Anno 1919. Uomini misteriosi si nascondono nella puszta. Sono disertori della Grande Guerra, contadini rivoluzionari che sfuggono alla prigione, membri di una setta cattolica che crede nell'amore di Cristo. Leader dei comunisti è un giovane maestro, Uranusz, mentre a capo della setta, che ha un nome emblematico, "La Porta Aperta", c'è suo fratello, che si fa chiamare Padre Simon. Gli avvenimenti che accompagnano la nascita e la caduta della Repubblica dei Consigli si incrociano con il loro scontro ideologico. Il fine utopico a cui entrambi tendono è lo stesso, un mondo basato sulla fratellanza e sulla giustizia, ma le strade scelte divergono quanto agli strumenti di lotta. Padre Simon è un pacifista, Uranusz è per l'uso della violenza, qualora si renda necessaria. Nel corso di una vicenda che ha l'andamento di una Passione, scandita dalle stazioni canoniche, ma anche di una ballata folklorica, entrambi troveranno la morte.
"Fin dai tempi di Ének a búzamezokrol (Canto dei campi di grano), il film di Istvan Szots rimasto chiuso nel cassetto, nessuno ha provato ad analizzare le cause del messianismo contadino, la sua natura. Gyongyossy affronta provocatoriamente il delicato tema. [...] Per quanto la discordia tra le virtù e gli errori non si componga nemmeno nella scena conclusiva del film, lo scioglimento finale offre ulteriori possibilit` alle doti artistiche e alla forza creatrice di atmosfere di Gyongyossy." (Andras Fodor, "Filmkultura", 6/1969)
Biografia
regista
Imre Gyongyossy
Cast
& Credits
Fotografia: Ferenc Szécsényi.
Montaggio: Mihaly Morell.
Musica: Balint Sarosi.
Interpreti e personaggi: Frantisek Velecky (Padre Simon), Benedek Toth (il maestro Uranusz, suo fratello), Gabor Koncz (pescatore), Maria Meggyesi (sua moglie), Sandor Komives (rabbino), Philippe March (ufficiale francese).
Produzione: MaFilm (Studio 1), Budapest.