Nazione: Iran
Anno: 1992
Durata: 100'


Il monarca d'Iran, che ha ottantaquattro mogli e duecento bambini è a priori contrario al cinema. Ma al suo primo vero incontro con esso, si innamora dell'eroina del film. Talmente intensa è la passione del re che egli cede il regno e l'harem per amore dell'amata, e diventa un attore cinematografico.

"Ho selezionato tutti i film che potevano servirmi per realizzare l'idea che avevo in mente. La storia del mio film l'ho presa da Haji Haka, aktor-e sinema (Haji Haka, attore cinematografico), il primo film iraniano, diretto dal fotografo Ebrahim Khan. Dokhtar-e Lor (La ragazza Lor), il secondo film della storia del cinema iraniano, e il primo sonoro, mi ha influenzato soprattutto nella figura della protagonista, la prima eroina del cinema iraniano. A Banquet in Hell (Banchetto all'inferno) è il primo film iraniano in cui vengono usati effetti speciali, mentre Qeysar (L'imperatore) e Gav (La vacca) sono due pietre miliari che hanno influenzato il cinema impegnato del paese. Per concludere, direi che il mio film è una fantasia sullo stile di Le mille e una notte, che presenta una sintesi storica del cinema iraniano ed esprime l'amore per il cinema in generale." (Mohsen Makhmalbaf)

Biografia

regista

Mohsen Makhmalbaf

Nato nel 1957 in un quartiere povero di Teheran, tra gli otto e i diciassette anni Mohsen Makhmalbaf ha svolto più di una dozzina di lavori occasionali per provvedere al proprio mantenimento e a quello di sua madre. All'età di quindici anni entra a far parte di un gruppo di guerriglia che egli stesso organizza. A diciassette anni viene ferito e arrestato in seguito al tentativo di disarmare un poliziotto e trascorre quattro anni e mezzo in carcere. Rilasciato durante la rivoluzione del 1979, ha cessato ogni attività politica per dedicarsi alla letteratura e al cinema. Le sue opere pubblicate includono una ventina di volumi di novelle, testi teatrali, sceneggiature e scritti sull'arte, diversi dei quali sono stati tradotti in turco, arabo, urdu, curdo e inglese. Con numerose sceneggiature oltre a quelle che ha realizzato personalmente, due documentari e venti film da lui montati, Makhmalbaf è il più prolifico cineasta iraniano degli ultimi due decenni.
I suoi quattordici film sono stati per una ragione o per l'altra, nel corso degli anni, puntualmente al centro di polemiche e discussioni nel suo paese e all'estero. L'ambulante, Il ciclista, Il matrimonio dei benedetti, Tempo d'amare, C'era una volta il cinema, L'attore e Salaam Cinema sono stati presentati in centosettanta festival internazionali e proiettati in quaranta paesi, per un totale di ventidue premi vinti. I riconoscimenti includono il primo premio al Festival Internazionale di Rimini (Italia, 1989) e il premio Est-Ovest al Festival Internazionale delle Hawaii (Usa, 1991) per Il ciclista; il premio Cariddi d'Oro per il miglior film al Festival Internazionale di Taormina (Italia, 1992), il premio speciale della giuria e il Premio Fipresci al Festival Internazionale di Karlovy Vary (Cecoslovacchia, 1992), il premio speciale della giuria al Festival Internazionale di Istanbul (Turchia, 1992) per C'era una volta il cinema; il premio della critica al Festival Internazionale di San Paolo (Brasile, 1995) per l'insieme della sua opera.

FILMOGRAFIA

Film di finzione/Fiction Films
Tobe-ye Nasuh (Nasooh's Repentance/Pentimento definitivo, 1982).
Do cheshm-e bi su (Two Sightless Eyes/Due occhi senza luce, 1983).
Estèaze (Seeking Refuge in God/Rifugiarsi in Dio, 1984).
Baycot (Boycott/Il boicottaggio, 1985).
Dastforush (The Peddler/L'ambulante, 1986).
Baysilkeran (The Cyclist/Il ciclista, 1987).
'Arusi-ye khuban (The Marriage of the Blessed/Il matrimonio dei benedetti, 1988).
Nobat-e asheqi (Time of Love/Tempo d'amare, 1990).
Shabhay-e Zayandeh Rud (Nights on the Zayandeh Rud/Notti sullo Zayandeh Rud, 1990).
Ruzi ruzegari cineina/Nasseroddin Shah, hactore cinema (Once Upon a Time, Cinema/C'era una volta il cinema, 1991).
Honar Pishé (The Actor/ L'attore, 1992).
Salaam Cinema (Salam Cinema, 1994).
Gabbeh (idem, 1995).
Nun va goldun (A Moment of Innocence/Un istante di innocenza,1996).

Documentari/Documentare
Gozideh tasvir dar doran-c Qajar (A Selection of Images from Qajar Era/Una selezione di immagini del periodo Qajar, 1992).
Sang-o shisheh (The Stone and the Glass/La pietra e il vetro, 1993).

Cast

& Credits

Regia, sceneggiatura, scenografia e montaggio: Mohsen Makhmalbaf.
Fotografia: Nemat Haqiqi, Faraj Heydari.
Effetti speciali: Iraj Taqipur.
Costumi: Hassan Farsi.
Trucco: Abdollah Eskandari.
Montaggio del materiale di repertorio: Davud Yusefian.
Musica: Majid Entezami.
Suono: Ahmad Asgari; Manuchehr Esina'ili, Parviz Bahram.
Interpreti e personaggi: Ezatollah Entezami (Mozafareddin Shah, Nasereddin Shah, Mash Hassan), Melidi Hashemi (Akkas Bashi, il fotografo), MohammadAli Keshavarz (Farrash Bashi), AkbarAbdi (Malljak), Dariush Arjmand (Amir Kabir), Moharram Zaynalzadeh (il ciclista).
Produzione: Masud Jafari Jozani - Mohammed-Mehdl Dadgu.
Vendita all'estero: Farabi Cinema Foundation, 55 Sie-Tir Avenue, 11358 Tehran, Iran, tel. +98-21-671010, fax +98-21-678155.
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