19° TORINO FILM FESTIVAL
Cinema e arte: Mario Martone

LUCIO AMELIO/TERRAE MOTUS

LUCIO AMELIO/TERRAE MOTUS

Nazione: Italia
Anno: 1993
Durata: 52'


Lucio Amelio ha iniziato la sua attivit` di gallerista nel 1963 utilizzando le sue energie per portare a Napoli artisti del calibro di Beuys, Warhol, Twombly, Rauschenberg e per sostenere l'affermazione internazionale di artisti meridionali come Longobardi, Paladino, Alfano, Tatafiore. Il suo lavoro più importante risale al 1980, all'indomani del terremoto quando lanciò un appello ai pittori e agli scultori di tutto il mondo per la realizzazione di un'opera che evocasse la tragedia del sisma, destinata a restare a Napoli per sempre. Nacque così Terrae Motus, un'imponente raccolta di tele e sculture a cui lavorarono più di cento autori: una preziosissima collezione, ma soprattutto una straordinaria reazione creativa alla catastrofe, subito ospitata in una delle ville vesuviane, villa Campolieto, e attualmente ricollocata nella Reggia di Caserta. Lucio Amelio è morto nel 1994 e da allora la sua eredit` professionale è stata raccolta dalle sorelle.

Biografia

regista

Mario Martone

(Napoli, 1959) ha cominciato giovanissimo il suo lavoro in teatro. Negli anni ‘80 col suo gruppo Falso Movimento ha creato spettacoli d’avanguardia contaminati col cinema, che hanno affrontato lunghe tournée in tutto il mondo. Il suo primo lungometraggio, Morte di un matematico napoletano, è stato invitato in concorso a Venezia nel 1992, dove ha vinto il Gran premio della giuria. Di lì a tre anni è stato in concorso a Cannes con L’amore molesto, tratto dal primo libro di Elena Ferrante. È stato di nuovo a Cannes nel 1998 con Teatro di guerra, e nel 2004 con L’odore del sangue, protagonista Fanny Ardant. Ha impiegato sei anni per realizzare uno dei suoi progetti più ambiziosi, un lungo film sulla cospirazione italiana nell’800, Noi credevamo, presentato nel 2010 ottenendo un grande successo di pubblico, a cui seguirà un successo ancora più largo, Il giovane favoloso, sul poeta Giacomo Leopardi interpretato da Elio Germano, che porterà più di un milione di spettatori al cinema in Italia, molto amato anche in Francia e in altri paesi. È del 2018 il film su una comune utopista degli inizi del Novecento, Capri-Revolution. Quindi ha realizza due film intrecciati col mondo del teatro napoletano, Il sindaco del rione Sanità da Eduardo De Filippo (2019), e Qui rido io con Toni Servillo nel ruolo del protagonista,in concorso a Venezia nel 2021. Pochi mesi dopo Martone è stato in concorso a Cannes con Nostalgia. Nel corso degli anni Martone, che alterna costantemente teatro e cinema, ha realizzato anche diversi cortometraggi, documentari e film in altri formati. I suoi più recenti sono Laggiù qualcuno mi ama, sul regista e attore Massimo Troisi e presentato alla Berlnale, e Mimmo Jodice. Senza tempo.

FILMOGRAFIA

Nella città barocca (doc., 1984), Morte di un matematico napoletano (1992), Rasoi (mm, 1993), Lucio Amelio/Terrae Motus (doc., 1993), Veglia (doc., 1993), Antonio Mastronunzio pittore sannita (cm, ep di Miracoli – Storie per corti, 1994), L’unico paese al mondo (regia collettiva, 1994), L’amore molesto (1995), Badolato, 10 dicembre 1995. Per Antonio Neiwiller (doc., 1996), Una storia Saharawi (doc., 1996), La salita (cm, ep di I Vesuviani, 1997), La terra trema (coregia/co-director, Jacopo Quadri, doc., 1998), Appunti da Santarcangelo (doc., 1998), Teatro di guerra (1998), Una disperata vitalità (1998), Un posto al mondo (coregia/co-director, Jacopo Quadri, doc., 2000) Nella Napoli di Luca Giordano (doc., 2001), L’odore del sangue (2004), Caravaggio – L’ultimo tempo (mm, doc., 2004), Noi credevamo (2010), La meditazione di Hayez (cm, doc., 2011), Il giovane favoloso (2014), Capri-Revolution (2018), Il sindaco del rione Sanità (2019), Qui rido io (2021), Nostalgia (2022), Laggiù qualcuno mi ama (doc., 2023), Mimmo Jodice. Senza tempo (mm, doc., 2023).

Cast

& Credits

Regia, soggetto e sceneggiatura: Mario Martone.
Fotografia: Angelo Pacchetti.
Montaggio: Gianni Lari.
Interpreti: Lucio Amelio, Joseph Beuys, Andy Warhol, Nino Longobardi, Mimmo Paladino, Ernesto Tatafiore.
Produzione: Milena Ripellino per RAI radiotelevisione italiana, viale Mazzini 14, 00195 Roma, Italia, tel. +39-06-36821.
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