2° FESTIVAL INTERNAZIONALE CINEMA GIOVANI
Retrospettiva - Nouvelle Vague

L'homme qui vendit la tour Eiffel in Les plus belles escroqueries du monde

The Man Who Sold the Eiffel Tower in The World's Most Beautiful Swindlers
di Claude Chabrol
Nazione: Francia
Anno: 1963
Durata: 18'


Un trio d'imbroglioni incontra un tedesco maniaco della tour Eiffel, di cui colleziona ogni riproduzione in miniatura e che esercita su di lui un enorme potere sessuale. Il trio gli "vende" la vera torre al prezzo del suo peso in ferro. Il tedesco si fa arrestare quando vuole salire sulla torre senza pagare mentre i tre imbroglioni si dividono il bottino.

G. Brancourt
(Chabrol, Seghers, Paris 1971)


Dopo aver fatto Landru ho fatto uno sketch, Les plus belles escroqueries du monde, una farsa di un individuo che vende la Tour Eiffel in Germania a dei ferrivecchi per il valore del ferro. Egli ha una.piccola Tour Eiffel nel proprio giardino. E molto bella. Nella prima inquadratura si vede la Tour Eiffel coperta di neve. Poi compare l'enorme becco di un annaffiatoio che bagna la torre. E si vede che non è neve ma sapone: l'uomo sta lavando la sua Tour Eiffel. Dopo di che la copre! La vende per un prezzo irreale perché il ferro ha una specie di mito collegato ad esso, sebbene non sia possibile vendere un mito. Devo farlo in Cinemascope. La Tour Eiffel rende ottimamente sullo schermo.

C. Chabrol
("Movie", n. 10, 1963)


In uno stile che tutto sacrifica alla necessit` e all'efficacia, Chabrol racconta un'autentica truffa, quindi incredibile. L'argomento era gi` "alla Chabrol", ma qui esagera. Trattando in poco tempo un modesto soggetto, va dritto all'essenziale e dice senza una sola scena inutile che cosa ha gi` provato (dopo Guitry, ma in maniera diversa), sapendo che oltre un certo limite, il falso si trasforma nel suo contrario, così Catherine Deneuve confessa a Cassel di preferirlo con il suo naso finto (che è in realt` il suo), quando Cassel ostenta (come se fosse il naso autentico) quello che Gance aveva affibbiato a Ferrer. Perciò è sottolineato il comportamento che considera il vero per il falso senza cercare di convincere nessuno. Ed effettivamente, a chi può giovare, dal momento che Chabrol fa di meglio: dimostra (e lo fa) qual è il meccanismo della realt`. Nella confusione nella quale viviamo, lui d` un ordine, da cui deriva che, abituati al disordine, molto spesso nei suoi film si vede soltanto caos. Qui, alla logica terrificante del tedesco nella sua accecante ossessione, risponde quella della regia che cerca di dimostrare come sia alienante il cammino di Blanche opponendogli quello effettuato con piena consapevolezza da un Briquet che si sganascia dalle risate in un angolo e da un Maury ammiccante, quasi un'incarnazione dello spirito che governa il film.
Oltre ad essere una farsa molto ben riuscita, il film ha dunque il merito di puntualizzare, se ancora era necessario, il comportamento del regista e di rimandare agli altri frammenti dell'opera latori di risonanze più profonde.

J. Bontemps
("Cahiers du Cinéma", n. 159, 1964)

Biografia

regista

Roman Polanski


FILMOGRAFIA

filmografia essenziale/essential filmography
Nózw wodzie (Il coltello nell’acqua, 1962), Repulsion (Repulsione, 1965), Cul-de-sac (id., 1966), The Fearless Vampire Killers (Per favore… non mordermi sul collo, 1967), Rosemary’s Baby (Rosemary’s Baby - Nastro rosso a New York, 1968), Macbeth (id., 1971), Chinatown (id., 1974), Le Locataire (L’inquilino del terzo piano, 1976), Tess (id., 1979), Bitter Moon (Luna di fiele, 1992), Death and the Maiden (La morte e la fanciulla, 1994), The Pianist (Il pianista, 2002), J’accuse (L’ufficiale e la spia, 2019).

Roman Polanski

Si trasferisce in Polonia nel 1937. Dopo l’invasione nazista, viene rinchiuso con la famiglia nel ghetto di Cracovia: la madre viene deportata e uccisa ad Auschwitz mentre il padre sopravvive al campo di concentramento di Mauthausen-Gusen. Durante gli studi alla Scuola di cinema di Łódź, presso la quale si diploma nel 1959, gira diversi cortometraggi, tra cui Dwaj ludzie z szafą (Due uomini e un armadio, 1958) che vince numerosi premi in festival internazionali. Nel 1962 esordisce nel
lungometraggio con Il coltello nell’acqua. Nonostante il film susciti le critiche delle autorità polacche, ottiene un grande successo di pubblico e vale al regista la prima nomination all’Oscar e il Premio della critica alla Mostra di Venezia. Trasferitosi a Londra nel 1963, Polanski realizza tre film scritti in collaborazione con Gérard Brach: Repulsione (1965), che ha per protagonista Catherine Deneuve, Cul de sac (1966), che conquista l’Orso d’oro al Festival di Berlino e Per favore non mordermi sul collo
(1967), prodotto dalla MGM e interpretato dalla futura moglie Sharon Tate. Nel 1968 si trasferisce negli Stati Uniti dove gira Rosemary’s Baby (1968), un horror di ambientazione newyorkese che vede protagonisti John Cassavetes e Mia Farrow. Nell’agosto del 1969 Sharon Tate viene brutalmente assassinata da alcuni membri della Family di Charles Manson. Nel 1971 Polanski fa ritorno in Inghilterra per
dirigere una riduzione cinematografica del Macbeth (1971), il suo primo film dopo
l’omicidio della moglie. Che? (1972), girato in Italia e interpretato da Marcello Mastroianni, è il preludio del ritorno a Hollywood, dove realizza per la Paramount Chinatown (1974), omaggio ai classici del cinema noir statunitense con Jack
Nicholson nel ruolo principale. Nello stesso anno Polanski inaugura al Festival di Spoleto una prolifica carriera teatrale, curando la regia di Lulu di Alban Berg. Nel film successivo, L’inquilino del terzo piano (1976), fotografato da Sven Nykvist e
tratto da un romanzo di Roland Topor, Polanski veste i panni del protagonista, un timido immigrato polacco ossessionato da un istinto suicida. Coinvolto in uno scandalo sessuale che lo porterà a essere condannato da un tribunale americano, nel 1978 Polanski è costretto ad abbandonare gli Stati Uniti e si stabilisce in Francia, dove gira Tess (1979). Realizza quindi Pirati (1986) al quale segue Frantic (1987) interpretato da Harrison Ford e dalla futura moglie Emmanuelle Seigner, protagonista anche dei successivi Luna di fiele (1992) e La nona porta (1999). Nel 1994 Polanski è interprete insieme a Gérard Depardieu di Una pura formalità di Giuseppe Tornatore e realizza La morte e la fanciulla. Nel 2002 ottiene la Palma d’oro al Festival di Cannes e l’Oscar alla regia con Il pianista e due anni dopo dirige Oliver Twist, tratto dall’omonimo romanzo di Charles Dickens.

FILMOGRAFIA

Morderstwo (cm, 1956), Uśmiech zębiczny (cm, 1956), Rozbijemy zabawę (cm, 1957), Dwaj ludzie z szafą (cm, 1958), Lampa (cm, 1959), Gdy Spadają anioły (cm, 1959), Le Gros et le maigre (cm, 1960), Ssaki (cm, 1962), Nóż w wodzie (Il coltello nell’acqua, 1962), Les Plus belles escrocqueries du monde (ep. La rivière de diamants; Le più belle truffe del mondo, ep. La collana didiamanti, mm, 1964), Repulsion (Repulsione, 1965), Cul-de-sac (Cul de sac, 1966), The Fearless Vampire Killers (Per favore non mordermi sul collo, 1967), Rosemary’s Baby (Rosemary’s Baby - Nastro rosso a New York, 1968), Macbeth (id., 1971), What? (Che?, 1972) Chinatown (id., 1974), Le Locataire (L’inquilino del terzo piano, 1976),
Tess (id., 1979), Pirates (Pirati, 1986), Frantic (id., 1988), Bitter Moon (Luna di fiele, 1992), Death and the Maiden (La morte e la fanciulla, 1994), Gli angeli (videoclip, 1996), The Ninth Gate (La nona porta, 1999), The Pianist (Il pianista, 2002), Oliver Twist (id., 2005), Chacun son cinéma (ep. Cinéma érotique, cm, 2007).

SPOT PUBBLICITARI/COMMERCIALS
Marie Claire (1981), Chanel Antaeus (1982), Kronenburg (1982), Peugeot 309 (1986), Vanity Fair, Compratore d’anime (1990), Parisienne, Parisienne People (1999), XelionBanca, My Economy (2000), Associazione Europea contro le leucodistrofie (2003).

Ugo Gregoretti

Hiromichi Horikawa

Claude Chabrol

Claude Chabrol (Parigi, Francia, 1930) trascorre l’infanzia a Sardent nella Creuse e fin da giovanissimo mostra interessi per la letteratura poliziesca e per il cinema, fondando a 13 anni il primo cineclub del paese. Dopo la guerra si trasferisce a Parigi, dove si iscrive alla Facoltà di Lettere e dove ha modo di coltivare più a fondo la passione per il cinema. Entrato in contatto con i coetanei Truffaut, Godard, Rohmer e Rivette, inizia a lavorare come critico cinematografico per la rivista «Revue du Cinéma» e per i «Cahiers du Cinéma». In veste di critico, Chabrol ha modo di costruirsi una precisa posizione estetica, già con l’idea di diventare egli stesso un regista; fondamentale, a proposito, l’interesse per il cinema di Alfred Hitchcock, al quale dedica, insieme a Rohmer, una celebre monografia nel 1957. Al contrario dei suoi colleghi critici, tutti futuri autori della nouvelle vague, prima di diventare regista Chabrol non lavora come aiuto regista e non realizza cortometraggi, ma esordisce direttamente nel lungometraggio con Le Beau Serge (1959), realizzato grazie a un’inaspettata eredità della moglie. Nell’estate dell’anno successivo gira quindi I cugini, secondo titolo di una ricchissima filmografia che, sviluppandosi al ritmo di quasi un film all’anno, percorrerà 4 decenni e arriverà a comprendere oltre 50 titoli (l’ultimo è La commedia del potere, 2006).

FILMOGRAFIA

Le Beau Serge (id., 1958), Les Cousins (I cugini, 1959), À double tour (A doppia mandata, 1959), Les Bonnes femmes (Le donne facili, 1960), Les Godelureaux (I bellimbusti, 1961), Les Sept péchés capitaux (ep. L’Avarice, I sette peccati capitali, ep. L’avarizia, 1962), L’OEil du malin (1962), Ophélia (id., 1963), Landru (id., 1963), Les Plus belles escroqueries du monde (ep. L’homme qui vendit la Tour Eiffel; Le più belle truffe del mondo, ep. L’uomo che vendette la Torre Eiffel, 1964), Le Tigre aime la chair fraiche (La Tigre ama la carne fresca, 1964), Paris vu par (ep. La Muette, 1965), Marie-Chantal contre docteur Kha (Marie Chantal contro il dr. Kha, 1965), Le Tigre se parfume à la dynamite (La Tigre profumata alla dinamite, 1965), La Ligne de démarcation (1966), Le Scandale (Scandale - Delitti e champagne, 1967), La Route de Corinthe (Criminal Story, 1967), Les Biches (Les Biches - Le cerbiatte, 1968), La Femme infidèle (Stéphane, una moglie infedele, 1969), Que la bête meure (Ucciderò un uomo - Hallucination, 1969), Le Boucher (Il tagliagole, 1969), La Rupture (All’ombra del delitto, 1970), Juste avant la nuit (1971), La Décade prodigieuse (Dieci incredibili giorni, 1971), Docteur Popaul (Trappola per un lupo, 1972), Les Noces rouges (L’amico di famiglia, 1973), Nada (Sterminate «Gruppo Zero», 1974), Nouvelles de Henry James (ep. De Grey; Le Banc de la désolation, TV, 1976), Histoires insolites (ep. Monsieur Bébé; Nul n’est parfait; Une invitation à la chasse; Les Gens de l’été, TV, 1974), Une partie de plaisir (Una gita di piacere, 1975), Les Innocents aux mains sales (Gli innocenti dalle mani sporche, 1975), Les Magiciens (Profezia di un delitto, 1976), Folies bourgeoises (Pazzi borghesi, 1976), Madame le juge (ep. 2+2=4, TV, 1977), Alice ou la dernière fugue (1977), Les Liens du sang (Rosso nel buio, 1978), Violette Nozière (id., 1978), Il était un musicien (ep. Monsieur Liszt; Monsieur Prokofiev; Monsieur Saint- Saëns, TV, 1978), Histoires insolites (La Boucle d’oreille, TV, 1979), Fantômas (ep. L’Echafaud magique; Le Tramway fantôme, TV, 1980), Le Cheval d’orgueil (1980), Le Système du docteur Goudron et du professeur Plume (TV, 1981), Les Affinités électives (TV, 1981), M. le maudit (TV, 1982), La Danse de mort (TV. 1982), Les Fantômes du chapelier (I fantasmi del cappellaio, 1982), Le Sang des autres (Il sangue degli altri, 1984), Poulet au vinaigre (1985), Inspecteur Lavardin (Ispettore Lavardin, 1986), Masques (Volto segreto - Masques, 1986), Le Cri du hibou (Il grido del gufo, 1987), Une affaire de femmes (Un affare di donne, 1988), Les Dossiers secrets de l’inspecteur Lavardin (ep. L’Escargot noir; Maux croisés TV, 1988), Jours tranquilles à Clichy (Giorni felici a Clichy, 1990), Dr. M (Doctor M, 1990), Madame Bovary (id., 1991), Betty (id., 1992), L’OEil de Vichy (1993), L’Enfer (L’inferno, 1994), La Cérémonie (Il buio nella mente, 1995), Cyprien Katsaris (TV, 1996), Rien ne va plus (id., 1997), Au coeur du mensonge (Il colore della menzogna, 1999), Merci pour le chocolat (Grazie per la cioccolata, 2000), Les Redoutables (ep. Coup de vice, TV, 2001), La Fleur du mal (Il fiore del male, 2003), La Demoiselle d’honneur (2004), L’Ivresse du pouvoir (2006). 

Cast

& Credits

Regia: Claude Chabrol.
Soggetto e sceneggiatura: Paul Gégauff.
Fotografia: Jean Rabier.
Musica: Pierre Jansen.
Interpreti e personaggi: Jean-Pierre Cassel (l'imbroglione), Francis Blanche (l'acquirente).
Produzione:Ulysse (Pierre Roustang, Parigi), Primex, Vides (Rorna), Caesar (Amsterdam), Toho (Tokio).
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