Nazione: Kazakhistan
Anno: 1967
Durata: 72'


"Rece do gory è decisamente il mio film migliore. Lo dicono tutti quelli che lo hanno visto. Sono stato libero di farlo esattamente come volevo. Nessuno ha visto i giornalieri e nessuno ha cercato di condizionarmi. Per questo sono rimasto stupito quando è stato bloccato dalla censura, sebbene continui a nutrire la speranza che un giorno venga distribuito in versione integrale. E una provocazione sui problemi politici e sociali della Polonia: un film nero, non molto esplicito, con molte allusioni. La storia è realistica e non realistica al tempo stesso, ma difficile da raccontare. È una specie di viaggio nell'immaginazione. Se dovessi rappresentare Rece do gory con un grafico, il tracciato mostrerebbe violente oscillazioni e impennate, interrotte a tratti da piccole, dolci linee ondeggianti. Si discute e si litiga molto, ci si scontra furiosamente - ma non come nel cinéma vérité, perché lo lavoro in modo totalmente opposto, sebbene faccia anch'io in qualche modo un cinema realista. Le discussioni avvengono con la violenza di un incontro di boxe, poi il film ha un momento improvviso di calma, è interrotto da scene delicate e liriche sottolineate da una musica dolce, prima del riaccendersi della battaglia. Il mio film migliore e più maturo, e non e per nulla divertente." (Jerzy Skolimowski, "Sight and Sound", estate 1968)

"È sui pochi metri quadrati di un carro merci, pieno di sacchi di gesso, che si svolge il dramma dei cinque medici protagonisti di Rece do gory. Di una densit` drammatica quasi insostenibile, nello stesso tempo insolita e realista, bizzarra e poetica, intrisa di sarcasmo e tenerezza, questo film è forse l'opera più importante del giovane regista. Ed è forse anche il più grande film polacco dopo Popit i diament, al quale somiglia per i1 tono passionale e per le dimensioni morali date a una storia quasi banale." (Boleslaw Michalek, "Cinéma", n. 122, gennaio 1968)

Biografia

regista

Jerzy Skolimowski

(Lodz, Polonia, 1938), regista, sceneggiatore, produttore e attore, dopo studi irregolari ed esperienze come pugile e poeta, si avvicina al cinema grazie ad Andrzej Wajda, che lo spinge a iscriversi alla Scuola di cinema di Lodz. Scrive con Polanski la sceneggiatura di Il coltello nell'acqua (1962) ed esordisce nella regia con Rysopis - Segni particolari nessuno (1964), che con il successivo Walkower (1965) lo rivelano come una delle più grandi personalità della Nouvelle Vague internazionale degli anni '60. Nel 1967 con Il vergine vince l'Orso d'oro a Berlino, ma nello stesso anno si vede proibire dalla censura un altro film, Mani in alto (che uscirà solamente nel 1981) spingendolo a non realizzare più film nel suo Paese. Ricca di avventure produttive rischiose e grandi capolavori, la carriera internazionale di Skolimowski si svolge attraverso diversi paesi (Cecoslovacchia, Italia, Germania, Inghilterra, Stati Uniti): dopo l'insuccesso di Un ospite gradito per mia moglie trascorre tra l’Inghilterra e la Polonia un lungo periodo di inattività, a cui segue il grande successo dei film inglesi L'australiano (1978) e Moonlighting - Cittadini di nessuno (1982). Nel 1985 dirige il suo primo film interamente americano, Lightship - La nave faro, e si trasferisce negli Stati Uniti. Di ritorno nel suo paese, gira nel 1991 il primo film polacco dopo Mani in alto, Thirty Door Key/Ferdydurke, e prosegue poi negli anni a lavorare nel cinema, scrivendo e producendo il film dei due figli Józef e Michal The Hollow Men (1993). Dopo una lunga assenza dal cinema è tornato a dirigere un film nel 2008 con Quattro notti con Anna, presentato alla Quinzaine des réalisateurs di Cannes, a cui sono seguiti Essential Killing (2010), Premio speciale della giuria a Venezia, 11 minuti (2015) e EO (2022), premio della giuria a Cannes.

FILMOGRAFIA

Rysopis (Rysopis - Segni particolari nessuno, 1964), Walkover (1965), Bariera (Barriera, 1966), Le Départ (Il vergine, 1967), The Adventures of Gerard (Le avventure di Gerard, 1970), Deep End (La ragazza del bagno pubblico, 1970), König, Dame, Bube (Un ospite gradito... per mia moglie, 1972), The Shout (L'australiano, 1978), Ręce do gory (Mani in alto, 1981), Moonlighting (Moonlighting - Cittadini di nessuno, 1982), Success Is the Best Revenge (Il successo ad ogni costo, 1984), The Lightship (Lightship - La nave faro, 1985), Torrents of Spring (Acque di primavera, 1989), Thirty Door Key/Ferdydurke (1991), Cztery noce z Anną (Quattro notti con Anna, 2008), Essential Killing (id. 2010), 11 minut (11 Minutes, 2015), EO (2022).

Cast

& Credits

Regia, sceneggiatura e scenografia: Jerzy Skolimowski.
Collaboratore alla sceneggiatura: Andrzej Kostenko.
Fotografia: Witold Sobocinski.
Montaggio: Zenon Piorecki, Jadwiga Ignatczenko.
Musica: Krysztof Komeda Trzcinski.
Interpreti e personaggi: Jerzy Skolimowski (Andrzej Leszczyc, "Zastawa"), Joanna Szczerbic ("Alfa"), Adam Hanuszkiewicz ("Romeo"), Bogumil Kobiela ("Wartburg"), Tadeusz Lomnicki ("Opel Record").
Direttore di produzione: Jerzy Nitecki.
Produzione: Gruppo "Syrena".
Selezionato per il concorso del Festival di Venezia del 1967, ritirato dalle autorit` polacche poco prima dell'inizio del Festival e proibito per quattordici anni. Nel 1981, quando la censura è stata ritirata, Skolimowski ne ha realizzato una seconda versione.
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