Nazione: Francia
Anno: 1955
Durata:


A La Chapelle-Basse-Mer, vicino a Nantes, vivono lo zoccolaio, sua moglie e il loro figlio adottivo, Claude, che lavora dal sarto del villaggio. La settimana trascorre, come tutte le settimane, con le sue piccole faccende, i soliti gesti ripetuti del lavoro, e gli avvenimenti: muore un vecchio amico; lo zoccolaio compra una nuova carriola per sua moglie.
La domenica, dopo la messa al villaggio, la anziana coppia se ne va da sola a pescare sulle sponde della Loira. Claude, che è con una ragazza, non è andato.

("Cinéma", n. 271, 1981)


Ho preso spunto da un ricordo di infanzia: lo zoccolaio e sua moglie mi ricordavano il periodo della guerra, in cui i bambini delle citt` erano sfollati in campagna: io sono andato dai nonni. Sono questi ricordi di infanzia, di vacanze, di campagna, queste immagini del Val de Loir che mi hanno fatto venire voglia, tempo dopo, a Parigi, di fare questo film, che fosse come una riflessione sulla vecchiaia. L'idea base del film era questa: una specie di felicit` trovata all'interno di se stessi, dopo una vita spesa bene e molto saggia. Contrariamente a come ho fatto in seguito, l'ho girato con un découpage molto preciso, perché non sapevo dove andavo e volevo sapere se potevo usare una macchina da presa … In realt`, me l'ero dimenticato, si trattava, di un "remake": avevo fatto, in 9,5, una prima versione di Le sabotier verso i quindici-sedici anni, prima di andare a Parigi. Era soltanto un documentario, molto più che il secondo perché io mi trovavo in loco, mi trovavo in quella casa: pertanto non avevo il ricordo di quella casa, ma ho filmato quel che avevo davanti.

La riflessione l'ha aggiunta in seguito…
Esatto: C'erano esattamente le medesime scene, perlomeno nelle loro linee fondamentali, per esempio, quella della lavorazione degli zoccoli; c'era gi` qualche scena in cui veniva ripreso lo zoccolaio fuori della sua bottega; ma l'ambiente era filmato come tale: c'era un albero in fondo al giardino, un pesco, che io trovavo molto bello e che faceva parte della casa; tuttavia allora non c'era nessuna traccia di quel che stava attorno allo zoccolaio. Tutto quello che di nuovo ho aggiunto in seguito era vero: la moglie, il bambino adottato perché lei non poteva avere figli… (…)

J. Demy
("Cahiers du Cinima ", n. 155, 1964)


"Demy, con Le sabotier, ha gi` fatto un cinema al di 15 della verit`. Si è ancorato a questa realt` in cui la vita risponde ancora agli immutati ritmi elementari del cosmo: il lavoro, il riposo, le stagioni…, come ai gesti elementari, precisi, dell'artigiano. Ci ha trascinati alla deriva della realt`, fino alla luce bianca della morte".

Michel Delahaye
("Cahiers du Cinéma, n. 189)

Biografia

regista

Jacques Demy

FILMOGRAFIA

LE BEL INDIFFÉRENT (1955); LE SABOTIER DE VAL DE LOIRE (1955); LOLA ( 1960); LA BAIE DES ANGES (1962); LES PARAPLUIES DE CHERBOURG (1963)

Cast

& Credits

cortometraggio

Regia, sceneggiatura: Jacques Demy.
Fotografia: Georges Lendi.
Montaggio: Anne-Marie Cotret.
Musica: Elsa Barraine.
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