ANOTHER STATE OF MIND

Armati di videotape, Stuart e Small hanno seguito in tournée tra gli Stati Uniti e il Canada due gruppi musicali punk californiani; sei settimane, diecimila miglia, 25 citt`, 45 ore di registrazione. Gli Youth Brigade sono un trio politicizzato guidato da Shawn Stern, chitarra e voce, un giovane idealista che considera il punk rock come un catalizzatore politico. I Social Distortion sono un quartetto guidato da Mike Ness, cantante e chitarrista, più disincantati e rockettari. Su un vecchio scuolabus giallo riadattato, i gruppi partono pieni di speranza per il Nord America, di concerto in concerto, tra il delirio dei fan e voli dai palchi (slam dancing). Con il tempo però le cose peggiorano: in Canada qualcuno abbandona, a Washington il bus si rompe, i gruppi si smembrano e anche i tenaci Youth Brigade devono ammettere il fallimento e tornarsene verso la West Coast. Lungo la strada gli incontri più assortiti: i punk senza futuro di Montreal, i punk cristiani che cantano inni e ascoltano il sermone, i conflitti violenti, i misogini Minor Threat di Washington, i personaggi imprevedibili di un universo giovanile, nella musica come nella vita, costantemente fuori dalla norma americana.

"Scopo del film non era di far vedere punk buoni o cattivi, ma far risaltare le diversit` dei vari ambienti: gli artisti intelligenti, i ragazzi di strada, i punk affaristi; volevamo percorrerne tutta la gamma. È stato un po' come un'indagine sociologica sulla societ` punk. Ci siamo accorti che le donne nella cultura punk sono represse come altrove, e che ci sono tanti ragazzi di grande intuito, ma infelici. Ma soprattutto ci ha colpito il modo gentile con cui ci hanno trattato. Ci sono state anche delle situazioni difficili. Ci sono stati degli scontri, uno particolarmente duro nel Connecticut con una banda di Portoricani. In alcuni ristoranti non ci facevano neppure entrare, e diverse volte siamo stati colpiti o presi a sputi dagli stessi fan del punk, perché pensavano che volessimo sfruttare il loro ambiente, cosa ben lontana dalle nostre intenzioni.
Molto del punk è ancora basato sul vecchio desiderio di essere ribelli e sconvolgere le vecchie signore; ma la maggior parte è un'onesta espressione di sé, prendere le distanze dalle norme prestabilite della societ`. Questo non è un film concerto. Ci interessava la gente che vive il punk. Volevamo far vedere il loro modo di vivere, di pensare. La musica è soltanto un aspetto".

Regia e sceneggiatura: Adam Small, Peter Stuart.
Fotografia (16mm, colore): Adam Small, Peter Stuart.
Musica: Shawn Stem, Mike Ness, Ian MacKaye.
Montaggio: Doug Nichols.
Interpreti: Mike Ness, Shawn Stem, Ian MacKaye, Mok, Mike Trinson, Mark Stem, Dennis Dannell.
Produzione: Stuart/Small Productions, Los Angeles.