Nazione: Iran
Anno: 1996
Durata: 80'


Un ex-poliziotto sulla quarantina si reca a Tehran per incontrare il regista Mohsen Makhmalbaf: vuole recitare nel suo prossimo film. I due si sono gi` incontrati vent'anni addietro: a diciassette anni Mohsen era un militante oppositore del regime dello Shah e aveva lottato con il poliziotto per cercare di disarmarlo. Gli era andata male e aveva dovuto trascorrere alcuni anni in prigione. Invece di offrirgli una parte, il regista gli suggerisce di ricostruire in un film quel drammatico momento.

"Per comporre il cast di Salaam Cinema avevo pubblicato un annuncio sui principali giornali. Tra le migliaia di candidati che si erano presentati c'era anche il poliziotto che quindici anni prima avevo accoltellato. Io ormai ero deluso dalla politica e, uscito dal carcere, non avevo più bisogno della sua arma. Lui, per contro, aveva bisogno della mia: il cinema. Che non serve né a fare politica né a ferire nuovamente. È stato grazie al cinema che abbiamo cercato finalmente di capirci, per evitare di combatterci un'altra volta. Lo scopo mio e di altri cineasti del mio Paese è arrivare alla vita, all'amore tra la gente. Il resto è un mezzo, ma credo che solo con la cultura si possa perseguire questo scopo. È ciò che afferma il film: bisogna usare il fiore, non il coltello. Non si può arrivare alla democrazia con le armi." (Mohsen Makhmalbaf)

Biografia

regista

Mohsen Makhmalbaf

Nato nel 1957 in un quartiere povero di Teheran, tra gli otto e i diciassette anni Mohsen Makhmalbaf ha svolto più di una dozzina di lavori occasionali per provvedere al proprio mantenimento e a quello di sua madre. All'età di quindici anni entra a far parte di un gruppo di guerriglia che egli stesso organizza. A diciassette anni viene ferito e arrestato in seguito al tentativo di disarmare un poliziotto e trascorre quattro anni e mezzo in carcere. Rilasciato durante la rivoluzione del 1979, ha cessato ogni attività politica per dedicarsi alla letteratura e al cinema. Le sue opere pubblicate includono una ventina di volumi di novelle, testi teatrali, sceneggiature e scritti sull'arte, diversi dei quali sono stati tradotti in turco, arabo, urdu, curdo e inglese. Con numerose sceneggiature oltre a quelle che ha realizzato personalmente, due documentari e venti film da lui montati, Makhmalbaf è il più prolifico cineasta iraniano degli ultimi due decenni.
I suoi quattordici film sono stati per una ragione o per l'altra, nel corso degli anni, puntualmente al centro di polemiche e discussioni nel suo paese e all'estero. L'ambulante, Il ciclista, Il matrimonio dei benedetti, Tempo d'amare, C'era una volta il cinema, L'attore e Salaam Cinema sono stati presentati in centosettanta festival internazionali e proiettati in quaranta paesi, per un totale di ventidue premi vinti. I riconoscimenti includono il primo premio al Festival Internazionale di Rimini (Italia, 1989) e il premio Est-Ovest al Festival Internazionale delle Hawaii (Usa, 1991) per Il ciclista; il premio Cariddi d'Oro per il miglior film al Festival Internazionale di Taormina (Italia, 1992), il premio speciale della giuria e il Premio Fipresci al Festival Internazionale di Karlovy Vary (Cecoslovacchia, 1992), il premio speciale della giuria al Festival Internazionale di Istanbul (Turchia, 1992) per C'era una volta il cinema; il premio della critica al Festival Internazionale di San Paolo (Brasile, 1995) per l'insieme della sua opera.

FILMOGRAFIA

Film di finzione/Fiction Films
Tobe-ye Nasuh (Nasooh's Repentance/Pentimento definitivo, 1982).
Do cheshm-e bi su (Two Sightless Eyes/Due occhi senza luce, 1983).
Estèaze (Seeking Refuge in God/Rifugiarsi in Dio, 1984).
Baycot (Boycott/Il boicottaggio, 1985).
Dastforush (The Peddler/L'ambulante, 1986).
Baysilkeran (The Cyclist/Il ciclista, 1987).
'Arusi-ye khuban (The Marriage of the Blessed/Il matrimonio dei benedetti, 1988).
Nobat-e asheqi (Time of Love/Tempo d'amare, 1990).
Shabhay-e Zayandeh Rud (Nights on the Zayandeh Rud/Notti sullo Zayandeh Rud, 1990).
Ruzi ruzegari cineina/Nasseroddin Shah, hactore cinema (Once Upon a Time, Cinema/C'era una volta il cinema, 1991).
Honar Pishé (The Actor/ L'attore, 1992).
Salaam Cinema (Salam Cinema, 1994).
Gabbeh (idem, 1995).
Nun va goldun (A Moment of Innocence/Un istante di innocenza,1996).

Documentari/Documentare
Gozideh tasvir dar doran-c Qajar (A Selection of Images from Qajar Era/Una selezione di immagini del periodo Qajar, 1992).
Sang-o shisheh (The Stone and the Glass/La pietra e il vetro, 1993).

Cast

& Credits

Regia, sceneggiatura e montaggio: Mohsen Makhmalbaf.
Fotografia: Mahmoud Kalari.
Scenografia: Reza Alaqemand.
Musica: Majid Entezami.
Suono: Nezameddin Klayi.
Interpreti: Ali Bakhshi Jozam, Mir Hadi Tayebi, Ammar Tafti, Elham Mohammad-Amini, Moharam Zeinalzadeh, Mohsen Makhmalbaf.
Produzione: Pakhshiran Co. - Abolfazi Alagheband - MK2 Productions.
Vendita all'estero: MK2 diffusion, 55 rue Traversière, 75012 Paris, tel. +33-1-43071510, fax +33-1-43442018.
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