2° FESTIVAL INTERNAZIONALE CINEMA GIOVANI
Tematiche Giovanili 1984

Da Leitai

Health Warning
di KirkWong (Che-Keung Wong)
Nazione: Hong Kong
Anno: 1983
Durata: 85'


All'inizio del ventunesimo secolo una serie di errori tecnologici ha causato il disastro globale. L'economia mondiale è crollata. L'ordine sociale si è spezzato. I giovani sopravvissuti che vagano per le strade buie sono attratti da club tribali in cui si praticano le arti marziali, sorti d'improvviso in questo mondo senza futuro. Il culto della pura forza fisica domina le loro vite. L'allenamento è ossessivo, la competizione è un feticcio. Ah Wai e Ah Gai sono allievi dello Straights Martial Arts Club, che reincarna le virtù tradizionali. I loro rivali appartengono alla EX Gang, un club di arti neomarziali che propaganda un edonismo decadente per attirare gli adepti. Sotto la guida autoritaria del loro capo, i membri della EX Gang si allenano con l'aiuto di stimolanti esotici e di pratiche mediche artificiali e bizzarre. La maggior parte dei membri si è sottoposta alla lobotomia per aiutare meglio il proprio capo nella lotta per il controllo assoluto. Ah Wai e Ah Gai diventano amici di Monique e Viva, che lavorano per la EX Gang come hostesscarnefici e che introducono i due giovani alle droghe, ad altri piaceri e ai pericoli che culmineranno in uno scontro mozzafiato tra Ah Wai e il capo della EX Gang...

Hai deciso di fare un film di fantascienza, e si tratta di una scelta piuttosto inusuale.
Sì, questo tipo di idea mi attirava. Speravo che avesse più successo, così anche altri registi avrebbero cercato di fare film di questo tipo. In effetti sono sicuro che molte persone siano piuttosto frustrate cercando di trovare nuovi modi per girare film sul kung fu.

Credo che Da leitai sia un film abbastanza coraggioso, perché cerca di fare qualcosa del genere.
Qualcuno doveva farlo. Qualcuno doveva fare il primo passo, correndo molti rischi. Ero cosciente del pericolo ma volevo correre il rischio. Sul lungo periodo credo che sia meglio cercare di fare qualcosa di diverso ogni volta, perché se vai avanti a fare sempre lo stesso film finisci in un vicolo cieco. Ma se ogni volta cerchi di fare qualcosa di nuovo, ebbene, vinci qualcosa e perdi qualcosa. Se punti sempre sullo stesso numero, a lungo termine finisci col perdere. Forse vinci un paio di volte. È abbastanza tremendo, non credi? Allo stesso modo, credo che il pubblico finirebbe con lo stufarsi dello stesso tipo di film ripetuto mille volte.

Credi che sia possibile a Hong Kong fare film non puramente commerciali?
Sì, certo. Ma prima devi imparare le regole. Non puoi iniziare pensando di fare qualcosa di totalmente diverso da ciò che il pubblico si aspetta, e poi sperare nel miracolo del successo.

Che tipo di cose pensi che si debbano fare prima?
Per prima cosa devi essere sicuro che il film sia divertente. Fare un film divertente è gi` una grande sfida e soddisfa molti registi. Qualsiasi regista che abbia l'ambizione di fare i film che vuole dovrebbe prima cercare di raggiungere questo obiettivo. Dopo di che si possono mettere altre cose nel film, ma credo che non stia bene fare un film che non sia per nulla divertente. (...)

Alcuni hanno detto che Da leitai assomiglia un po' a Blade Runner. Pensi che sia vero?
Sì. Assomiglia un po'a Blade Runner. Vedo e amo molti film, e di solito finiscono nella banca della mia memoria. Non è mia intenzione esplicita trasportare nel mio film una scena di un altro film, ma se mi piace qualcosa, in qualche modo spunta nel mio lavoro.

Pensi che molti film di Hong Kong siano dominati dal mito della fuga?
Oh sì. La gente vuole fuggire. Anch'io lo voglio.

È per questo che fai i film?
Sì. Elaboro semplicemente la mia fantasia. Mi metto nei panni del protagonista ed elaboro la sua vita. Quando faccio un film vivo la vita di qualcun'altro per sei mesi o giù di lì. È come avere molte vite in una: è un'esperienza! È questo che rende interessante il fare film. Non credo di sforzarmi troppo per mettere in un film i miei sentimenti personali. Accade naturalmente. Non leggo molti libri ma devo pur sempre basarmi su qualcosa la mia intuizione.

Come definiresti un tipico film di Hong Kong?
Un film che cerca con molto sforzo di piacere al pubblico è un tipico film di Hong Kong. Alle volte con troppo sforzo.

Ma allora si presume che il regista sappia che cosa piace al pubblico. Che cosa pensi che piaccia al pubblico di Hong Kong?
Vedi, a Hong Kong è come un gioco d'intelligenza. Il pubblico ama cercare di mettere nel sacco il regista. Così, se il regista dimostra al pubblico di averlo messo nel sacco con il film, il pubblico è contento. Se il pubblico pensa di aver messo nel sacco il regista, allora creder` di aver sprecato del denaro per vedere il film! Ma anche se il regista è un pochettino troppo intelligente nel mettere nel sacco il pubblico, questo si sente a disagio. Il pubblico non ama che lo si faccia passare per sciocco. Fino ad un certo punto vogliono seguire il film, e poi esserne trasportati.

Il pubblico vuol essere un passo avanti e contemporaneamente essere sorpreso.
Sì. Un film di successo a Hong Kong è un film che sta appena un passo avanti al pubblico, non due, né uno indietro. Non credo che questo succeda altrove nel mondo: il pubblico di Hong Kong ha una reazione così immediata, come il Nescafé appena messo nell'acqua! È qualcosa di molto tipico per Hong Kong. Mi sembra divertente: sono contento di partecipare alla partita, ma so anche di dover fare molta attenzione a non camminare troppo in fretta o troppo adagio. Il problema è mantenere il giusto passo.

Fare film a Hong Kong è sempre una scommessa, come le corse dei cavalli o il gioco del mahjong, e il pubblico che va al cinema vuole un po' di dare e avere.
Sì. Vogliono essere sorpresi e insieme sapere di essere sincronizzati con il regista.

Una delle qualit` del cinema è che può preparare la gente a modi diversi di vedere le cose. Per esempio un nuovo modo di vedere la citt` o i suoi rapporti.
Hong Kong è un luogo molto particolare. Ci sono molte cose che accadono in citt`; c'è una sorta di corrente sotterranea di energia e per essere un regista di successo devi sentire questo tipo di energia. Devi leggere molti giornali, stare per strada, andare nei locali, mescolarti alla gente. Non va bene isolarsi e credere di fare un buon film. Il pubblico a Hong Kong è formato soprattutto da un particolare tipo di persone. Una larga maggioranza va al cinema abbastanza regolarmente. Questo gruppo ha il proprio vocabolario, una specie di gergo. Così per essere un regista di successo, dal punto di vista commerciale, devi lavorare al loro livello, e se hai un po' di rispetto per te stesso in quanto regista devi anche avere un certo stile autonomo.

Per te qual è la cosa più importante quando inizi a fare un film: il produttore, il pubblico, la tua idea?
Dipende dalle volte. A volte è l'idea, a volte è il produttore, a volte è il pubblico. Davvero, non c'è una regola fissa.


(Intervista raccolta da Roger Garcia).

Biografia

regista

Kirk Wong (Che-Keung Wong)

Che-Keung Wong è nato ad Hong Kong nel 1949. Lasciata la scuola entra nell'industria della moda. Nel 1974 studia a Londra prima come stilista di moda e poi come scenografo. Lavora alla televisione e in teatro. Nel 1978 ritorna a Hong Kong dove produce un cospicuo numero di serials televisivi. Nel 1980 lascia la televisione per passare al cinema.

FILMOGRAFIA

The Club (1981), Healt Warning (1983), Lifeline Express (1984).

Cast

& Credits

Regia: Kirk Wong.
Sceneggiatura: Gerald Liu.
Fotografia (colore): Larry Siu.
Musica: Jim Shum.
Montaggio: David Wu.
Interpreti: Wong Lungwai, Ko Hung, Lui Leungwai, Venue Nguyen, Monica Lam. Produzione: Dennis Chiu, Ringo Wong, Andy Hung per la Verdull Ltd. LaeCha-Kok, Amusement Park, Kowloon, Hong Kong.
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