Documentario sulla pesca del merluzzo girato su un peschereccio vicino al Circolo Polare Artico.
"Era un periodo in cui avevo poco lavoro. Ho trovato interessante andare a vedere com'era la vita a bordo di una di quelle imbarcazioni per la pesca al merluzzo. È la fabbrica Renault in peggio! I committenti volevano un film che, fra l'altro, spingesse degli uomini a farsi assumere come pescatori. Mi era moralmente impossibile farlo. Per il commento, ho utilizzato delle interviste a marinai che avevo fatto sul battello, durante la traversata" (J.-D. Pollet, 1969).
"In Les Morutiers ho vissuto la relazione con l'elemento marino come ho vissuto la relazione con il fuoco in Pour mémoire. Mi sono immerso nel ventre dell'imbarcazione come in un altro ventre, e non mi sono più sentito regista. Eravamo vicini al Circolo Polare, con appena tre ore di luce al giorno. I pescatori di merluzzi lavorano in questo modo otto mesi su dodici" (J.-D. Pollet, 1989).
Biografia
regista
Jean-Daniel Pollet
Jean-Daniel Pollet (La Madeleine, Francia, 1936 - Cadenet, Francia, 2004), cineasta difficilmente assimilabile a una scuola o tendenza, ha deciso al liceo di fare il regista e da quel momento si è dedicato al cinema con alterne fortune: basti pensare a La ligne de mire (1960), mai mostrato al pubblico e pesantemente attaccato dalla nouvelle vague, o, al contrario, allo stesso Méditerranée, accolto invece come un capolavoro dai «Cahiers du cinéma». Il sodalizio artistico con Claude Melki, l’impegno durante il maggio francese, la frequentazione degli ambienti del Cinema Nôvo brasiliano sono tutti elementi che rientrano nel cinema di Pollet, scomparso nel 2004 dopo una lunga e proficua carriera. Nel 1998 il Torino Film Festival gli ha dedicato una retrospettiva completa.
FILMOGRAFIA
Cast
& Credits
Fotografia: Yann Le Masson.
Suono: Jean Baronnet.
Montaggio: Néna Baratier, Jean-Daniel Pollet.
Produzione: Régie Française de Cinéma per Syndicat des Morutiers.