Nazione: Kazakhistan
Anno: 1965
Durata: 78'


"Il mio film non racconta un aneddoto, o una serie di fatti particolari, ma cerca di rendere conto del paesaggio mentale del protagonista. Quindi faccio in modo che la realt` che presento aggredisca lo spettatore nello stesso modo caotico, brutale, informe con cui la incontra il mio protagonista. Il fatto di non riuscire a capire tutto né ad afferrare tutto deve finire, in un certo senso, per dare ai nervi allo spettatore. Per me il realismo consiste proprio in questo. Le allusioni politiche sono molto sottili. La ragazza è un personaggio equilibrato e del tutto normale, apparentemente il contrario del protagonista. Ma, a un certo punto, c'è un completo rovesciamento di valori. Lei è una vecchia stalinista che ha imparato a memoria quello che deve pensare, e lo recita. E alla fine è lui che si mostra più forte di lei. Prendono entrambi il treno, cioè fuggono. E il motociclista che segue il treno non chiama solo il protagonista, chiama anche la ragazza, che non gli risponde. Il ragazzo, invece, risponde saltando dal treno. È un atteggiamento che ha un significato etico, artistico e politico." (Jerzy Skolimowski, "Cahiers du Cinéma", n. 177, aprile 1966)

"Poeta, boxeur, sceneggiatore, interprete principale dei suoi film, Jerzy Skolimowski è semplicemente il miglior cineasta polacco e uno dei primi in Europa. Poeta e boxeur, come Cravan, come Jarry, di cui condivide la secchezza e la causticit`, Jerzy Skolimowski fa cinema come si sogna, come si combatte, come si respira: è possibile che Walkower, uno sbalorditivo cortometraggio di un'ora e un quarto, ellittico, allusivo, rapido, umoristico e emozionante nello stesso tempo sia per i paesi dell'Est quello che è stato À bout de souffle per il cinema francese: la fragorosa manifestazione di un rinnovamento radicale e irreversibile, l'improvvisa promessa di un'aria e di un sangue fresco." (Jean-André Fieschi,"Cahiers du Cinéma", n. 168, luglio 1965)

Biografia

regista

Jerzy Skolimowski

(Lodz, Polonia, 1938), regista, sceneggiatore, produttore e attore, dopo studi irregolari ed esperienze come pugile e poeta, si avvicina al cinema grazie ad Andrzej Wajda, che lo spinge a iscriversi alla Scuola di cinema di Lodz. Scrive con Polanski la sceneggiatura di Il coltello nell'acqua (1962) ed esordisce nella regia con Rysopis - Segni particolari nessuno (1964), che con il successivo Walkower (1965) lo rivelano come una delle più grandi personalità della Nouvelle Vague internazionale degli anni '60. Nel 1967 con Il vergine vince l'Orso d'oro a Berlino, ma nello stesso anno si vede proibire dalla censura un altro film, Mani in alto (che uscirà solamente nel 1981) spingendolo a non realizzare più film nel suo Paese. Ricca di avventure produttive rischiose e grandi capolavori, la carriera internazionale di Skolimowski si svolge attraverso diversi paesi (Cecoslovacchia, Italia, Germania, Inghilterra, Stati Uniti): dopo l'insuccesso di Un ospite gradito per mia moglie trascorre tra l’Inghilterra e la Polonia un lungo periodo di inattività, a cui segue il grande successo dei film inglesi L'australiano (1978) e Moonlighting - Cittadini di nessuno (1982). Nel 1985 dirige il suo primo film interamente americano, Lightship - La nave faro, e si trasferisce negli Stati Uniti. Di ritorno nel suo paese, gira nel 1991 il primo film polacco dopo Mani in alto, Thirty Door Key/Ferdydurke, e prosegue poi negli anni a lavorare nel cinema, scrivendo e producendo il film dei due figli Józef e Michal The Hollow Men (1993). Dopo una lunga assenza dal cinema è tornato a dirigere un film nel 2008 con Quattro notti con Anna, presentato alla Quinzaine des réalisateurs di Cannes, a cui sono seguiti Essential Killing (2010), Premio speciale della giuria a Venezia, 11 minuti (2015) e EO (2022), premio della giuria a Cannes.

FILMOGRAFIA

Rysopis (Rysopis - Segni particolari nessuno, 1964), Walkover (1965), Bariera (Barriera, 1966), Le Départ (Il vergine, 1967), The Adventures of Gerard (Le avventure di Gerard, 1970), Deep End (La ragazza del bagno pubblico, 1970), König, Dame, Bube (Un ospite gradito... per mia moglie, 1972), The Shout (L'australiano, 1978), Ręce do gory (Mani in alto, 1981), Moonlighting (Moonlighting - Cittadini di nessuno, 1982), Success Is the Best Revenge (Il successo ad ogni costo, 1984), The Lightship (Lightship - La nave faro, 1985), Torrents of Spring (Acque di primavera, 1989), Thirty Door Key/Ferdydurke (1991), Cztery noce z Anną (Quattro notti con Anna, 2008), Essential Killing (id. 2010), 11 minut (11 Minutes, 2015), EO (2022).

Cast

& Credits

Regia e sceneggiatura: Jerzy Skolimowski.
Fotografia: Antoni Nurzyiiski.
Scenografia: Zdzislaw Kielanowski.
Montaggio: Alina Faflik, Jerzy Skolimowski.
Assistente al montaggio: Barbara Krzyczinonik.
Musica: Andrzej Trzaskowski.
Suono: Mikolaj KompanAltman.
Interpreti e personaggi: Jerzy Skolimowski (Andrzej Leszczyc), Aleksandra Zawieruszanka (Teresa), Krzysztof Chamiec (il direttore), Elzbieta Czyzewska (la ragazza suicida), Andrzej Herder (Pawlak), Joanna Jedlewska (la ragazza del progetto), Henryk Kluba (Rogala, l'allenatore).
Direttore di produzione: Jerzy Nitecki.
Produzione: Gruppo "Syrena" .
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