Nazione: Danimarca
Anno: 1964
Durata: 119'


Ciò che ammiro in particolare nei film di Dreyer che ho potuto vedere o rivedere in questi ultimi anni è la loro ferocia nei confronti del mondo borghese: della sua giustizia (Il Presidente, che è anche una delle piú sorprendenti costruzioni narrative che conosca e uno dei film piú griffithiani, dunque uno dei piú belli), della sua vanit` (sentimenti e ambienti: Michael), della sua intolleranza (Dies Irae: stupefacente per la sua violenza, e per dialettica), della sua angelica ipocrisia («È morta... Non è più qui. È in cielo... », dice il padre in Ordet, e il figlio risponde: «Si, ma io ho amato anche il suo corpo... ») e del suo puritanesimo (Gertrud, per questo così ben accolto dai parigini degli Champs-Elysées).
D'altra parte Vampyr («Qui non c'è bambino né cane») rimane per me, dal giorno, tredici anni fa, in cui l'ho visto a rue d'Ulm, il piú sonoro dei film. (...)
(Jean-Marie Straub, «Cahiers du Cinéma», n. 207, dicembre 1968)

Tengo ancora a che si sappia che non ho mai pensato, lavorando a Sicilia!, a Dies Irae. Ma bisogna confessare che quando sono arrivato a Parigi, nel 1954, il film che conoscevo meglio, a parte due film di Grémillon, due film e mezzo di Renoir e tre film di Bresson, era Dies Irae che avevo visto almeno sette volte in una copia 16 mm., nel mio granaio. Perciò c'è qualcosa, nella scena tra la madre e il figlio, che può far pensare a Dies Irae, non è strano. Un film visto a quell'et` lascia delle tracce.
(Jean-Marie Straub, «Cahiers du Cinéma», n. 538, settembre 1999)

Biografia

regista

Carl Theodor Dreyer

Carl Theodor Dreyer (Copenaghen, Danimarca, 1889 - Copenaghen, Danimarca, 1968), figlio illegittimo di un contadino danese e una governante svedese, viene adottato dalla famiglia Dreyer. Ultimati gli studi tecnici, lavora prima come giornalista, poi come sceneggiatore. Nel 1918 debutta nella regia con Præsidenten, cui seguono altri sei film. La fama arriva con Il padrone di casa (1925). In Francia, la Société genérale des films gli affida la realizzazione di La passione di Giovanna d’Arco (1928). Nel 1932 dirige Vampyr, il suo primo film sonoro. Tra il 1936 e il 1941 ritorna al giornalismo e solo nel 1943 gira Dies Irae. Conclude la sua carriera con i capolavori Ordet (1955) e Gertrud (1964).

FILMOGRAFIA

filmografia essenziale/essential filmography
Præsidenten (1919), Prästänkan (La vedova del pastore, 1920), Du skal ære din hustru (Il padrone di casa, 1925), La passion de Jeanne d’Arc (La passione di Giovanna d’Arco, 1928) Vampyr - Der Traum des Allan Grey (Vampyr - Il vampiro, 1932), Mødrehjælpen (1942), Vredens Dag (Dies irae, 1943), Två människor (Due esseri, 1945), Vandet på landet (L’acqua nella campagna, 1946), Thorvaldsen (1949), Storstrømsbroen (Il ponte di Storstrom, 1950), Ordet (Ordet - La parola, 1955), Gertrud (1964).

Cast

& Credits

Regia e sceneggiatura: Carl Theodor Dreyer.
Soggetto: dal dramma di Hjalmar Söderberg.
Fotografia: Henning Bendtsen, Arne Abrahmsen.
Musica: Jorgen Jersild.
Montaggio: Edith Schussel.
Scenografia: Kai Rasch.
Interpreti e personaggi: Nina Pens Rode (Gertrud), Bendt Rothe (il marito), Ebbe Rode, Baard Owe (Jansson), Axel Strobie (Nygren), Anna Malberg.
Produzione: Palladium.
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