End Of The Real

Bill Tyler è un direttore del montaggio che lavora con due assistenti in una piccola casa di produzione indipendente. Bill è un professionista, Bill ha esperienza, ma Bill ha questo problema... non può distinguere tra il tipo di realtà che è costretto a creare per lo schermo e quella che vive nella vita quotidiana. Il suo dilemma diventa un'ossessione che lo consuma, e ad un certo punto monta se stesso...

La sceneggiatura scritta da Andy era così sviluppata da permettermi di iniziare il lavoro appena la ebbi tra le mani. Retrospettivamente sento che avrei potuto impiegare più tempo a lavorare con gli attori, sviluppando il rapporto tra Tyler e i suoi colleghi. Il tempo non era molto, e dopo un paio di giorni di prove iniziammo a girare. Nel giro di una settimana una gran parte del film era stata girata, e potemmo concentrarci sulle scene più difficili di Tyler.
Mi ero preso un bel po' di tempo per il montaggio, perché ero impegnato in altri progetti e dovevo dividere il mio tempo tra il montaggio e il doppiaggio. Il montaggio fu certamente importante, e passai dieci giorni a provare con la parte centrale del film, cercando di armonizzare il contenuto e la forma.
Benché a volte mi sentissi a disagio, come il protagonista, e benché mi abbiano sentito pronunciare involontariamente alcune frasi del suo dialogo, non ho mai dubitato del valore del progetto e sono contento del risultato (Tony Combes).

Regia: Tony Combes.
Sceneggiatura: Andy Hibbert.
Fotografia (16mm colore): Rob Goldie.
Suono: Shelley Williams.
Montaggio: Tony Combes.
Interpreti: Douglas Roe (Bill Tyler); Mark Straker (Martin Whittaker); Geoff Atwell (Pete Bland); Alan Phillips (Tom Henderson).
Produzione: Mandy Draper, Phil Day, Tony Combes.