"Alla Scuola si aveva diritto ogni anno a una certa quantit` di pellicola. Ho avuto l'idea di utilizzare ogni metro di pellicola di cui disponevo, non per soddisfare le mie fantasie del momento o per fare con noncuranza chi sa quale stupidaggine, ma in modo da ritrovarmi alla fine degli studi con un lungometraggio gi` bell'e finito. Ho utilizzato tre ore e venti di pellicola per ottenere l'ora e venti minuti di Rysopis. Per Walkower avevo dieci ore di pellicola. Rysopis era stato intrapreso sotto il patrocinio artistico di Andrzej Munk, che era un mio grande amico. Ho fatto Rysopis con le mie. stesse mani, con un operatore che curava la fotografia di un film per la prima volta. Ero costretto a consultare i manuali tecnici per operatori per verificare che tutto andasse bene. Con quel film imparavamo veramente a fare del cinema. Il mio interprete principale l'ho trovato nello specchio. Del resto, all'inizio, era più una necessit` pratica che altro: non avevo abbastanza soldi per potermi pagare un attore che per tre anni stesse giorno e notte a mia disposizione, con lo stesso vestito, che stesse attento a quello che mangiava per non ingrassare, portasse sempre lo stesso taglio di capelli rasati." (Jerzy Skolimowski, "Cahiers du Cinéma", n. 177, aprile 1966)
"I film di Skolimowski sono delle incessanti peregrinazioni, corse folli a perdifiato, dove il suo personaggio prende un treno al volo, salta da un treno in marcia e si arrampica su una moto, scala palizzate e discende scale, il tutto tra qualche combattimento di boxe. Rysopis e Walkower sono solo imperfettamente un'autobiografia, poiché l'esistenza di Andrzej Leszczyc ricorda solo in certi punti quella del regista. La frontiera tra il vero e il fittizio, tra l''io' e il 'lui' è imprecisa, e la grande originalit` di Skolimowski è di abolire la distinzione tra soggettivo e oggettivo. Senza dubbio mai un film aveva spinto fino a questo punto l'identificazione con un personaggio principale." (Michel Ciment, "Positif", n. 7778, luglio 1966)
Biografia
regista
Jerzy Skolimowski
(Lodz, Polonia, 1938), regista, sceneggiatore, produttore e attore, dopo studi irregolari ed esperienze come pugile e poeta, si avvicina al cinema grazie ad Andrzej Wajda, che lo spinge a iscriversi alla Scuola di cinema di Lodz. Scrive con Polanski la sceneggiatura di Il coltello nell'acqua (1962) ed esordisce nella regia con Rysopis - Segni particolari nessuno (1964), che con il successivo Walkower (1965) lo rivelano come una delle più grandi personalità della Nouvelle Vague internazionale degli anni '60. Nel 1967 con Il vergine vince l'Orso d'oro a Berlino, ma nello stesso anno si vede proibire dalla censura un altro film, Mani in alto (che uscirà solamente nel 1981) spingendolo a non realizzare più film nel suo Paese. Ricca di avventure produttive rischiose e grandi capolavori, la carriera internazionale di Skolimowski si svolge attraverso diversi paesi (Cecoslovacchia, Italia, Germania, Inghilterra, Stati Uniti): dopo l'insuccesso di Un ospite gradito per mia moglie trascorre tra l’Inghilterra e la Polonia un lungo periodo di inattività, a cui segue il grande successo dei film inglesi L'australiano (1978) e Moonlighting - Cittadini di nessuno (1982). Nel 1985 dirige il suo primo film interamente americano, Lightship - La nave faro, e si trasferisce negli Stati Uniti. Di ritorno nel suo paese, gira nel 1991 il primo film polacco dopo Mani in alto, Thirty Door Key/Ferdydurke, e prosegue poi negli anni a lavorare nel cinema, scrivendo e producendo il film dei due figli Józef e Michal The Hollow Men (1993). Dopo una lunga assenza dal cinema è tornato a dirigere un film nel 2008 con Quattro notti con Anna, presentato alla Quinzaine des réalisateurs di Cannes, a cui sono seguiti Essential Killing (2010), Premio speciale della giuria a Venezia, 11 minuti (2015) e EO (2022), premio della giuria a Cannes.
FILMOGRAFIA
Rysopis (Rysopis - Segni particolari nessuno, 1964), Walkover (1965), Bariera (Barriera, 1966), Le Départ (Il vergine, 1967), The Adventures of Gerard (Le avventure di Gerard, 1970), Deep End (La ragazza del bagno pubblico, 1970), König, Dame, Bube (Un ospite gradito... per mia moglie, 1972), The Shout (L'australiano, 1978), Ręce do gory (Mani in alto, 1981), Moonlighting (Moonlighting - Cittadini di nessuno, 1982), Success Is the Best Revenge (Il successo ad ogni costo, 1984), The Lightship (Lightship - La nave faro, 1985), Torrents of Spring (Acque di primavera, 1989), Thirty Door Key/Ferdydurke (1991), Cztery noce z Anną (Quattro notti con Anna, 2008), Essential Killing (id. 2010), 11 minut (11 Minutes, 2015), EO (2022).
Cast
& Credits
Fotografia: Witold Mickiewicz.
Montaggio: Halina Gronek, Jerzy Skolimowski.
Musica: Krzysztof Sadowski.
Suono: Jan Czerwiiiski, Jerzy Rybicki, Tadeus Palczyfiski.
Interpreti e personaggi: Jerzy Skolimowski (Andrzej Leszczy0, Elzbieta Czyzewska (Teresa, Barbara, Janczewska), Tadeusz Minc (Mundzek Kruszyfiskì), Andrzej Zarnecki (Raymond), Jacek Szczek.
Direttore di produzione: Zbigniew Brejtkopf.
Produzione: PWSTiF (Scuola Superiore di Cinema di Lodz)