Nazione: Francia
Anno: 1961
Durata: 20'


Resta il fatto che, in questo festival, l'unica opera che sia davvero un'opera, l'unico film che sia davvero un film, che riveli la presenza d'un autore, d'un artista, d'uno sguardo, d'uno stile, che non proponga al giudizio una realizzazione più o meno felice, più o meno moderna, ma una messa in scena, che appartenga insomma al genere di film che a noi dei "Cahiers" piace lodare è Gala di Jean-Daniel Pollet. Alcuni gli rimproverano scioccamente di ripetere l'exploit di Pourvu qu'on ait l'ivresse: significa non capire niente né dell'uno né dell'altro. Questa volta si tratta d'un locale notturno della Martinica e non d'una balera di Nogent, ma non è qui il punto. L'utilizzazione dello scope porta più un mutamento di morale che di stile. Pollet a saputo trarre dallo schermo largo, a modo suo, degli effetti tanto poetici quanto quelli di Demy in Lola. Possiede la qualit` essenziale del cineasta, che è il senso della pura esistenza delle cose, in ciò che ha di estremamente necessario ed estremamente azzardato: per questo i suoi mostri non appartengono al ciarpame tradizionale dell'"insolito", ma fanno pensare a Jean Vigo. Gala ci d` il raro piacere di assistere a una sorta di rinascita perpetua del tempo e delle cose. L'immagine vibra, è musica. Siamo ansiosi di veder mantenute simili promesse.

("Cahiers du Cinéma", n. 127, 1962)

Biografia

regista

Jean-Daniel Pollet

Jean-Daniel Pollet (La Madeleine, Francia, 1936 - Cadenet, Francia, 2004), cineasta difficilmente assimilabile a una scuola o tendenza, ha deciso al liceo di fare il regista e da quel momento si è dedicato al cinema con alterne fortune: basti pensare a La ligne de mire (1960), mai mostrato al pubblico e pesantemente attaccato dalla nouvelle vague, o, al contrario, allo stesso Méditerranée, accolto invece come un capolavoro dai «Cahiers du cinéma». Il sodalizio artistico con Claude Melki, l’impegno durante il maggio francese, la frequentazione degli ambienti del Cinema Nôvo brasiliano sono tutti elementi che rientrano nel cinema di Pollet, scomparso nel 2004 dopo una lunga e proficua carriera. Nel 1998 il Torino Film Festival gli ha dedicato una retrospettiva completa.

FILMOGRAFIA

Bassae (cm, 1964), Une balle au cœur (1965), Le Horla (mm, 1966), La femme aux cent visages (cm, 1966), Les morutiers (cm, 1966), Tu imagines Robinson (1967), L’amour c’est gai, l’amour c’est triste (1968), Le maître du temps (1970), Le sang (1972), L’ordre (1973), L’acrobate (1975), Pascale et Madi (cm, 1976), Pour mémoire (1980), Au père Lachaîse (cm, 1986), Contretemps (1988), Trois jours en Grèce (1990), Dieu sait quoi (1996).

Cast

& Credits

Regia: Jean-Daniel Pollet.
Fotografia: Alain Levent.
Musica: Antoine Duhamel.
Interpreti: Claude Melki, Gessip Legitimus.
Produzione: Jean-Daniel Pollet.
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