2° FESTIVAL INTERNAZIONALE CINEMA GIOVANI
Retrospettiva - Nouvelle Vague

Charlotte et son Jules

Charlotte and Her Boyfriend
di Jean-Luc Godard
Nazione: Francia
Anno: 1958
Durata: 20'


Si vede dalla finestra della stanza di Jean l'arrivo di Charlotte, sull'auto sportiva del suo nuovo "Jules". Bussa, si affaccia alla porta della stanza, fa appena a tempo a dire piano "sono io…" che Jean, convinto che lei sia tornata pentita per chiedere scusa e fare pace, la interrompe con un fiume di parole, una ininterrotta tirata che dura sino alla fine del film. "Lo so che sei tu. Sapevo che saresti tornata ……

A. Farassino
(Jean-Luc Godard, op. cit.)


Finora quest'evoluzione esaustiva e vertiginosamente vorticosa di sentimenti e di idee così care a Godard non era mai stata espressa, e poi in modo così conciso, nel tempo che si impiega a fumare un quarto di sigaro, dodici minuti. Due attori notevoli, quella spontaneit` artificiale che si trovava più accentuata precedentemente, e soprattutto un mirabile soliloquio del protagonista, che rende a perfezione il travolgente gorgo fisico e morale. Nella commedia, Godard può dire tutto quello che pensa attraverso quel che dicono i personaggi. Infatti, quando le sue idee possono suonare scandalose, egli fa in modo che il personaggio che le esprime diventi comico. Ecco perché Charlotte, e anche in A bout desouffle, riesce ad affrontare i pm importanti problemi che si presentano all'uomo senza abbandonare il registro leggero, ed anche spesso a risolverli con estrema intelligenza ed estrema eleganza. Quel che c'è di ammirevole in lui, è che i suoi intellettuali dicono cose estremamente seric inmodo molto naturale, senza pontificare né risultare seccanti; e nessuno prima di lui era ancora riuscito a concretizzare quel che a noi sembra un linguaggio molto astratto; da questo deriva la nostra sorpresa e il nostro riso. (…)

L. Moullet; cit.

Biografia

regista

Jean-Luc Godard

Jean-Luc Godard (Parigi, 1930) è tra i protagonisti assoluti della nouvelle vague, prima come critico militante dei «Cahiers du Cinéma» negli anni ’50, poi come regista fin dall’esordio con Fino all’ultimo respiro (1960). Godard si è imposto in quasi 50 anni di carriera come uno dei più radicali e rigorosi innovatori del linguaggio cinematografico. 

FILMOGRAFIA

À bout de souffle (Fino all’ultimo respiro, 1960), Une Femme est une femme (La donna è donna, 1961), Vivre sa vie (Questa è la mia vita, 1962), Le Mépris (Il disprezzo, 1963), Une Femme mariée (Una donna sposata, 1964), Pierrot le fou (Il bandito delle undici, 1965), Made in USA (Una storia americana, 1966), La Chinoise (La cinese, 1967), Lotte in Italia (1971), Tout va bien (Crepa padrone, tutto va bene, 1972), Numéro deux (1975), Ici et ailleurs (1976), Comment ça va? (1978), Sauve qui peut (la vie) (Si salvi chi può-La vita, 1980), Passion (id., 1982), Prénom Carmen (id., 1983), Je vous salue, Marie (id., 1985), Soigne ta droite (Cura la tua destra, 1987), Histoire(s) du cinéma (TV, 1989-1998), Nouvelle vague (id., 1990), Hélas pour moi (1993), For Ever Mozart (1996), Éloge de l’amour (2001), Notre Musique (2004), Prières pour Refusniks I-II (2004) , Film socialisme (2010), Adieu au langage (Addio al linguaggio, 2014).

Cast

& Credits

Regia, soggetto, sceneggiatura, montaggio: Jean-Luc Godard.
Fotografia: Michel Latouche.
Musica: Pierre Monsigny.
Suono: Jacques Maumount.
Interpreti: Jean-Paul Belmondo, Anne Colette, Gérard Blain.
Produzione: Pierre Braunberger per Les Films de la Pléiade.
Distribuzione: Unidex.
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