Uno psicologo spinge un paziente, Sharif, a uccidere la sua anziana amante per ottenere la polizza di assicurazione che la donna aveva stipulato a favore del medico. Sharif non ha modo di dimostrare la sua innocenza, ma la fidanzata Nadia riesce, nonostante l'opposizione dello psicologo, a far emergere la verit`.
«A partire dal 1947 ho rifiutato tutte le proposte che mi venivano fatte, perché le ritenevo inadatte alla realizzazione dei miei progetti. Volevo fare un film diverso da quelli diffusi in quel periodo, e infatti Al manzil raqam 13 era privo di balli, danze del ventre e canzoni. I film di questo tipo erano pochi, si contavano sulle dita di una mano. Sono riuscito a realizzare questa pellicola grazie all'appoggio dello Studio Misr. La vicenda del film si basa su un fatto di cronaca accaduto in Europa» (Kamal Al Sheikh, dall'intervista a cura di Samir Farid, pubblicata in «Bollettino del Cineclub del Cairo», 1 marzo 1972).
Biografia
regista
Kamal Al Sheikh
Kamal Al Sheikh (1919), regista, sceneggiatore e montatore, ha iniziato la sua carriera artistica lavorando nel dipartimento di montaggio dello Studio Misr, nel 1938. Nel 1943 ha montato il film Al Bu'asà (I miserabili), diretto da Kamal Salim. Oltre ai suoi 35 lungometraggi, ha realizzato 4 cortometraggi documentari Sadat al ma'arik (I signori delle guerre) del 1953, Mu'ahadat al gialà (L'accordo dell'uscita dell'esercito inglese dall'Egitto) del 1954, Hadihi hiya Suriyya (Questa è la Siria) del 1958, Hiwar (Colloquio) del 1972.
FILMOGRAFIA
Al manzil raqam 13 (La casa numero 13, 1952), Mu'amara (Complotto, 1953), Hayat aw mawt (Vita o morte, 1954), Hubb wa dumu'e (Amore e lacrime, 1955), Al gharib (Lo straniero, co-regia Fattin Abdu Al Wahab, 1956), Hubb wa i'dam (Amore e esecuzione, 1956), Ardu al salam (La terra della pace, 1957), Ardu al ahlam (La terra dei sogni, 1957), Tuggiaru al mawt (I commercianti della morte, 1957), Al malak al saghir (Il piccolo angelo, 1958), Saiyyidatu al qassr (La signora del palazzo, 1958), Min ajli imra'a (Per una donna, 1959), Qalbun yahtariq (Un cuore che brucia, 1959), Min ajli hubbi (Per il mio amore, 1959), Malak wa shaittan (Angelo e diavolo, 1960), Hubbi al wahid (Il mio unico amore, 1960), Lan a'tarif (Non confesserò, 1961), Al liss wa al kilab (Il ladro e i cani, 1962), Al shaittanu al saghir (Il piccolo diavolo, 1963), Al laila al akhira (L'ultima notte, 1963), Al kha'ina (La traditrice, 1965), Thalathat lussus (Tre ladri, film a episodi, co-regia Hasan Al Imam e Fattin Abdu Al Wahab, 1966), Al mukharribun (I sabotatori, 1967), Al ragiul alladhi faqada dhillahu (L' uomo che ha perduto la sua ombra, 1968), Miramar (1969), Bi'ru al hirman (Il pozzo della privazione, 1969), Ghurub wa shuruq (Crepuscolo e aurora, 1970), Shai'un Fi Sadri (Qualcosa nel mio cuore, 1971), Al harib (Il fuggitivo, 1974), Al Man Nuttliqu Al Rassas (Su chi spariamo, 1975), Sana ula hubb (Primo anno d'amore, co-regia Salah Abu Seif, Atif Salem, Hilmi Rafla e Niazi Mustafa, 1976), Wa thlithuhum al shaittan (Il terzo è il diavolo, 1978), Al su'ud ila al hawiya (L'ascesa verso l'abisso, 1978), Al tauws (Il pavone, 1982), Qahiru al zaman (Il domatore del tempo, 1987).
Cast
& Credits
Soggetto: Kamal Al Sheikh, Kamal Attiyya.
Sceneggiatura e dialoghi: Ali Al Zarqani.
Fotografia: Wahid Farid.
Scenografia: Antoine Polisois.
Montaggio: Amira Faiyid.
Suono: Nassri Abdu Al Nur.
Interpreti e personaggi: Fatin Hamama (Nadia), Omar Sharif (Sharif), Lola Sidqi, Mahmud Al Miligi, Siraj Munir, Firdos Mohammad, Widad Hamdi, Abdu Al Rahim Al Zarqani.
Produzione: Aflam Kamal Al Sheikh.
Distribuzione: Misr per il Teatro e il Cinema.