Nazione: Italia
Anno: 1997
Durata: 62'


"25 aprile 1995, cinquant'anni dalla Liberazione, Guido Chiesa e Davide Ferrario iniziano a Correggio, provincia di Reggio Emilia, l'avventura di Materiale resistente: rock e partigiani, giovani e anziani, un minimo comune denominatore chiamato 'resistenza'. Sei mesi dopo, alla prima del film a Correggio, la platea è per met` composta da partigiani. Assistono ammutoliti, poi esprimono un desiderio per nulla narcisistico: '1a prossima volta fate un film su di noi'. Guido e Davide sanno che 'gli tocca'. È l'inizio di un rapporto intenso, problematico, a tratti polemico tra partigiani e filmmaker (a cui si aggiungono man mano Daniele Vicari, Antonio Leotti e Marco Puccioni), che solo incidentalmente verte sul film e le sue necessit` specifiche. La vera questione è un'altra che cos'è la memoria? A che 'serve'? Dove finisce l'analisi storica e inizia la retorica? Che ne sar` dell'identit` e del mito dei partigiani ora che il loro tempo si avvia alla fine? Domande pesanti, ambiziose, che accompagnano le lunghe ricerche che precedono la realizzazione del film, nonché il dibattito stesso tra i filmmaker, per nulla unanimi nell'approccio alla materia. Partigiani è infine proprio questo: l'esito di un confronto, per forza di cose frammentario e 'aperto', che ha coinvolto cineasti e ricercatori, partigiani e loro familiari, fino a comprendere l'intera Correggio e la storia di questi cinquantadue anni di post-Resistenza" (gli autori).

Il video è composto da cinque episodi, il primo dei quali (realizzato da Guido Chiesa) è una fiction, basato su un fatto realmente accaduto. Gli episodi successivi sono dei documentari.

Biografia

regista

Guido Chiesa

Guido Chiesa (Torino, 1959) si trasferisce negli Stati Uniti nel 1983 dove lavora per Jim Jarmush, Amos Poe, Michael Cimino e Nicolas Roeg. Tornato in Europa, nel 1990 ha diretto il suo primo lungometraggio, Il caso Martello, premiato alla Mostra del Cinema di Venezia con la Grolla d'Oro per il miglior film d'esordio. Il suo secondo film, Babylon, ha vinto il premio Fipresci al Festival Internazionale Cinema Giovani di Torino. Ha realizzato alcuni tra i più importanti documentari storici italiani tra cui: Partigiani, sulla memoria e il significato della Resistenza in Italia; Nascita di una democrazia, sulla redazione della Costituzione italiana. Nel 2000 con Il partigiano Johnny partecipa alla Mostra d'Arte Cinematografica di Venezia.

FILMOGRAFIA

Give Me a Spell (cm, 1985), Black Harvest (cm, 1986), Il caso Martello (1991), Civiltà (cm, 1992), Il tempo dei sogni (cm, 1993), Babylon (1994), Memorie da una fabbrica (1994), Torino in guerra: 1940-1945 (1995), 25 aprile: la memoria inquieta (1995), Quei momenti eroici (1988-1995) (cm, 1995), Materiale resistente (1995, co-regia Davide Ferrario), Rane culatelli & lucciole: la pianura di Bertolucci (1996), Ritratti d'autore: i fratelli Taviani (1996), Partigiani (1997, co-regia Davide Ferrario, Antonio Leotti, Daniele Vicari), Petali di candore Marlene Kuntz '96-'97 (1997), Nascita di una democrazia (1997), Volare - La grande trasformazione (1998), Un giorno di fuoco (1998), Una questione privata. Vita di Beppe Fenoglio (1998), Non mi basta mai (1999/2000, co-regia Daniele Vicari), Il partigiano Johnny (2000), Provini per un massacro (2000), Alice è in paradiso (2002), Sono stati loro. 48 ore a Novi Ligure (doc., 2003).

Davide Ferrario

(1956, Casalmaggiore, Italia) è laureato in letteratura angloamericana. Nei primi anni Ottanta ha collaborato con periodici cinematografici e organizzato rassegne, eventi e festival di cinema. Autore di saggi sul cinema, di romanzi e di varie sceneggiature, ha diretto cortometraggi, documentari e lungometraggi di finzione. Fra questi ultimi vanno ricordati il suo esordio, La fine della notte (1989), Tutti giù per terra (1997), tratto dal romanzo di Giuseppe Culicchia, e Guardami, presentato alla Mostra di Venezia del 1999. Il suo romanzo Dissolvenza in nero, con protagonista Orson Welles, è stato tradotto in diverse lingue e portato sullo schermo nel 2006 da Oliver Parker (Fade to Black). Al Torino Film Festival ha presentato diversi lavori, fra cui Materiale resistente (1995), diretto con Guido Chiesa, Sexx (2016), Cento anni (2017). Nel 2020 ha presentato al Festival il documentario Nuovo cinema paralitico (2020) e l'anno successivo il film storico Blood on the Crown.

FILMOGRAFIA

Non date da mangiare agli animali (cm, 1987), La fine della notte (1989), Lontano da Roma (doc, 1991), Anime fiammeggianti (1994), A Rimini (cm, 1995), Il figlio di Zelig (cm, 1995), Materiale resistente (co-regia Guido Chiesa, doc, 1995), Confidential Report (doc, 1996), Estate in città (cm, 1996), Partigiani (doc, 1997), Tutti giù per terra (1997), Figli di Annibale (1998), Sul quarantacinquesimo parallelo (doc, 1998), Guardami (1999), Comunisti (doc, 1999), Linea di confine (doc, 2000), La rabbia (doc, 2000), Le strade di Genova (doc, 2001), Fine amore: mai (doc, 2002), I Tigi a Gibellina (doc, 2002), Mondonuovo (doc, 2003), Dopo mezzanotte (2003), Se devo essere sincera (2004), La strada di Levi (doc, 2006), Tutta colpa di Giuda (2009), Piazza Garibaldi (doc, 2012), La luna su Torino (2014), La zuppa del demonio (doc, 2014), Accademia Carrara: il museo riscoperto (doc, 2015), Sexxx (doc., 2016), Cento anni (doc., 2017), Nuovo cinema paralitico (docufilm, 2020), Blood on the Crown (2021), Boys (2021), Umberto Eco - La biblioteca del mondo (doc, 2022).

Antonio Leotti

Antonio Leotti, nato a Roma nel 1958, oltre a collaborare con Raidue e a realizzare alcuni documentari per la televisione, ha sceneggiato i primi tre lungometraggi di Guido Chiesa.

FILMOGRAFIA

Candid Camera Show (1988), Roba da matti (1989), La raccomandazione (1991), Partigiani (co-regia, 1997).

Marco Puccioni

Marco Puccioni è nato a Roma nel 1959. Dopo aver lavorato negli Stati Uniti, dal 1993 ha diretto spot pubblicitari, documentari e fiction per la RAI. Nel 1996, insieme a Roberto Giannarelli e Massimo Guglielmi ha ideato il progetto Intolerance, film-catalogo collettivo contro l'intolleranza. Nel 1997, con Guido Chiesa, Davide Ferrario, Antonio Leotti, Daniele Vicari, ha firmato il documentario Partigiani. Attualmente sta preparando il lungometraggio Armir.

FILMOGRAFIA

Concertino (cm, 1988), Letter #1 (1989), Letter #2 (1990), Berlin '89 (1990), The Witches Scene (1990), The Blue Fiction (mm, 1991), A Light on the Path (doc., 1992), La valle del Draa (cm, doc., 1994), Il treno delle meraviglie (cm, 1995), Ottantanni di Intolerance (cm, ep.di Intolerance, 1996), Partigiani (co-regia, doc., 1997), Sell your body, now! (cm, 1998).

Daniele Vicari

(Castel di Tora, Rieti, 1967) dopo gli studi in cinema e alcune collaborazioni a riviste cinematografiche, fin dai primi anni ’90 realizza corti e mediometraggi di carattere storico-politico, tra cui Comunisti (1998), il progetto collettivo come Partigiani (1997) e Non mi basta mai (1999), diretto con Guido Chiesa, tutti presentati al Torino Film Festival. Nel 2002 con Velocità massima partecipa in concorso alla Mostra di Venezia e vince il Premio Pasinetti, seguito dal David di Donatello come miglior esordiente. Nel 2005 con L'orizzonte degli eventi partecipa alla Semaine de la critique di Cannes e due anni dopo vince ancora il David con il documentario Il mio paese. Presenta poi alla Festa di Roma Il passato è una terra straniera (2008) e alla Berlinale il suo film più noto, Diaz - Don't Clean Up This Blood (2012), Premio del pubblico della sezione Panorama. Lo stesso anno si aggiudica ancora il Premio Pasinetti a Venezia con il documentario La nave dolce, mentre nel 2017 presenta a Roma Sole cuore amore, vincendo il Nastro d'argento per la legalità e ripetendosi poi l’anno dopo con il film televisivo Prima che la notte. Nel 2021 diretto Il giorno e la notte, realizzato nei giorni del lockdown. Ha fondato con Andrea Porporati e Francesca Zanza la casa di produzione Kon-Tiki film e pubblicato con Einaudi un romanzo, Emanuele nella battaglia (2019).

FILMOGRAFIA

Il nuovo (cm, 1991), Mari del sud (cm, 1993), Partigiani (coregia Guido Chiesa, Davide Ferrario, Antonio Leotti e Marco Simon Puccioni, doc., 1997), Uomini e lupi (doc., 1998), Comunisti (doc., 1998), Bajram (doc., 1998), Non mi basta mai (coregia Guido Chiesa, doc., 1999), Sesso, marmitte e videogames (cm, doc., 1999), Morto che parla (cm, 2000), Velocità massima (2002), L’orizzonte degli eventi (2005), Il mio paese (doc.., 2006), Il mio paese 2.0 (doc., 2007), Il passato è una terra straniera (2008), Diaz - Don’t Clean Up This Blood (2012), La nave dolce (doc.., 2012), UnoNessuno (2015), Sole cuore amore (2016), Prima che la notte (tv, 2018), L’Alligatore (serie tv, 2020), Aria (serie tv, 2020), Il giorno e la notte (2021), Orlando (2022).

Cast

& Credits

Regia e sceneggiatura: Guido Chiesa, Davide Ferrario, Antonio Leotti, Marco Puccioni, Daniele Vicari.
Fotografia: Giovanni Gebbia, Gherardo Gossi, Massimiliano Trevis, Terek Ben Abdallah.
Montaggio: Luca Gasparini.
Musica: Afa.
Suono: Gianluca Costamagna.
Interpreti: Giuseppe Cederna, Gabriele Benedetti.
Produzione e distribuzione: Intel Film, via Ostiense 81/A, 00154 Roma, tel. +39065756000, fax +39065754679.
Coproduzione: A.N.P.I. (Associa/Ione Nazionale Partigiani Italiani) di Correggio, via Vittorio Veneto 34/D, 42015 Correggio (RE), tel. +390522693056.
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