cinema/C'era una volta il cinema, 1991).
Honar Pishé (The Actor/ L'attore, 1992).
Salaam Cinema (Salam Cinema, 1994).
Gabbeh (idem, 1995).
Nun va goldun (A Moment of Innocence/Un istante di innocenza,1996).

Documentari/Documentare
Gozideh tasvir dar doran-c Qajar (A Selection of Images from Qajar Era/Una selezione di immagini del periodo Qajar, 1992).
Sang-o shisheh (The Stone and the Glass/La pietra e il vetro, 1993).

Cast

& Credits

Regia, sceneggiatura e montaggio: Mohsen Makhmalbaf.
Fotografia: Mahmoud Kalari.
Scenografia: Mobammad Nasrollahi.
Suono: Jahaangir Mirshekari.
Interpreti e personaggi: Shiva Gerde (Gazale), Abdolrahman Yalmay (l'uomo bruno), Aken Tuni (l'uomo biondo), Menderes Samanjilar (l'uomo anziano).
Produzione: Green Film House - Gruppo di spettacolo Shahed-Societ` Darsib.
Vendita all'estero: MK2 diffusion, 55 rue Traversière, 75012 Paris, tel. +33-1-43071510, fax +33-1-43442018.
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