No Tollkeeper At The Gate

Il film si apre con un margine. Questo e il 'territorio limite' in cui si rischia di precipitare senza sapere dove, ad ogni istante. In questo luogo le inibizioni scompaiono: vediamo un uomo parlare con una soglia. Precipiterà in un caos alchemico oppure risorgerà, raggiungendo un livello superiore nell'evoluzione del suo spirito.
Definiamo sempre le maschere come oggetti che nascondono qualcosa di noi. In Africa le maschere sono usate per trascendere, per sfiorare altri territori dell'esistenza. Queste stabiliscono un sottile collegamento tra quaggiù, il presente e il mondo sconosciuto dello spirito. un fuoco che arde in un punto della Bowery, dove un ballerino mascherato inizia una sorta di comunione tra i derelitti e il fuoco. Nell'alchimia il fuoco e potere di trasformazione. Leggiamo giornalmente sui quotidiani i resoconti di coloro che non arrivano a trascendere la loro esperienza in questo confronto con il 'limite'. Questo film delinea la possibilità che una caduta nell'abisso non sia l'unica opzione. La vera alternativa e la rigenerazione dello spirito." (Meryl Bronstein)

Regia, sceneggiatura e fotografia: Meryl Bronstein.
Musica: Chal Pirik.
Interpreti: Nick Mankovich, Nolan Baer, Jeannie Liotta, Cris Meyer...
Produzione: Meryl Bronstein.
Distribuzione: Meryl Bronstein, 212 Sullivan St., New York, N.Y. 10012.