Going Down

La storia di 24 ore nella vita di quattro ragazze che vivono nel cuore della città. Karli, Jane, Jackie e Ellen sono amiche da anni. Sanno come sopravvivere giorno dopo giorno nella giungla urbana. Nessuna mette veramente in dubbio il proprio stile di vita, ma ora, prima che la notte finisca, ciascuna di loro si accorgerà che stanno correndo in un vicolo cieco. Karli partirà per New York all'alba. Non è sicura del perché suo padre le ha dato un biglietto aereo e un po' di soldi; e comunque là le cose andranno meglio. Le altre ragazze vogliono fuggire quando si accorgono che la vita non sarà la stessa dopo la partenza di Karli.
Le loro idee tuttavia non sono per nulla chiare. Jackie sta considerando seriamente di prostituirsi, Ellen vuole un lavoro e un fidanzato e Jane deve combattere con l'alcolismo. Tutte però sanno che queste soluzioni non costituiranno una vera via di uscita.
La loro notte diventa un'odissea attraverso relitti umani, tipi eccentrici, viziosi e personaggi notturni; una generazione prematuramente stanca della vita e del mondo. È un viaggio che unisce le quattro protagoniste, separandole dagli altri e spingendole a interrogarsi sull'egoismo e sul valore dell'amicizia. L'umorismo sconsolato di fronte ad una situazione apparentemente senza vie d'uscita si trasforma infine in determinazione, e quando le ragazze danno l'addio a Karli c'è già la speranza.

Come disse una volta Tiny Tim, "c'è stato molto sangue nel fiume del tempo". Ciò è molto adatto a descrivere la realizzazione di Going Down. La sceneggiatura iniziò nel 1977 ad opera di quattro ragazze che si trovavano esattamente nella stessa situazione personale che il film descrive. Esse volevano parlare di come vivevano e di dove le loro vite stessero andando e volevano esprimersi in modo che i loro coetanei potessero capire facilmente. Haydn Keenan fu coinvolto e iniziò così un'emozionante serie di incontri (o di scontri) per la definizione della sceneggiatura. Diversi enti governativi (effettivamente quasi tutti) furono approcciati per ricevere un finanziamento, senza alcun risultato. Questi enti erano terrificati, dicevano che non si poteva fare, che nessuno voleva vedere questo tipo di cose e che comunque nella realtà non esistono persone simili ai personaggi del film. Ci dissero di smetterla di scocciare. Ubbidimmo e il risultato è la realizzazione del film che volevamo e si tratta di un film veramente indipendente. Nell'agosto del 1980 iniziammo le riprese, con 5000 dollari a disposizione. Si trattava di un rischio enorme e molti dell'industria cinematografica pensavano che fossimo pazzi. Eravamo semplicemente disperati. Going Down non era di certo il tipo di film che poteva venir interrotto soltanto per la mancanza di finanziamenti. Diversamente dalle istituzioni ufficiali, singoli personaggi dell'industria cinematografica ci aiutarono dandoci informazioni, imprestandoci le apparecchiature e in generale offrendoci quell'appoggio morale che è così necessario quando non si dispone di niente altro. Anche gli attori e i tecnici investirono del denaro per aiutarci a finire le riprese. Tre delle autrici decisero di recitare se stesse, mentre Tracy Mann fu scelta per impersonare il quarto membro del gruppo.
Quando le riprese furono terminate, si iniziò il montaggio e cominciò ad affluire denaro dal settore privato, con molta lentezza e con molta difficoltà. C'era bisogno di alcune riprese supplementari, ma a causa di polemiche non superabili con una delle tre autrici-attrici, fu necessario sostituirla. Scegliemmo Verra Plevnik per recitare la parte di Jane e le riprese ricominciarono di nuovo in agosto, ma questa volta l'anno era il 1981. L'80% del film doveva essere rifatto, e finimmo in tre settimane. Di nuovo iniziammo il montaggio. A marzo dell'82 eravamo giunti quasi al termine. Un altro weekend di riprese e un po' di musica avrebbero concluso il lavoro. La tragedia ci colpi nel febbraio dell'82. Tre giorni prima di finire il proprio lavoro nel film, Verra Plevnik fu uccisa in un incidente d'auto sulla strada per Melbourne. La sceneggiatura andava modificata e la sua ultima scena doveva essere ricostruita a partire dalle riprese che già avevamo fatto. Due settimane più tardi il nostro secondo assistente alla regia, Chris Maudson, uno dei personaggi più amati dell'industria cinematografica di Sydney, mori improvvisamente per un tumore al cervello. Tutti noi pensavamo di dover assolutamente finire ciò che per i nostri due amici era rimasto incompiuto.
L'industria musicale a questo punto ci venne in aiuto. Quando mostrammo il film ad un numero sempre maggiore di agenti musicali, ci venne offerta una grande mole di materiale. La generosità e la capacità professionale ci colpirono positivamente. Ce l'avevamo quasi fatta. Un'ultima corsa suicida fino al 30 giugno 1982 e il lavoro era compiuto. Ora è passato esattamente un anno dalla fine del film. Abbiamo lottato invano coni distributori australiani, più interessati ai fiaschi che ai successi. Questa lotta ora è finita e i giovani australiani saranno in grado di giudicare in prima persona il valore di cinque anni di lavoro.

Regia: Haydn Keenan.
Sceneggiatura: Julie Barry, Melissa Woods, Moira MacLaineCross.
Fotografia (colore): Malcolm Richards.
Suono: Lloyd Carrick, Little Ashley.
Scenografia: Melody Cooper.
Montaggio: Paul Healy.
Interpreti: Tracy Mann (Karlie), Verra Plevnik (Jane), Julie Barry (Jackie), Moira MacLaineCross (Ellen), Esben Storm (Michael), David Argue (Greg).
Produzione: Haydn Keenan.
Distribuzione: Smart St. Films Pty., 3/30 Lamrock Avenue, Bondy Beach, Sydney.